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Gli interventi di Rahman Rezaei, Massimo Palanca e Sabri Lamouchi a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Rahman Rezaei, ex calciatore del Perugia ed attualmente allenatore. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Pensiero sugli insulti a De Laurentiis? “A livello internazionale, ciò che è successo crea una brutta immagine della città e di tutta Napoli. Bisognerebbe assumere condotte civili. Se il Napoli vuole diventare un’ottima squadra a livello internazionale, accogliere grandi calciatori in futuro e diventare una grande società, non è ideale questo comportamento. Alla fine si crea un’immagine negativa della squadra e della città, questi sono episodi da condannare”. Quanto è importante che Kim, nuovo innesto del Napoli, impari il più possibile la lingua e conosca subito i suoi compagni? “A livello culturale tra Corea del Sud e Italia c’è una netta differenza. Kim è un calciatore internazionale, saprà parlare sicuramente l’inglese ed avrà meno difficoltà. Tanti giocatori, i quali sono giunti in Italia, hanno vissuto momenti difficili, soprattutto per quanto concerne l’ambientazione. È complessa la lingua italiana, ci saranno tantissime difficoltà da affrontare per adeguarsi al calcio e alla cultura italiani. Con l’utilizzo dell’inglese, tenterà di ambientarsi il prima possibile. È molto forte calcisticamente parlando, ma ha bisogno di apprendere la cultura italiana”. Differenze tra il calcio passato e quello odierno? “Cambia tanto costantemente. Nel corso degli anni è mutato il lavoro dei calciatori e degli allenatori. Per esempio i ragazzi di Conte al Tottenham stanno svolgendo allenamenti differenti in correlazione a quelli effettuati in passato. Ogni 4/5 anni cambia tutto a livello fisico, mentale e tattico. Anche in futuro il calcio sarà sottoposto a delle variazioni, il baricentro si sposterà sempre più verso i calciatori, i quali dovranno apprendere subito la filosofia dei tecnici”. Credi che senza la sapiente mano di Conte Lukaku renderà anche nella prossima stagione? “Mi piace tanto il modo di giocare di Conte. Anche l’operato svolto in Nazionale è stato fantastico, il suo livello tattico è straordinario. Credo comunque che ogni calciatore abbia un proprio modo di giocare dipendente dalle idee proprio suo tecnico. Lukaku è esploso con Conte, ma ha riscontrato delle difficoltà al Chelsea con Tuchel. Il suo rendimento dipenderà molto dalla filosofia di Inzaghi e dal suo sistema di gioco”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimo Palanca, ex calciatore tra le tante di Napoli e Catanzaro. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Adl resiste al comando del Napoli, nonostante l’arrivo in Serie A dei fondi. La piazza, però, non lo apprezza…
“Riferendomi all’episodio di ieri, dico che ogni eccesso è un difetto, non bisogna trascendere nella violenza e negli atti intimidatori. In questo calcio non mi ci rivedo, anche perché ho sempre giocato per passione e mai per soldi”.
Quanto pesa la maglia del Napoli? Tu hai avuto difficoltà ad affermarti…
“Arrivai al Napoli dopo tanti anni di Catanzaro, convintissimo di riuscire ad esprimermi al meglio. Non andò così, sia per colpa mia che per colpa degli infortuni, ed aggiungerei anche alcuni fattori esterni. Quella è stata la più grande delusione che ho provato nel mondo del calcio. Volevo provare una grande piazza ma sono rimato deluso. Attualmente il Napoli è ai vertici da tantissimi anni, ma lo spunto che diede Maradona per vincere qualcosa non lo ha più avuto, manca sempre qualcosa per vincere, e posso garantire che la piazza ed il club se lo meriterebbero”.
Sono andati via dal Napoli uomini importanti: è ancora una squadra competitiva?
“Il reparto offensivo sentirà la mancanza di Mertens ed Insigne, perché sostituirli sarà molto difficile. Per la fase difensiva, va bene così: Koulibaly non mi piaceva, nonostante riconosco sia stato un grande calciatore. Per migliorare c’è bisogno di sistemare la fase difensiva”.
