Ospina 6 – Può poco sulla rete del Verona, per il resto non è molto chiamato in causa. Buona la gestione con i piedi. Rischia l’infortunio al 49′, ma stringe i denti.
Di Lorenzo 7 – Assist e tanta spinta sul suo lato, dove opera con la forza e la continuità di un treno instancabile.
Rrahmani 6 – Gran parte del match della difesa è di ordinaria amministrazione. Nel finale arrembante del Verona si rende utile con i suoi centimetri, anche se su qualche posizionamento in area si perde l’uomo alle spalle.
Koulibaly 6.5 – Partita grintosa, prova a spingere anche la squadra in avanti con qualche sortita palla al piede, ma è più efficace quando si tratta di ripulire la propria metà campo dai palloni insidiosi.
Mario Rui 6 – Partita precisa e attenta, senza grandi discese ma con una buona gestione della palla nei momenti delicati.
Fabiàn 6 – Si vede che non è al top della forma. Lascia la regia quasi esclusivamente a Lobotka, mentre lui cerca di smistare al meglio le palle che galleggiano tra centrocampo e trequarti.
(Zielinski s.v.)
Lobotka 6.5 – Preciso e sempre lucido in fase di impostazione. Un giocatore ritrovato ormai imprescindibile per il centrocampo partenopeo.
Anguissa 6.5 – Tosto ed intraprendente, cerca di sostenere il gioco offensivo della squadra con eleganti giravolte e al contempo di battagliare con il coltello tra i denti con i centrocampisti avversari.
Politano 6 – Prezioso il suo assist per il primo gol di Osimhen, per il resto non riesce ad entrare mai seriamente in partita, se non per il generoso supporto in fase di non possesso.
(Elmas 5.5 – Dinamismo raramente supportato da efficacia)
Osimhen 7 – In area di rigore si dimostra un cecchino implacabile, ma fatica a favorire il gioco della squadra spalle alla porta. Il suo istinto irruente lo rende una macchina nell’area di rigore avversaria e negli spazi lunghi, ma le sue caratteristiche rischiano di limitare il gioco offensivo della squadra, se vengono a mancare le adeguate alternative.
(Petagna e Ghoulam s.v.)
Lozano 5 – Un corpo estraneo che fatica a trovare una propria dimensione all’interno di un gioco finalizzato alla mera ricerca della profondità di Osimhen. Spesso sembra che i compagni lo ignorino e lui stesso pare in difficoltà quando deve servire gli altri. I tanti infortuni lo stanno penalizzando.
(Insigne 6 – Funge da catalizzatore del gioco sulla sinistra. Non fa molto, ma almeno dà ordine alla manovra d’attacco).