A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex Presidente della FIGC, Carlo Tavecchio. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Sulle società che hanno debiti ma spendono tanti soldi come Juve ed Inter
“I bilanci dovrebbero essere visionati dalla COVISOC per essere ammessi in campionato. Avendo tolto il principio della liquidità c’è più possibilità. Il problema del calcio non è solo di bilanci, ma è anche sociale. Non mi permetto di dire che siano fallimentari, ma penso abbiano delle garanzie personali per salvaguardare i rischi d’impresa. Un bilancio se ha delle fideiussioni personali si tende a recuperarlo. Escludere Inter, Juve e Milan non è una cosa semplice, quindi scattano dei meccanismi che vanno oltre ai principi amministrativi. Se la COVISOC ha dato parere favorevole significa che ci sia la capacità economica per far fronte ai debiti”.
Sulla notizia di Insigne che andrà in MLS
Sono rimasto stupito all’inizio, ma quando ho sentito il compenso ho capito che non c’era un problema di affetti. Si parla di decine di milioni per cinque anni, si parla di aziende che fanno investimenti. Insigne si salva cinque generazioni con tutti quei soldi. Lorenzo fa un sacrificio morale, la famiglia poi tornerà in Italia ad investire il denaro guadagnato. Il Napoli ci perde tanto, anche se ha Osimhen”.
Sulla chiamata di Balotelli in Nazionale
“Sono molto contento della sua convocazione, non so se fisicamente ce ne sono molti come lui. Avere una squadra che me lo schiera davanti in attacco mi recherebbe un problema se fossi un avversario. Una figura così davanti fa paura a tutti”.
Sugli oriundi in Nazionale
“Il problema non sono gli oriundi, bensì la qualità dei calciatori: Joao Pedro è bravo, ma avrei preferito Pinamonti”
Sui Mondiali e la qualificazione
“La Macedonia non è un grande ostacolo, ma è meglio allontanare tristi pensieri”.
Sul mancato pagamento di De Laurentiis dell’affitto dello stadio e i problemi con l’agente di Osimhen
“Non ho elementi per dare un giudizio. Napoli o Bari? Venderà il Bari e rimarrà a Napoli”.
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato e procuratore, Fulvio Marrucco. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Dove può arrivare il Napoli in questa stagione
“Se a febbraio ritorna il Napoli delle prime partite molto in alto. Il primo obiettivo è quello di difendere una posizione che ci riporti in Champions League. Sognare non costa nulla, ma con il ritorno di Koulibaly ed Anguissa, Spalletti avrà tutta la rosa a disposizione. Dopo Venezia, l’Inter sarà la madre di tutte le partite. Bisogna rimanere con i piedi per terra, resta l’amarezza di qualche risultato negativo come le due partite in casa contro Spezia ed Empoli ed il pareggio a Sassuolo. Speriamo di non dover rimpiangere quei risultati maldestri conseguiti in un periodo strano che però è stato anche sfortunato”.
Sugli acquisti di Gosens e Vlahovic da parte di Inter e Juventus
“La mancata cessione di grandissimo livello ha lasciato una squadra competitiva nel Napoli. Per me si è mosso bene anche non vendendo. Per Inter e Juventus ci sono delle regole che sono state rispettate e quindi non mi fanno estremamente paura questi rinforzi, perché noi siamo artefici del nostro destino. Recuperare Anguissa, Lobotka e Goulham mi fa sembrare rosea la situazione della rosa.
Sulla possibile cessione del Napoli
“E’ una cosa che si vedrà nel futuro, non so se il Presidente si sia stancato di questa esperienza. Il Napoli è ad un bivio e per pensare da grandissima e non grande deve pensare ad un proprio stadio ed un settore giovanile di livello europeo. La società sta facendo tanto bene, ma se uno vuole fare l’ultimo grande passo deve fare queste cose. Il vero interessamento al momento non è stato palesato da nessuno. Ad esempio tanti giovani della Fiorentina sono usciti dal settore giovanile, come Chiesa e Vlahovic. Non sottovaluterei mai la forza del settore giovanile. Bisogna far crescere i giocatori italiani, perché siamo ad un bivio: non sappiamo se andremo ai Mondiali da Campioni d’Europa. Qualcosa in tal caso sarà fatta, non andarci per la seconda volta consecutiva potrebbe portare ad un patto in Lega dove sarà obbligatorio tenere dei giocatori italiani in campo”.
