Insigne, un fantasma anche in Nazionale
Mezz’ora nella disfatta contro Costa Rica nel disastroso Mondiale brasiliano del 2014. Resterà questa la misera esperienza di Lorenzo Insigne ai mondiali con la maglia dell’Italia dopo l’incredibile ko con la Macedonia che costa il secondo mondiale di fila visto davanti alla tv. Tra le grandi delusioni di ieri, il capitano del Napoli – che a giugno saluterà la sua squadra del cuore per trasferirsi a Toronto – chiude nel peggiore dei modi probabilmente anche l’esperienza con la nazionale che ora dovrà ripartire dalle macerie della serata di Palermo con un nuovo ciclo.
Un solo gol su azione
La prova inconcludente di Lorenzo Insigne non sorprende chi segue con attenzione le vicende partenopee. E non c’entra la firma o meno col Toronto: il capitano del Napoli si è perso dopo quel gol iper-celebrato al Belgio. Un solo gol su azione in campionato (contro la Lazio un mese fa) nonostante un centinaio di tentativi verso la porta e sul piano del gioco settimana dopo settimana sembra ancora più sterile ed intristito ad ogni giocata.
Addio anche all’Italia?
Impossibile immaginarlo nel 2026 ed è difficile anche che si possa ripartire da lui facendo finta di niente. 31 anni a giugno, quando sarà di scena col Toronto e Mancini – o il prossimo Ct – potrebbe ignorarlo nelle prossime convocazioni. Non perché sia il principale colpevole, ma senza dubbio uno dei più deludenti. Uno dei pochi giocatori di talento e con esperienza europea, che però non solo non ha trascinato i compagni ma è stato tra i primi a naufragare. TMW