A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto il giornalista Rai, Gianni Bezzi. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
La Nazionale ci farà ancora sognare?
“Mi auguro di sì, che possa ritrovare lo spirito e la voglia, la personalità e la fiducia. Però se dovessi dire ciò che avverto: ho una sensazione di timore. Da quell’Europeo vinto ad oggi, la Nazionale è molto cambiata. Cosa è cambiato? Il fatto che l’ossatura che avevamo in difesa, oggi, quei giocatori hanno dei problemi. Adesso si stanno risparmiando e non faranno minuti in questa partita probabilmente. Non mi sembra un grande momento anche per Donnarumma. Lui è stato il migliore nell’Europeo, ma ora al Psg si divide il ruolo con un altro giocatore importante. Quel che è successo col Real Madrid lo sappiamo. Il Psg pure vive una situazione delicata, come con Neymar. Speriamo che anche lui possa trovare serenità in Nazionale. A centrocampo c’è Verratti che è una certezza, è uno dei più forti al mondo in quel ruolo.
Davanti bisogna andare a riscoprire la condizione di Immobile, di Insigne ed anche Bernardeschi. A volte nella vita arrivano segnali preoccupanti. Non dimentichiamoci il pareggio prima della Svezia proprio contro la Macedonia. Se la Macedonia del Nord è arrivata a giocarsi questo spareggio non va sottovalutata. Questa nazionale nel proprio girone di qualificazione è arrivata seconda dietro la Germania. Ha messo anche in piedi un grande risultato con la Germania, vincendo in casa loro. La squadra va presa con le molle. Auguriamoci che ci sia un grande stadio attorno agli Azzurri per questa partita. Sono abbastanza preoccupato se devo essere sincero. Un mondiale senza la nazionale italiana sarebbe un disastro. Mi sembra che le dinamiche del denaro siano molto importanti, e se l’Italia dovesse farsi questo autogol si potrà comunque andare avanti”.
Quanto sarà dura per l’Italia avanzare e accedere ai mondiali? Come si fa questo step?
“Mancini lo sa. Lui ha in conferenza detto che vuole vincere il mondiale. Roberto è intelligente, capisce qual è il momento di questa nazionale. Per ritrovare la fiducia nel calcio servono i risultati positivi. Questo potrebbe essere il miglior refill per il gruppo”.
Flachi disse: “Secondo voi in Qatar hanno più piacere di avere Ronaldo o l’Italia?” Tu cosa rispondi?
“Penso conti di più un team. L’Italia è una delle squadre più titolate al mondo ed ha un nome talmente importante che non partecipare toglierebbe tanto prestigio alla competizione. Brasile, Italia, Germania ecc, queste sono le Nazionali che si vogliono in queste competizioni. Ronaldo, sicuramente, ha un nome di grandissimo prestigio, ma è vero anche che il suo Portogallo non può valere quanto il nome dell’Italia”.
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex calciatore di Atalanta, Cagliari e Bologna, Robert Acquafresca. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Ci sono i margini per vincere con la Macedonia?
“Devono esserci. Ricordiamoci che abbiamo vinto l’Europeo, e come tradizione insegna è giusto che noi lottiamo per vincere ogni mondiale”.
Economicamente può pesare?
“Chiaro che bisogna guardare anche queste cose. Io vedendola sotto il profilo dell’importanza, non voglio pensare ad un altro mondiale senza Italia”.
Come sostituire Di Lorenzo in Nazionale?
“Le alternative le abbiamo. Capita in un momento importante ma la Nazionale è preparata, siamo nel momento della stagione dove un’atleta sta meglio fisicamente. Verrà sostituito bene”.
Il Napoli contro l’Atalanta: come si potrebbe sostituire Di Lorenzo?
“Di Lorenzo si sa, è molto importante, l’ha dimostrato in campo. Viene a mancare una certezza in un Napoli che lotta per lo scudetto. Come per l’Italia, il Napoli sta lottando per qualcosa di importante e chiunque lo sostituisca farà bene”.
L’Atalanta pensi che sia in calo? È a fine ciclo?
“L’Atalanta è in un momento difficile, è innegabile, penso anche che qualche episodio non gli sia girato a favore. Aspettiamo a fargli il funerale, va vista alla fine. Comunque vada c’è da dire che Gasperini e i giocatori hanno fatto miracoli e ci hanno abituato bene”.
Sul Cagliari: si può salvare?
“Vedendo le difficoltà del Venezia penso che il Cagliari abbia tutte le carte in regola per salvarsi. Non voglio pensare che non si possa salvare anche visto il calendario. Vedo anche Venezia e Sampdoria e Spezia nella bagarre della lotta salvezza”.
Sul fascino dell’apertissima lotta salvezza
“È bellissimo. Un po’ meno per chi deve arrivare ai propri obiettivi, ma se tutto ciò lo si guarda da tifoso, è bello vedere che la competizione va avanti fino in fondo”.
Sulla crescita di Osimehn
“La sua è una crescita costante. È migliorato anche nel raccordo tra centrocampo e attacco: fa bene le sponde e fa salire la squadra. Tanto merito va dato anche a Spalletti”.
Il Napoli dovrebbe lasciarlo partire davanti a un’offerta allettante?
“Non penso che il Napoli abbia bisogno di vendere. Osimhen è ancora giovane, l’ha forgiato Spalletti ed ora ha tirato fuori tutte le sue qualità. Questo però è un discorso che vedrà la società, anche perché ora rende molto sotto l’aspetto realizzativo, ma anche sotto l’aspetto di possesso e non possesso. Spalletti sa bene che cos’ha in mano”.
Andrà via Insigne: credi che sia importante riuscire a tenere almeno Mertens per lo spogliatoio Napoli?
“Le dichiarazioni di Mertens sono chiare, non vuole andare via da Napoli. Anche qui sono cose tra giocatore e società. Se lui è d’accordo a ricoprire anche una figura non di primissimo piano ovviamente sì”.
Sulla Nazionale: chi farà la differenza in attacco?
“Mi auguro Immobile. Lui è stato ingiustamente criticato. Ormai da 10 anni va spesso in doppia cifra, e fa anche 20 e passa gol all’anno. Dobbiamo tenercelo stretto”.
Dove vedresti bene Belotti la prossima stagione?
“Penso che tutti i tifosi vogliamo vederlo ancora in granata. Credo che ci sia uno spiraglio che lui rimanga. Al Milan lo vedrei bene, perché conosco bene Pioli e so che potrebbe fargli bene. Però penso che anche lo stesso Andrea non abbia ancora preso decisioni sul futuro al Torino”.