A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Eugenio Albarella, preparatore atletico.
“Durante la sosta ovviamente le squadre di alta classifica hanno problemi numerici, si può lavorare sui particolari. Il Napoli ha l’opportunità di scrivere la storia, dovrà serrare i ranghi per trovare motivazioni e resilienza per scrivere pagine importanti in questa città. Ritmi del campionato italiano più bassi? Si cade nei luoghi comuni, si vuole per forza far passare il calcio italiano come un calcio lento. A mio modesto parere non è secondo a nessuno, resta un calcio molto all’avanguardia sotto l’aspetto tattico, grazie ai nuovi allenatori. Per quanto riguarda la gestione non paga né più né meno ciò che pagano tutte le squadre estere di alto livello. Gli indici di infortunio non sono lontai da Inghilterra, Germania o Francia. Voler sottolineare un calcio di secondo livello in Italia è un po’ forzato.
Resto sempre colpito dal clima del Milan, che ha un senso di appartenenza fuori dal comune in Maldini. Guardo la storia e i punti di questa società, che negli ultimi 3 anni è sempre stata ai vertici. Se andiamo a sommare i punti degli ultimi 2 campionati il Milan se non sbaglio è primo in assoluto. Questo deve far riflettere molto sulle ambizioni della società. Il Milan lo vedo a oggi un passo avanti ma questo non vuol dire che il Napoli non possa giocarsi le sue chance fino all’ultimo minuto perché qualitativamente non è secondo al Milan. Se ci sarà sinergia io dico che il Napoli se la può giocare.
Anguissa infortunato spesso perché non ha fatto la preparazione atletica con il Napoli? No, non ha correlazione. Mini torneo ad Abu Dhabi? Bisogna sempre trovare l’equilibrio. Ci sarebbero difficoltà nella programmazione anche perché i dirigenti giustamente vogliono fare business”.