A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex giocatore di Juventus e Verona, Michele Serena. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Che idea ti sei fatto di questi due giorni di Champions League?
“Sono incredibili i Blancos, non muoiono mai calcisticamente. Sono passate squadre che solo a leggere i nomi fan venire i brividi. Noi (in Italia) non riusciamo ad arrivare alla fine”.
Sul calcio spagnolo e le differenze con quello italiano
“Il calcio spagnolo è diverso. Più palleggiatori, la scuola viene da li. Dobbiamo smettere di pensare che il nostro calcio sia il migliore al mondo. le competizioni europee dimostrano questo. Anche quest’annata qua ha dimostrato che facciamo fatica”.
L’Inter contro il Liverpool
“Dispiace per l’altra sera. Non hanno avuto la possibilità per provarci fino in fondo per l’espulsione di Sanchez. Quando ti butti all’arrembaggio spesso qualcosa riesci a portare a casa. Con un uomo in meno contro il Liverpool diventa quasi impossibile”.
Sul trionfo di Ancelotti: a Napoli gli hanno dato del “bollito” troppo presto?
“Non lo so. Questi sono risultati che dicono il loro. Che sia bollito direi proprio di no. Lo ha dimostrato prima e lo dimostra anche ora. Magari c’erano difficoltà in quel momento specifico a Napoli. Il Real ha dimostrato di essere galattico poi sul campo. Carlo è uno degli allenatori più bravi che l’Italia abbia avuto”.
Sulla Superlega
“Sinceramente mi importa poco. Già la Champions racchiude le squadre migliori. Non vedo perché costruire un altro tipo di competizione e raggruppare squadre che già ci sono. Leggiamo le squadre che sono passate ieri e ieri l’altro e sono già le migliori d’Europa. Noi però facciamo fatica a farne parte (ride, ndr)”.
Il Venezia riuscirà a salvarsi?
“Difficile, ma si sapeva. Se ci riusciranno sarebbe come vincere lo scudetto. Stanno attraversando un momento particolare. Dopo la vittoria di Torino sono incappati in momenti difficili. Hanno la possibilità di giocarsela anche se è difficile”.
Su Allegri
“Allegri lo conosciamo da tanti anni. È al posto giusto al momento giusto. Può fare la differenza. Si capiscono bene lui e la società e stanno bene assieme”.
Verona-Napoli, come vedi la partita?
“L’insidia si chiama Verona, che lo è per tutti quanti. Soprattutto adesso che hanno raggiunto la salvezza. Il Verona non ti fa giocare, ti aggredisce molto. Queste squadre possono e danno fastidio a tutti. Il Napoli deve stare attento, anche se ha le qualità per vincere”.
Juventus esclusa dalla corsa scudetto?
“Non sono esclusi secondo me. Un rientro importante lo hanno già fatto. Tanti risultati utili consecutivi, mentalità ritrovata, “corto muso”. Ha gli scontri diretti da giocare e vincere, e non è tagliata fuori secondo me”.
La Sampdoria rischia la Serie B?
“Ha possibilità di salvarsi ma sta rischiando. La posizione in classifica non è invidiabile. Questa è la realtà. Devono pensare e lottare per la salvezza, che è l’obiettivo che hanno da raggiungere”.
Fiorentina: Italiano è tra i migliori allenatori del momento?
“Non solo nel momento, direi da qualche anno a questa parte. Ha fatto cose egregie in Serie C, B e A. Non è più una sorpresa nonostante sia la prima esperienza sua in una squadra di un certo livello. È da qualche anno che sta facendo molto bene”.
Vlahovic ha fatto bene a lasciare la Fiorentina per andare alla Juventus?
“Trovatemi un calciatore che dica di no alla Juventus… Il suo non è un salto nel vuoto, è un salto in avanti. Si migliorerà continuamente”.
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex allenatore di Salernitana e Verona, Gigi Cagni. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Sulla corsa salvezza
“Parlare di questo è sempre molto difficile. Chiaro che la Salernitana ha poche chance, così come il Genoa. Al di là dei punti, se si arriva a 10 partite dalla fine con un sacco di gol presi e pochi fatti, difficile che stravolgi tutto alla fine. Per la Salernitana tutto quel che han fatto non è bastato. Spero che Sabatini abbia preparato il piano B, così come ha fatto il Genoa con Blessin. Penso che con il presidente nuovo e l’esperienza di Sabatini, abbiano già avuto questa idea e preparato il piano B. Ne sono certo. Quella che sta peggio nella lotta è il Venezia, vedendo le ultime uscite. La squadra è qualitativa, e mi dispiace per Zanetti, che ha vinto un bel campionato l’anno scorso e quest’anno ha difficoltà”.
