Juan Jesus, difensore del Napoli, direttamente dal ritiro di Dimaro ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “La nascita di Maya, mia figlia, è una cosa che non si può spiegare. Solo chi l’ha vissuto sa quant’è bello. Per me è stata un’emozione fortissima. Ovviamente ora devo lavorare, anche perché i figli devono avere un futuro importante quando crescono. Mi sarebbe piaciuto stare di più con lei, ma il lavoro non è secondario, è una cosa importante. Siamo qui, prepariamo prossima stagione”.
Eri arrivato tra lo scetticismo, che hai subito zittito. È una soddisfazione?
“Io sono sempre stato professionale, anche all’Inter e alla Roma. Mi dispiace non aver contributo negli ultimi due anni prima di Napoli, ma perché non mi facevano dare il mio contributo. Io voglio stare per tanti anni ora a Napoli, perché sono felice. C’è quest’anno di riconferma, poi vedremo, ma non possiamo terminare poi la storia troppo presto. Ho fatto 5 anni all’Inter, 5 alla Roma e voglio rimanere almeno 5 al Napoli. Sono qui per dare il mio meglio”.
Qual è la differenza tra Napoli e le piazze di Milano e Roma?
“Napoli è più simile al Brasile per il calore della gente, che ti fa sentire a casa, in famiglia. Questa cosa è bellissimo. Sono andato a Belo Horizonte ora e la gente è molto simile, così gentile. Ti fa un bell’effetto”.
Un saluto a Koulibaly.
“Lo ringrazio. Koulibaly è stato per tanti anni in Serie A, è un pezzo di storia, un grandissimo difensore che farà benissimo anche in Inghilterra. Gli facciamo un in bocca al lupo, speriamo faccia sempre bene. E’ un pezzo di storia che ci lascia, ma ognuno fa le sue scelte di vita. Dispiace perdere un compagno importante nello spogliatoio, ma ora dobbiamo proseguire la storia del Napoli con i calciatori che sono rimasti. I giocatori vanno e vengono, la squadra resta. Speriamo di fare una stagione ancor più bella della scorsa”.
Sentite tu e Rrahmani una responsabilità maggiore?
“Non me la sento, perché ho sempre dato il meglio anche con Kalidou. Essendo tra i più grandi dello spogliatoio ragiono un po’. Saremo tutti comandanti della squadra. Io e Amir lo scorso anno abbiamo dimostrato di fare una bella coppia, subendo pochi gol quando abbiamo giocato insieme. Chi arriverà ci aiuterà a fare un campionato importante”.
Credi che sarà difficile ripetere lo scorso campionato o si può ambire anche a qualcosa in più?
“Una grande squadra deve sempre ambire ai livelli più alti. Siamo arrivati terzi, ora proviamo ad arrivare secondi e magari anche primi. L’anno scorso nessuno parlava del Napoli, parlavano della Roma di Mourinho, dell’Inter, del Milan, della Juventus, ma nessuno del Napoli. Quest’anno proveremo a riqualificarci in Champions League, se possiamo punteremo anche allo Scudetto. Vogliamo fare bene anche in Champions League. Io sono arrivato in semifinale con la Roma ed è un’emozione incredibile”.
Cosa ti senti di dire ai tifosi?
“Abbiate equilibrio. Nella vita non serve esaltarsi o buttarsi giù, ma serve l’equilibrio giusto. Si sostiene la squadra. Io conosco i ragazzi che giocano con me e so che daranno tutti il 100%. Poi si può vincere, si può perdere. Siamo umani, sbagliamo anche noi, ma l’importante è mantenere sempre l’equilibrio. Sosteneteci”.
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