Gli interventi di Enzo Montefusco, Bruno Maiorano e Emanuele Calaiò a Radio Marte
A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Enzo Montefusco, allenatore: “Mertens? L’errore che fa il calcio Napoli è quello di non comunicare le cose. Non dimentichiamoci che Mertens ha fatto 12/13 partite l’anno scorso anche per l’opinione pubblica. È anche un’operazione giusta. Quello che sbaglia il Napoli è la comunicazione. Vogliono ringiovanire la rosa e avrebbero potuto dirlo chiaramente. Detto in questa maniera il tifoso avrebbe potuto reagire diversamente. Contando solo i vecchi giocatori, il Napoli ha il centrocampo che è forse il migliore in Italia. Forse ha perso un po’ in difesa. Di Koulibaly si sapeva che andasse via. L’offerta di 6 milioni al giocatore secondo me è stata una bugia. A Castel di Sangro c’erano 40º oggi, ma come fanno i ragazzi. Non è una cosa bella. Voglio vedere Kvaratskhelia dal vivo per bene, ma per paragonarlo a quello che ha fatto Insigne andiamoci piano. Bisogna essere un pochino seri. Mentalità? Questa è una squadra che con tutti questi campioni ha sfiorato qualcosa, allora dato che vogliono ringiovanire vediamo che succede”.
A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Bruno Maiorano, giornalista: “Kvaratskhelia? Ha tanta voglia, tanto carattere e pur essendo giovane dimostra di essere un ragazzo molto deciso. Erede di insigne? Tatticamente sicuro. Dovrà dimostrare di essere un giocatore di qualità e all’altezza di questo Napoli. Spalletti leader? È sicuramente il leader di questo Napoli insieme ad Osimhen. Sono un po’ i punti di riferimento del Napoli che sta nascendo”.
A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Emanuele Calaiò, ex calciatore: “Mertens? Uno ci sperava fino all’ultimo, ma bisognava essere realisti. Queste cose portate alle lunghe vanno a finire che le strade si separano. Questo matrimonio è finito per una serie di cose ed è un peccato perché poteva fare comodo al Napoli. Mi dispiace che un giocatore come lui che ha fatto la storia, se ne debba andare come l’acqua fresca senza una festa. Questo è il calcio e le bandiere non esistono più. L’argomento che dobbiamo fare è che il Napoli come società ha deciso di fare una rifondazione e abbassare gli ingaggi, ma bisogna vedere se avrà ragione. È andato via Insigne perché aveva un ingaggio importante ed è stato preso Kvaratskhelia. A Mertens hai offerto 2.4 milioni all’anno, ma bisogna capire se riesci a trovare un’alternativa giovane che paghi la metà di quanto avresti pagato lui e a livello di gol siamo nella media, avrà avuto ragione il Napoli. Spalletti leader? Quello sicuramente. Quando parlavo di rifondazione parlavo di gente nuova che porta freschezza alla società. Sta nascendo un Napoli più spallettiano, più giovane. La cosa che mi fa più paura è quella che non vedo tanti leader di spogliatoio in quel gruppo lì. Spalletti deve essere leader in panchina, ma all’interno dello spogliatoio ci deve essere qualcuno che prende la situazione in mano quando le cose vanno male. Speriamo che il Napoli e Spalletti abbiano fatto la cosa giusta. Speriamo che Simeone possa essere l’alternativa ad Osimhen, perché sarà una buona alternativa. Speriamo che Kim non faccia rimpiangere Koulibaly. Osimhen? È la ciliegina sulla torta, la vera prima donna di questa squadra su cui ci si deve appoggiare. È normale che dichiari amore eterno, ma se ti arriva un’offerta irrinunciabile del Bayern, i discorsi vanno un po’ all’aria. Il Napoli punterà tutto su di lui, che può migliorare ancora con un altro anno di Serie A. Se farà 30 gol in stagione, il suo cartellino si impennerà”.