A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Domenico La Marca, avvocato esperto di diritto sportivo. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Plusvalenze – “Il provvedimento emesso dal Tribunale Federale Nazionale nel quale vengono prosciolti tutti i deferiti è la dimostrazione di come nell’ambito della giustizia sportiva è davvero arduo, se non impossibile, accertare l’esistenza delle cosiddette plusvalenze “fittizie”. Già in passato mi ero permesso di evidenziare come l’assenza di parametri oggettivi non permetta di determinare a priori il valore di un tesserato. E’ evidente come bisogna ricorrere a criteri economici – finanziari diversi per valutare le condotte dei club e dei dirigenti. L’impossibilità oramai accertata di realizzare un sistema univoco e di imparziale per individuare dei possibili valori a cui attenersi nel configurare un determinato prezzo ad un calciatore comporta che bisogna limitare l’importanza delle plusvalenze, solo così si potranno davvero limitarle e soprattutto giungere ad accertare in maniera inequivocabile lo stato di salute dei club.”
Napoli – “Purtroppo l’ultima chance a disposizione degli azzurri è stata gettata al vento. Fiorentina e Roma dovevano essere le partite delle verità ed il rettangolo di gioco, come un vero giudice, ha sentenziato che questo Napoli attualmente non è pronto per lo scudetto. L’occasione per i partenopei era ghiotta visto che questo campionato ha evidenziato l’assenza di una squadra in grado di creare il vuoto dietro di sé. Per quanto riguarda Spalletti non mi permetto di giudicare il suo operato, l’obiettivo richiesto era la Champions League e da questo punto di vista il Napoli ha tranquillamente raggiunto questo traguardo, inoltre siamo all’inizio di un ciclo, senza contare che quest’anno praticamente non c’è stato mercato, pertanto qualsiasi valutazione deve essere posticipata al prossimo anno.”
Juventus – “Continuo a sostenere l’operato di Allegri, che se andiamo a vedere nonostante la brutta prestazione con il Bologna ha mantenuto invariato il suo vantaggio dalla Roma in ottica Champions League. Questa per la Juventus era una stagione di transito, soprattutto se valutiamo che un certo Cristiano Ronaldo, uomo da 30 gol in Serie A e che ha nascosto in questi anni le tante criticità presenti nell’organico, è stato ceduto a campionato in corso e senza che sia arrivato un vero sostituto. La Juventus in questi anni si è snaturata andando alla ricerca di parametri zero, che non hanno portato nulla al club, o di giocatori che solo sulla carta vantavano un determinato curriculum internazionale, da questo punto di vista mi auguro che la dirigenza punti su gente affamata, ricostruendo un gruppo di calciatori italiani che possono essere la base della futura nazionale, che deve essere assolutamente coadiuvata da pochi ma veri campioni.”
Salernitana – “Già si erano visti a Roma segnali importanti e con la Sampdoria è arrivata una vittoria che apre un piccolo spiraglio in ottica salvezza. Il recupero con l’Udinese ci farà capire se realmente i granata potranno rientrare in corsa per una permanenza in A che sarebbe miracolosa. Ho trovato davvero ingiuste le numerose critiche rivolte a Sabatini, che ritengo uno dei migliori dirigenti nel panorama europeo, soprattutto se si pensa che ha dovuto costruire in poco tempo una rosa valida per competere in A ma che allo stesso tempo che non comportasse dei costi eccessivi ed ingaggi pesanti in caso di retrocessione in B. Inoltre, già abbiamo visto come il suo operato stia portando dei frutti, difatti Ederson, sua grandissima intuizione ed autore di un gol eccezionale contro la Sampdoria, sicuramente garantirà in caso di cessione una bella somma alla Salernitana, da poter poi investire nel futuro e vero progetto tecnico granata.”
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto lo storico giornalista Mediaset ed opinionista calcistico Paolo Bargiggia. Di seguito, un estratto delle sue dichiarazioni raccolte dalla redazione di calcioinpillole.com.
