Massimo Crippa, ex centrocampista di Torino e Napoli, è stato raggiunto dalla nostra redazione. Un calciatore che di grinta ne aveva da vendere, un guerriero del centrocampo partenopeo. Con lui abbiamo parlato della grande occasione persa dagli uomini di Spalletti. Mai come in questo campionato, il Napoli poteva vincere uno scudetto che manca da tantissimi anni. Si spera in un mercato importante. Colmare la partenza di Insigne non sarà facile e ci si augura di non dover commentare ulteriori e dolorose partenze. Crippa ha anche espresso il suo giudizio sulla scelta del Benevento, ormai molto probabile, di puntare sul tecnico Caserta anche per la prossima stagione calcistica.
Massimo, un tuo giudizio su questo finale di campionato del Napoli, sicuramente non adatto ai malati di cuore, che ha visto i partenopei perdere uno scudetto in maniera incredibile.
“E’ vero. Il Napoli è venuto a mancare proprio nel momento cruciale della stagione. Credo si sia persa una grande occasione per vincere un tricolore che manca da tantissimi anni. Ci sono state tre partite fondamentali tra Fiorentina, Roma ed Empoli, dove gli uomini di Spalletti si sono giocati lo scudetto. Ha vinto chi ha commesso meno errori. Il Milan è stata la squadra che ci ha creduto di più. E’ un grande rammarico perché, a mio avviso, è stato un campionato che ha perso il Napoli. Non si può buttare così uno scudetto. Con la Roma ti trovi in vantaggio a pochi minuti dalla fine e butti tutto all’aria. Contro l’Empoli vincevi 2-0 e in meno di dieci minuti la perdi addirittura. Con la Fiorentina, poi, dal punto di vista morale c’è stata la svolta in negativo.
Cosa è successo in quel maledetto finale di Empoli?
“Guarda, quella gara la stavo seguendo dal telefonino, ma ad un certo punto ho spento tutto perchè credevo che l’avessero vinta. Quando sono entrato in macchina ho appreso dalla radio il risultato finale. Pensavo si trattasse di un errore, ma era tutto vero. Ci sono stati dei gol che una squadra come il Napoli non deve prendere. L’errore ci può stare ma non di quel tipo. La concentrazione deve essere sempre al massimo perchè ti giochi qualcosa di veramente importante. Probabilmente non sono riusciti a reggere una certa pressione. Cosa che ha fatto il Milan, che ha vinto gare importanti, come quella sul campo di Verona. E’ un peccato perchè la rosa del Napoli aveva qualcosa in più”.
Adesso si pensa alla prossima stagione. E’ andato via Insigne ed è arrivato Kvaratskhelia, questo talentuoso georgiano tutto da vedere nel campionato italiano. E’ stato ufficializzato l’arrivo di Mathias Olivera dal Getafe, oltre al riscatto di Anguissa e alla conferma di Juan Jesus. Che Napoli dobbiamo aspettarci?
“Io preferisco aspettare il termine del mercato perchè Insigne è una perdita importante. Il calciatore georgiano bisogna vedere come si ambienterà nel nostro campionato”.
Quanto ti preoccupano alcune partenze come quelle di Koulibaly e Fabian Ruiz a centrocampo. La volontà di trattenerli c’è, ma le proposte della dirigenza sembrano al ribasso rispetto ai loro attuali ingaggi.
“Se partono sono delle perdite difficili da colmare. Sono voci ma bisogna capire quello che accadrà. La piazza di Napoli si è anche un po’ spazientita di non vincere trofei importanti”.
Le sorprese con De Laurentiis, in un senso o nell’altro, non mancano mai. Staremo a vedere.
“Sicuramente. Per questo dico che bisogna attendere la fine del mercato per poter dare un giudizio completo”.
Un tuo giudizio sul Benevento, alle prese con la conferma di Caserta. Sembra si vada in questa direzione.
“Penso sia giusto dare fiducia a Fabio Caserta, soprattutto perchè si crea la possibilità di continuare un lavoro già iniziato. E’ vero che nelle ultime giornate la squadra ha perso la possibilità di salire direttamente in serie A, ma la piazza deve dare la possibilità al tecnico di poter ottenere risultati migliori. La prossima serie B sarà dura perchè sono scesi club come Cagliari e Genoa, ma soprattutto ci saranno squadre che cercheranno di riscattarsi. Una di queste è il Parma. Sono convinto che il Benevento allestirà una rosa competitiva perchè Vigorito sa cosa vuole. La delusione è legittima, ma nel calcio bisogna guardare avanti e non pensare troppo a quello che è stato”.