Sul passaggio di Mazzocchi dal Venezia alla Salernitana
“Questo è il mercato. Io faccio fatica a sopportare certe decisioni delle società, che sono esclusivamente economiche. Non si sa poi quali sono le conseguenze. Alla fine la colpa viene data sempre dell’allenatore, e non ha senso. La società dovrebbe dar forza proprio a partire da queste cose. Per l’allenatore oggi è sempre più difficile”.
Su cosa può incidere un allenatore vincente?
“L’allenatore incide su tutto. Non ci sono più giocatori di personalità in campo. L’allenatore è costretto a “giocare la partita col telecomando”, come si usa dire. Il giocatore scende in campo, l’allenatore non dovrebbe avere tutta questa importanza quando si scende in campo. Molti allenatori hanno fatto credere che la tattica è quella che fa vincere, quando sono i giocatori che ti fanno vincere. È tutto esagerato per me, e non fa bene al calcio”.
Su Verona-Napoli: che partita vedi?
“Il Verona con la classifica che ha, nella forma in cui sta, con il sistema tattico e fisico che hanno; è una squadra che giocherà a viso aperto. La squadra aggredisce, non dà spazi. L’unico problema che ha il Napoli è quello della continuità. Il Napoli per me è la squadra in Serie A che ha più qualità nella fase offensiva, ma devono stare tutti bene. Se fai solo 45 minuti diventa poi difficile”.
Pronostico su Verona-Napoli
“Il Verona crea per 95 minuti e ti mette in difficoltà, ma ti dà anche gli spazi per attaccare. Il ritmo del Napoli deve essere diverso. Se riesce a mantenerlo, la differenza tecnica è larga. Il Napoli oltretutto difensivamente è la migliore della Serie A, e se si mantiene così ha grosse possibilità di vincere lo scudetto”.
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Domenico La Marca, avvocato esperto di diritto sportivo. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Napoli-Milan – “E’ stata una partita mediocre dove ha avuto la meglio la squadra che per certi versi è apparsa più matura. Il Napoli ha mostrato dei limiti mentali, tre indizi fanno una prova: nelle tre sfide di cartello di questo 2022 con Inter, Barcellona e Milan al Maradona sono arrivate due sconfitte e un solo pareggio. Difatti dopo un incoraggiante inizio appena l’undici di Pioli ha alzato la testa, gli azzurri hanno perso fiducia e smalto. Purtroppo, quando non si riesce ad essere superiori attraverso il gioco a fare la differenza sono l’intensità e la vigoria fisica ed in questo fondamentale l’undici di Pioli, come sul piano tattico, è stato superiore rispetto ai rivali.”
Inter – “Ad Anfield l’Inter ha offerto una prova magistrale che però non è bastata a portare la sfida ai supplementari. Di certo alle buone prestazioni dei nostri club in Europa(come è accaduto al Napoli al Camp Nou, la Lazio in casa con il Porto ma anche lo stesso Milan nel suo girone di Champions) non sono corrisposti risultati gratificanti. Purtroppo soprattutto nell’ambito delle sfide da 180’ le nostre squadre dimostrano ancora di peccare di esperienza, come se tutti quegli anni senza raggiungere semifinali e finali europee di qualsiasi livello in qualche modo abbiano penalizzato il nostro calcio e i nostri calciatori.”
Spalletti – “Ritengo Spalletti un ottimo allenatore, uno che riesce a migliorare i propri calciatori. Di certo l’obiettivo richiesto in questa stagione è quello di riportare il Napoli in Champions League e gli azzurri sotto la sua gestione tecnica sono sempre stati saldamente nelle primissime posizioni. A prescindere da come andrà questo campionato, sono curioso di vedere come evolverà il Napoli targato Spalletti, soprattutto con delle risorse disponibili sul mercato, mi auguro di vedere una rosa che possa soddisfare appieno le esigenze del tecnico.”