Sulla sconfitta interna dell’Atalanta
“Hanno perso tre partite consecutive, non era mai successo nella storia con Gasperini. Io non penso sia un caso,, ne avevamo già parlato in passato. A mio avviso è finito un ciclo, l’Atalanta ha bisogno di rinnovare il parco giocatori comprandone di più giovani, ma soprattutto i bergamaschi dovrebbero cambiare la guida tecnica. Gasperini è molto ingombrante ed ha passato le ultime stagioni a fare la guerra ad alcuni sui giocatori. Ultimo tra tutti Gollini che è stato ceduto e forse era più funzionale di Musso. Ha litigato con Sartori, i due non si parlano. Lo so da tempo, Sartori non ha accesso allo spogliatoio. Sbagliata anche la cultura degli alibi con questo attacco continuo al sistema”.
Sul Napoli
“Sono rimasto sorpreso dalle ultime due uscite del Napoli. Non pensavo che Spalletti sbagliasse così tanto a livello di scelte. Evidentemente l’allenatore degli azzurri soffre un pò la pressione, nonostante sia ritenuto da tutti un allenatore evoluto. Ieri ha tolto Insigne ed Osimhen ed ha stravolto anche l’assetto della difesa nel finale mettendola a 5. Il doppio cambio ha regalato campo, terreno e fiducia alla Roma che stava attaccando alla Mourinho-style, vale a dire con gran confusione. Pare che la dirigenza del Napoli sia rimasta molto delusa dall’atteggiamento di Spalletti, il cambio di Osimhen è incomprensibile. La preparazione fisica non è ben calibrata, ci sono infortuni muscolari che si susseguono ed in più vi è un’evidente calo nella ripresa anche contro una squadra che aveva giocato giovedì. Lo scudetto ormai è andato e la qualificazione alla prossima Champions League è abbastanza blindata, ma in ogni caso Spalletti dovrà riconquistarsi la fiducia della sua dirigenza, altrimenti, nonostante abbia un contratto sino al 2024 rischia di non proseguire la sua avventura napoletana. Sembra che nelle ultime due gare in casa improvvisamente Spalletti abbia perso parte della credibilità di cui godeva agli occhi della società”.
Sul mercato del Napoli
“Giuntoli ha preso il georgiano Kvartashelia. Il giocatore era seguito dal Milan ed anche dalla Roma. Sarà lui l’erede d’Insigne. A centrocampo il nome caldo è quello di Barak, anche se dopo l’acquisto del georgiano il Napoli si è un attimo fermato nel portare avanti altre operazioni. C’è volontà di prendere un altro difensore a prescindere dal rinnovo di Koulibaly. I nomi circolati negli ultimi giorni sono graditi come quello di Casale che a 10 milioni di euro potrebbe arrivare. Le prossime cinque gare saranno molto importanti anche per ciò che concerne la guida tecnica nella prossima stagione”.
Su Spalletti
“La sostituzione di Osimhen per far entrare Juan Jesus onestamente è inspiegabile. Togliere il giocatore che poteva far male alla Roma è un errore grave. Il nigeriano è un valore aggiunto anche se passeggia per il campo, quella sostituzione, evidentemente, ha avvantaggiato la Roma ed ha lasciato perplessità nella dirigenza. Il lavoro di Spalletti ha lasciato perplessi nella gara contro il Cagliari dove presentò una difesa a 3 che a Napoli non si vedeva da anni. Nella gara contro la Fiorentina, è sembrato a tutti che Italiano avesse maggiori conoscenze”.
Sulla lotta Scudetto
“Vincerà la Scudetto una tra Inter e Milan e non mi sembra che entrambe stiano in grande condizione. Nel girone di ritorno hanno dimostrato delle difficoltà. L’Inter prima della vittoria contro la Juve aveva fatto 7 punti in 7 partite, una media che non basterebbe neanche per la salvezza. Il Milan prima del successo contro il Genoa, veniva da due 0-0 consecutivi. I rossoneri hanno dei numeri a livello realizzativo molto negativi. Giroud ad esempio non segna da marzo. Il campionato è stato appassionante è vero, ma il livello qualitativo è stato basso”.
