Gli interventi di Antonio Giordano, Stefano Agresti e Stefan Schwoch a Radio Marte
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Giordano, giornalista.
“Voto al mercato del Napoli? 7,5. Vale per quanto fatto prima. Poi ovviamente giochiamo su un paradosso, anche perché di fatto il mercato non è esistito. Sarebbe stato uno spreco, secondo me, comprare tanto per. E’ uscito Manolas ed è stato preso Tuanzebe. Sicuramente Inter e Juventus si sono rinforzate, il colpo Vlahovic ovviamente fa da spartiacque e sposta i valori. Per quanto mi riguarda Zakaria penso sia molto bravo ma inciderà molto bene del serbo. Gosens è un colpo, se sta bene. Dentro l’Inter avrebbe un valore perché la squadra gioca con una regia laterale. Per me la regina del calciomercato è stata la Salernitana. Non so questa rivoluzione dove porterà ma Sabatini ha dimostrato di essere un autentico mago. Ovviamente ci sono delle difficoltà con cui dovrà confrontarsi la squadra ma bisogna riconoscere i meriti di Sabatini e di Iervolino. Fazio e Verdi sono due ottimi acquisti.
Zamparini? Personaggio controverso e non sempre condivisibile, il suo finale è stato piuttosto tormentato. Il suo Palermo era una squadra pazzesca: Dybala, Barzagli, Cavani, Amauri, Pastore. Ha divorato allenatori, peraltro contribuì anche alla fase di ricrescita del Napoli perché fu sponsor di maglia con la sua azienda. Fair Play Finanziario? Di fatto non è mai esistito. Perché le grandi multinazionali non investono nel Napoli? Credo che si sia cercata una storia diversa con EA7. Penso si tratti di una scelta coraggiosa, non mi sembra giusto dire che le grandi aziende non vogliano investire nel Napoli, gli sponsor di prima sono state grandi aziende. Real Madrid e Barcellona o anche Manchester United e Liverpool appartengono a mondi diversi, dove la cultura è completamente differente dalla nostra. Non è facile per un grande sponsor tecnico assecondare le richieste di De Laurentiis”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Stefano Agresti, giornalista.
“Zamparini era un grandissimo intenditore di calcio, ha lasciato il segno. Aveva un carattere dirompente ma ha portato molto all’ambiente. A Palermo ha ricreato qualcosa di importante e questo è un grande merito, la piazza merita di stare non dove si trova adesso. Non è mai stato un personaggio banale. Voto al mercato delle big? All’Inter do 7,5 perché ha preso un giocatore importante come Gosens e un’alternativa importante com Caicedo, a mio avviso insieme al Napoli ha l’organico più completo. Al Napoli ho dato 5 perché penso fosse legittimo aspettarsi un’alternativa a Mario Rui, me l’aspettavo adesso. Il Napoli ha un organico completo e non ha grandi lacune però un laterale sinistro me l’aspettavo. Tuanzebe è un po’ una scommessa e va a colmare la falla aperta da Manolas. Il rendimento di Rrahmani è molto confortante ma è inevitabile giudicare il mercato di gennaio del Napoli insufficiente. Al Milan ho dato 4 perché è in una posizione di classifica eccellente ma non ha rimpiazzato Kjaer e questo è particolarmente grave. La squadra ha dei punti deboli che Inter e Napoli non hanno. All’Atalanta ho dato 6,5 perché ha fatto un mercato molto lucido. Boga Gasperini lo chiedeva da anni, Mihaila va di fatto a sostituire Ilicic. Alla Juventus ho dato 10 e lode, è riuscita a liberarsi anche di Ramsey. Ha fatto un mercato praticamente perfetto, prendendo un attaccante fortissimo come Vlahovic e colmando il denaro speso cedendo Bentancur e Kulusevski. La Juve spesso ha operato molto male ma stavolta è stato fatto un mercato perfetto”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Stefan Schwoch, opinionista.
“Zamparini? Un grande dispiacere questa notizia. Era un uomo di calcio dalla personalità fortissima. Non gli piaceva partecipare, ha sempre voluto vincere come fatto a Venezia con me. Era un uomo che manteneva sempre quello che diceva. Ciò che lui prometteva lo manteneva sempre, con un giorno d’anticipo pure. Viveva la sua squadra con un’ansia incredibile. Quando con il Venezia andammo a giocare a Torino ci fermò il dirigente perché Zamparini voleva parlarci. Ci parlò e tornò subito a casa senza vedere la partita allo stadio. Un uomo di una personalità incredibile, ha speso davvero tanti soldi nel calcio. Ne capiva ma non era invadente con gli allenatori, però se non gli piacevano li cacciava.
Venezia-Napoli? Loro non cambiano la partita in base all’avversario da incontrare, aggrediscono alti e iniziano il gioco da dietro. Osimhen magari può risolvere la partita anche su una palla buttata a caso. Il Napoli mi aspetto che mantenga il pallino del gioco, ha la prerogativa per farlo. Il Venezia ha acquistato tanti giocatori tra cui Nani che è forte ma bisogna vedere con che testa è arrivato. Dobbiamo arrivare a uno spartiacque con il Napoli: se crede di poter vincere lo Scudetto deve andare a Venezia a fare la partita, poi può succedere di perdere com’è successo con Empoli e Spezia. Tra le due squadre teoricamente non c’è paragone, il campo però è molto particolare e non bisogna farsi deviare da questo paesaggio perché altrimenti si perde concentrazione, non va sbagliato l’approccio”.