Gli interventi di Antonio Giordano e Stefan Schwoch a Radio Marte
A Radio Marte, nel corso di “Marte Sport Live”, è intervenuto Antonio Giordano, giornalista del Corriere dello Sport.
“Secondo me le dichiarazioni di ieri sono una semplice provocazione alla De Laurentiis.
È una situazione simile a quella di qualche anno fa con Mertens e Callejon.
Le valutazioni le devono fare tutti, sia la società che i calciatori. Koulibaly può decidere di andare a scadenza, di restare o di salutare subito. Il Napoli sa che per rinnovare Koulibaly non può tagliare l’ingaggio.
Napoli non è un caso diverso dagli altri per quanto riguarda i giocatori a parametro zero: basta guardare Juve, Inter e Milan. Hanno perso tutti dei giocatori a parametro zero.
La difficoltà nel vincere lo scudetto, riducendo il monte ingaggi, aumenterebbe notevolmente. Il Milan ha anche la storia che ti permette di assorbire il carattere giusto.
Il Napoli ha lottato per lo scudetto fino a sei giornate dalla fine poi è venuto meno, bisogna rendersi conto che questa è la dimensione. Il problema di De Laurentiis è il tono della comunicazione”.
A Radio Marte, nel corso di “Marte Sport Live”, è intervenuto Stefan Schwoch, ex calciatore del Napoli.
“Il presidente De Laurentiis ha detto un concetto giusto con un esempio sbagliato, se Koulibaly guadagna 6 milioni e tu ne offri 3 sapendo che altre squadre ne offrono 9 non si può parlare di vile denaro.
Non va dimenticato che per i calciatori questo è un lavoro, hanno modi di vivere diversi dal comune e spese da affrontare. Sono convinto che Koulibaly, se si trattasse di diminuire di 1/2 milioni l’ingaggio rimarrebbe.
Se tu riduci gli ingaggi non puoi fare una squadra top, a 3 milioni l’anno non puoi tenere uno dei migliori centrali al mondo. Non puoi far passare la notizia che vuoi rinunciare a ingaggi alti e vincere, vincono sempre le squadre che hanno i giocatori forti.
Considerare Mertens al centro del progetto, credo, sia basilare. Va rinconfermato a prescindere, sa bene che non può fare 50 partite. Mertens, inoltre, non si è mai lamentato e ha sempre pensato al bene della squadra. Mertens è un giocatore che può giocare poco, ma deve giocare le partite importanti perché è decisivo.
A De Laurentiis, comunque, non gli si può dire tanto per quello che ha fatto ma a un certo punto bisogna vincere. Tagliando gli ingaggi è difficile vincere”.