Su Fabian Ruiz e Koulibaly
“Koulibaly ha un altro agente, non ho notizie. Quando parliamo non parliamo di calcio o della sua attività lavorativa. A fine anno si prospetterà il problema come per Insigne, mi auguro personalmente e da tifoso che non si vada verso la scadenza di contratto”.
Come si sostituisce Insigne
“Può essere sostituito trovando i giocatori di livello importantissimo e giovani. Attraverso gli ottimi scout del Napoli bisogna trovare la soluzione giusta, le parti hanno fatto una scelta, tutto è legittimo nel mondo del calcio”.
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto il giornalista della Rai, Gianni Bezzi. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Sulla convocazione di Balotelli
“E’ l’argomento di queste ore, so per certo che in questi ultimi tre anni mentre era fuori Mancini non lo ha mai dimenticato e tenuto nel cassetto, senza chiudergli le porte della Nazionale. So per certo che è un allenatore per vedere una Nazionale secondo il suo progetto avrebbe bisogno di un attaccante come lui, fisico e che crea reparto da solo in area di rigore. Non si può discutere Ciro Immobile che è un attaccante straordinario dimostrandolo nella sua carriera. Però non riesce ad esprimersi e fa fatica fuori dalla Serie A. Non è una soluzione sicura, ma Mancini ci prova per vedere come va. Montella lo ha chiamato in Turchia, sono quarti, nelle ultime partite ha segnato un gol ogni due partite. Montella gli ha detto che sta bene, vedendolo in campo tutti i giorni ed il nostro CT ha dei contatti diretti con tutti i suoi colleghi di club. Mancini è preoccupato in vista dello spareggio contro Portogallo o Turchia (la finale, dopo la eventuale vittoria contro la Macedonia del Nord, ndr.). Non so quali possono essere le altre soluzioni, al primo posto ovviamente c’è Ciro Immobile ma alla Nazionale manca anche Chiesa. Magari in questo contesto può essere inserito Zaniolo della Roma, ma ci vuole tempo per raggiungere la migliore condizione dopo due infortuni gravi”.
Su Scamacca che potrebbe ricordare Balotelli
“Mario rispetto a lui ha una maggiore potenza. Nel modo in cui sa stare in campo ed in area ci possono essere delle affinità. Il limite di Balotelli è stato mentale, nonostante sia stato inseguito dai club più importante. Mancini vinse uno scudetto con l’Inter nel 2008 con lui, poi la Premier con il Manchester City, quindi lo considera un po’ un porta fortuna. Un altro nome di grande prospettiva è Lorenzo Lucca, un altro giocatore di 2,04 che si allinea bene agli altri attaccanti”.
Sulla convocazione di Joao Pedro e Luiz Felipe Ramos
“Il primo è di grandissime garanzie, perché ha esperienza ed è stato sempre un valore aggiunto nel Cagliari: è un 10 vero e ti fa la differenza, è una scelta giusta. Luiz Felipe in passato aveva tentennato in quale nazionale andare, ma siamo carenti in attacco in Italia ed è colpa del nostro modo di far crescere nei nostri vivai i calciatori. Il punto debole è anche la difesa perché puntiamo ancora su Bonucci e Chiellini: Luiz Felipe è seguito da club importanti della nostra Serie A ed è un valore aggiunto nella difesa della Lazio, quindi è un passo obbligato per Mancini che non ha tante altre scelte”.
Lorenzo Insigne ed il futuro in Nazionale
“Andare in un campionato completamente diverso e lontano dal nostro credo possa influire. Nel calcio non c’è più romanticismo, va ovviamente a prendere soldi importantissimi come Donnarumma con il PSG. Il calcio ora è diverso, ognuno deve fare le proprie scelte, ma dal punto di vista della Nazionale può perdere qualcosa. Non so se possa perdere il Mondiale, ma finora è stata una prima scelta, ma domani non so se Mancini possa considerarlo così anche dopo”.