Il Catanzaro riuscirà a salire in Serie B?
“Quello che è successo nel finale dello scorso campionato è stato qualcosa di indecente, nonostante la presenza del Var. Posso capire la svista del guardalinee e dell’arbitro, ma quando dopo due o tre minuti al monitor prendi comunque la decisione sbagliata, vuol dire che i tifosi sono autorizzati a pensare male. Ormai il passato è passato, bisogna pensare al presente, e posso garantire stiano lavorando bene. A distanza di anni a Catanzaro hanno capito che gli interventi vanno fatti solo dove l’allenatore nota carenze, senza buttare tutto al mare o stravolgendo la rosa a gennaio. Ora ci sono giocatori validi per la categoria, e nei punti chiave sono rimasti i senatori. Si può fare bene nonostante la concorrenza agguerrita”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Sabri Lamouchi, ex calciatore tra le tante di Inter ed Olimpique Marsiglia. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Mertens in uscita dal Napoli: potrebbe essere un calciatore da Marsiglia? “Credo di sì, ma il suo futuro dipenderà dalla volontà di restare o meno a Napoli o di giocare in un campionato differente dalla Serie A. Inoltre c’è l’incognita Mondiale, potrebbe essere difficile per Dries tentare una nuova esperienza”. Come spieghi le difficoltà delle moderne gestioni arabe a coniugare le loro possibilità economiche con i successi calcistici? “È vero, attualmente ci sono delle difficoltà, però in Francia queste gestioni arabe hanno investito tanti soldi. Bisogna essere comunque molto intelligenti ed adeguarsi ai cambiamenti del calcio. Dieci anni fa sarebbe stato impossibile uno scenario simile. Sono convinto che la propietà del Psg e tutte le gestioni arabe faranno tante belle cose in futuro”. Quale considerazione hai del passaggio di Kessie al Barcellona? “Quando ho conosciuto Frank, aveva 17 anni. Il Barcellona ha ingaggiato un grande calciatore ed hanno effettuato un colpo da maestro, poiché lo hanno prelevato a parametro zero. Sono convinto che in blaugrana sarà protagonista”. Il Napoli sta per ingaggiare Kim, anticipando la concorrenza del Rennes: è una garanzia per il club azzurro, considerando la mentalità del club francese? E cosa pensi di Diallo? “Sono calciatori differenti. Sostituire Koulibaly sarà comunque complicato, perché è uno dei migliori al mondo e farà tante belle cose al Chelsea. Non sarà facile raccogliere l’eredità del senegalese, ma hanno tanta qualità entrambi. Bisogna avere tanta personalità per sostituire giocatori come Kalidou”. Cosa pensi di Doku del Rennes e della sua lieve involuzione? “Sicuramente la pressione del trasferimento e dell’Europeo hanno influito sulla sua annata. A breve ci sarà anche il Mondiale, ha tante qualità e farà molto bene in futuro. Nella prossima stagione si concretizzerà la sua esplosione”. Dybala-Bremer e il mancato arrivo all’Inter: che stagione ti aspetti dai nerazzurri? E come vedi Lukaku? “Quando il calciatore è determinato a tornare, ovviamente è motivato e tenterà di fare molto bene. Sono impressionato dal modo di lavorare del club, in particolare dell’operato di Inzaghi e del ds Marotta. Potrebbe essere la migliore in Italia”. Ritorno da protagonista della Juve all’interno dello scenario italiano? “È una squadra che sicuramente punterà lo scudetto nella prossima stagione. Con gli innesti effettuati ed Allegri in panchina, l’obiettivo sarà la vittoria del campionato”. Come vedi il Napoli nella prossima stagione? E come giudichi gli insulti a De Laurentiis? Attualmente è distante dalle altre, ma il mercato non è ancora terminato e potrebbe ancora rinforzarsi. Quell’episodio inerente a De Laurentiis, è stato davvero inadeguato. La piazza napoletana è molto complicata, ed attualmente sta attraversando un periodo complesso”.

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