Lotta per lo scudetto – “E’ un campionato livellato verso il basso, come già mi sono permesso di dire in altre interviste, le tre davanti sono le reali padrone del loro destino. Di certo in questo girone di ritorno il ruolino di marcia di chi sta davanti è stato sotto la media e tale fattore ha favorito il potenziale ritorno della Juventus di Allegri, che però per rientrare concretamente in gioco per lo scudetto deve sempre sperare nei passi falsi di ben tre squadre.”
Allegri e Mourinho – “Allegri è stato criticato ingiustamente negli ultimi mesi, con pragmatismo ed un pizzico di cinismo ha risollevato una Juventus che sembrava sull’orlo del baratro, oggi in tanti la considerano una candidata concreta allo scudetto e ciò credo che sia il miglior complimento che si possa fare a questo tecnico. Ritengo una cattiva abitudine valutare i tecnici senza considerare l’aspetto progettuale dei club di appartenenza, stesso discorso vale per Mourinho, che oggi con la sua Roma, seppur con una partita in più, si ritrova con gli stessi punti della pur sempre ottima e rodata Atalanta di Gasperini.”
La Salernitana – “Mi dispiace per la Salernitana purtroppo il presidente Iervolino e il direttore Sabatini forse sono arrivati troppo tardi per tentare una salvezza che appare miracolosa. Ovviamente parliamo di una proprietà forte che ha dimostrato di essere un’eccellenza dell’imprenditoria e credo che a Salerno si possano gettare le basi per un progetto vincente a prescindere da tutto. Il primo vero colpo è stato di puntare su un fenomeno come Sabatini che è stato abile ad allestire in tempi record una squadra che potenzialmente può tentare l’impresa ma che in caso di una malaugurata retrocessione non comporterà alla Salernitana di ritrovarsi con ingaggi eccessivi e giocatori poco motivati in cadetteria, così da poter pianificare senza grosse problematiche un nuovo e concreto progetto tecnico.”
Intervento Fifa – “A seguito di quanto purtroppo sta accadendo in Ucraina, la Fifa di concerto con la Uefa ha deciso di modificare temporaneamente il Regolamento sullo status e sul trasferimento of Players (RSTP). Si tratta di un allegato con valenza temporanea intitolato “Norme temporanee per affrontare la situazione eccezionale derivante dalla guerra in Ucraina”.
Per quanto riguarda la situazione in Ucraina, a meno che le parti non si accordano diversamente, tutti i contratti di lavoro di giocatori e allenatori stranieri con i club affiliati alla Federcalcio ucraina (UAF) si intenderanno automaticamente sospesi fino al termine della stagione in Ucraina (30 giugno 2022), senza che sia necessario alcun intervento delle parti in tal senso.
Per quanto riguarda la situazione Russia al fine come dice il comunicato di facilitare la partenza di giocatori e allenatori stranieri dal paese, nel caso in cui i club affiliati alla Federcalcio russa (FUR) non raggiungano un accordo reciproco con i medesimi prima o il 10 marzo 2022 e salvo diversamente concordato per iscritto, questi ultimi avranno il diritto di sospendere unilateralmente il rapporto di lavoro con i club fino al termine della stagione in Russia (30 giugno 2022).
Pertanto giocatori e allenatori saranno considerati “fuori contratto” fino al 30 giugno 2022 e liberi di firmare con un altro club senza subire conseguenze di alcun genere anche in federazioni ove il periodo di iscrizione è chiuso entro la data del 7 aprile 2022.
Un altro limite previsto è che i club hanno il diritto di registrare un massimo di due giocatori che hanno beneficiato dell’eccezione.
Ovviamente tali limiti sono finalizzati a rispettare la regolarità dei campionati.
In Italia si ricorda che bisognerà rispettare il limite previsto per gli slot per gli extracomunitari, pertanto chi ha le caselle occupate non potrà usufruire di questa eccezione per quanto riguarda la possibilità di stipulare accordi con giocatori non comunitari.
Altro aspetto fondamentale per la Fifa è la tutela dei minori in fuga dall’Ucraina, i quali saranno ritenuti conformi ai requisiti dell’articolo 19 comma 2 d) del RSTP, che esonera i minori rifugiati dalla norma che impedisce il trasferimento internazionale di giocatori prima dei 18 anni.”