LA PARTITA – Napoli e Inter si accontentano, punto per gli azzurri buono per la Champions, non per il sogno scudetto
NAPOLI (4-2-3-1) – Ospina; Di Lorenzo, Koulibaly, Rrahmani, Mário Rui; Fabián Ruiz (74′ Anguissa), Lobotka; Politano (26′ Elmas), Zieliński (84′ Juan Jesus), Insigne (84′ Ounas); Osimhen (84′ Mertens). A disp: Meret, Marfella, Malcuit, Ghoulam, Zanoli, Demme, Petagna. All: Luciano Spalletti
INTER (3-5-2) – Handanovic; Skriniar, De Vrij, Dimarco (90′ D’Ambrosio); Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu (83′ Vidal), Perisic; Dzeko, Martinez (83′ Sanchez). A disp: Cordaz, Radu, Ranocchia, Kolarov, Darmian, Gagliardini, Carboni, Caicedo. All: Simone Inzaghi (in panchina Massimiliano Farris)
Arbitro: Daniele Doveri (Roma)
Marcatori: 7′ rig. Insigne (N), 47′ Dzeko (I)
Ammoniti: Insigne (N) Brozovic (Inter).
Finisce in parità 1-1 il big match scudetto tra Napoli e Inter, un risultato che permette ai nerazzurri di rimanere in vetta ma che mette il Milan, impegnato domani contro la Sampdoria, in condizione di prendersi il primo posto solitario in caso di vittoria. Gli azzurri dominano il primo tempo e sbloccano il match al 7′ grazie a un rigore di Insigne, poi prendono anche un palo esterno con Zielinski (12′). A inizio ripresa il pareggio di Dzeko da pochi passi (47′), poi Handanovic salva il risultato su Osimhen ed Elmas.
Dzeko risponde a Insigne, Napoli e Inter non si fanno male. E il Milan vede il sorpasso
Un punto e un tempo a testa: apre l’azzurro su rigore, Edin risponde a inizio ripresa. Battendo domani la Samp i rossoneri andrebbero in testa, pur con un match in più dei cugini
Alla fine vince…il Milan. Perché Napoli e Inter si dividono gol, punti e tempi di gioco e l’1-1 del Maradona firmato Insigne e Dzeko concede alla squadra di Pioli – che al 70′ del derby era ad un virtuale -10 dai cugini – l’occasione di portarsi in testa (ma con una gara in più) se domani batterà la Sampdoria. L’Inter ha rischiato il secondo k.o. di fila in un primo tempo in cui il rigore di Insigne ha gasato gli azzurri. A inizio ripresa per il guizzo di Dzeko ha ribaltato anche l’inerzia, con i nerazzurri padroni del campo anche se spuntati – e Handanovic ha sventare due pericoli seri – e a caccia dei tre punti sino alla fine. Anche a rischio di perderla in contropiede. Di sicuro mercoledì contro il Liverpool servirà un’altra prestazione.
PRIMO TEMPO
Spalletti getta subito nella mischia Koulibaly ma non Anguissa, cui preferisce Lobotka per affiancare Ruiz nel cuore del gioco. L’ex Politano, Zielinski e Insigne si muovono alle spalle di Osimhen. Nessuna sorpreesa anche per Inzaghi, che punta sul sostituto naturale Dimarco al posto di Bastoni, conferma Dumfries e Perisic sulle fasce e tiene inizialmente in panchina Sanchez. Dal 1′ ci sono Lautaro e Dzeko. E il match gira subito dalla parte dei padroni di casa, con Doveri che richiamato dal Var sanziona un intervento di De Vrij su Osimhen. Insigne al 7′ non sbaglia dal dischetto, malgrado Handanovic intuisca la traiettoria. Il Napoli si gasa e legittima il vantaggio col palo esterno di Zielnski (12′) su un’altra incursione avviata centralmente ma che trova sfogo sulle fasce, dove i due binari di Spalletti riescono a sorprendere i nerazzurri. Anche perché Brozovic e compagni ora premono forte e ogni ripartenza azzurra è un rischio, soprattutto se Skriniar e De Vrij balbettano (Osimhen poi murato al 16′). Spalletti non chiede a Zielinski di asfissiare Brozovic – una sua creatura in regia -, ma Lobotka e Ruiz sono bravi a sporcare tutte le linee di passaggio e a far ripartire l’azione. L’Inter va più a spallate, fatica a trovare le punte e una volta giunta sulla trequarti avversaria sbatte contro un muro di due linee molto strette. Politano prova a stringere i denti dopo un contrasto con Dimarco, ma al 26′ deve lasciare il posto a Elmas. I centrocampisti di Inzaghi (squalificato, in panchina c’è il vice Farris) faticano ad accorciare sui due centrali avversari, Ruiz sventaglia in libertà, si va a memoria tra le linee e ogni affondo dei padroni di casa diventa una situazione di pericolo. Quando invece arriva qualche sbavatura azzurra (Koulibaly e Di Lorenzo), l’Inter pasticcia. E quando Perisic piazza una delle sue sgommate con cross, Dzeko al 36′ non riesce a imprimere forza al colpo di testa. Mentre Dumfries, liberato da Lautaro, al 41′ calcia male di destro da buona posizione. Al duplice fischio di Doveri la sensazione è che per l’Inter sia paradossalmente un affare andare al riposo sotto di un gol.