Sulla Juventus
“La Juve non ha un gioco costruttivo. Nella gara pareggiata maldestramente contro il Bologna, Allegri nel post partita si è superato a dimostrazione di quanto abbia perso il contatto con la realtà. Con il dovuto rispetto perché stiamo parlando di calcio, a me Allegri sembra un Putin arroccato sulle sue posizioni ma ormai fuori dal tempo. Contro gli emiliani ha posto l’accento sul fatto che la squadra doveva difendere meglio, secondo me è assurdo. Qualcosa a livello dirigenziale sta iniziando a scricchiolare nei confronti di Allegri, di sicuro non sono contenti. Nedved lo ha dimostrato a Cagliari, Lapo Elkann pur non essendo un dirigente ha espresso chiaramente tramite un tweet il suo pensiero. L’anno prossimo sarà ancora l’allenatore della Juventus nonostante l’annata deludente, ma la società gli chiederà lo scudetto come obiettivo minimo. Il tecnico livornese dovrà rispondere anche sulla questione Dybala, è stato lui, nonostante pubblicamente si sia sempre schierato dalla parte dell’argentino, a dare il via libera al mancato rinnovo di contratto a suo modo di vedere per una questione tattica, perché vorrebbe giocare con il 4-3-3”
Su Mourinho
“Arbitrare le sue squadre è difficilissimo. Tutto quello che avviene in campo a mio avviso fa parte di una strategia, ieri hanno sacrificato il secondo portiere. Penso anche che la passerella per il saluto al murales a Maradona sia stata una grande paraculata. Ieri a fine partita ha detto cose assurde e su Dazn nessuno ha osato dirgli mezza parola. Dazn è schierata a favore del sistema, da loro non uscirà mai mezza parola contro qualcuno che ne fa parte. Basta guardare il programma che fa Pardo, non ha nulla di giornalisticamente interessante, è un programma per ‘amigos'”.
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto ex arbitro di calcio e dirigente sportivo, ora club manager dell’Albissola, Mauro Bergonzi. Di seguito, un estratto delle sue dichiarazioni raccolte dalla redazione di calcioinpillole.com.
Sugli episodi arbitrali di Juventus-Bologna
“Fino a ieri le cose erano andate bene. C’è stato qualche errore solo in Juve-Bologna, la gara dello Stadium è stata gestita non da Serie A, con un arbitro nervoso e giovane. Il recupero assegnato è stato giusto, visto tutto il tempo perso per revisionare l’episodio dell’espulsione di Soumaoro. La gestione della gara da parte dell’arbitro Sacchi non è piaciuta ai vertici arbitrali”.
Napoli-Roma
“Nella gara tra Napoli-Roma il direttore di gara Di Bello non mi è piaciuto per nulla. Non mi piace il fatto che non si assuma la responsabilità di fischiare sul campo. Di Bello è lo stesso arbitro di Atalanta-Napoli dove non fischiò un rigore evidente su Mertens e poi venne richiamato dal Var. Idem ieri per il fallo da rigore di Ibañez su Lozano. Era troppo evidente ed andava fischiato in campo. Di Bello ha sbagliato anche nell’occasione dell’ammonizione di Koulibaly che ha preso in pieno il pallone, ha dato la sensazione di non essere concentrato e di non essere nella sua giornata migliore. Infine, il contatto tra Meret e Zaniolo non era di facile lettura, la palla torna sulla coscia di Zaniolo dopo la parata di Meret e poi viene travolto. Dal campo è un episodio difficile, poteva dare il rigore perché la palla era nella disponibilità del giocatore della Roma. Se avesse fischiato il rigore non sarebbe stato uno scandalo, anzi, ma è bene sottolineare che in quella occasione il Var ha fatto bene a non intervenire, non c’è il chiaro ed evidente errore. Zanoli poteva essere espulso per doppia ammonizione. Gli arbitri quando vanno in campo devono avere serenità e coraggio soprattutto in queste ultime cinque giornate di campionato. Devono dimostrare di essere bravi perché a livello di classe arbitrale siamo tra le migliori in Europa”.