Gli interventi di Gianni Improta, Antonio Giordano e Ciro Troise a Radio Marte
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Gianni Improta, opinionista.
“Di Marzio? Con lui avevo un ottimo rapporto, è stato mio allenatore per 4 anni, ero il suo uomo di fiducia, mi aveva consegnato le chiavi dello spogliatoio e mi faceva scendere in campo in qualsiasi condizione. Avevo la sua totale fiducia, era bravissimo a dirigere le squadre e a prepararci fisicamente e mentalmente. Ha raccolto meno di quanto meritasse, ovviamente parliamo di un altro calcio. Lui era capacissimo tatticamente, difficilmente lo mettevano in difficoltà. E’ stato un antesignano del calcio moderno di Gasperini, lui faceva giocare a uomo dando libertà ai più talentuosi. Era divertente, stavi bene insieme a lui perché si inventava di tutto. Dovevamo giocare la prima gara contro il Napoli in Serie A con il Catanzaro, nel Napoli militava Chiarugi che aveva un piede alla Palanca, batteva benissimo gli angoli. Di Marzio fece tagliare le parti doveva poteva battere a rete”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Giordano, giornalista.
“Coppa d’Africa? Non è colpa loro, andava fatto un calendario diverso. La tragedia avvenuta ieri appartiene poi a un’altra lettura, non ci sono frontiere di fronte a queste cose. Complicato per noi credere che possa esistere una sensibilità che fermi la vita. Dinanzi alla morte bisognerebbe arrendersi ma purtroppo gli spettacoli devo continuare.
Trattative fallite dal Napoli? Tante trattative iniziano e non finiscono. La Juve voleva Suarez e non l’hai più preso, il Milan insegue Botman ma non l’ha ancora preso. Non farei drammi. Questa è la rosa più completa del Napoli? Faccio fatica a metterlo a confronto con quello del 2016. Molti dimenticano quanto fosse forte Ghoulam nel Napoli di Sarri. Osimhen? Sacrosanta la preoccupazione per la sua esuberanza, la società deve intervenire, i patrimoni si tutelano in questo modo. Bisogna fargli capire per un migliore utilizzo dei social e spiegando che ci sono atteggiamenti che appartengono ai grandi club. Non è consentito avere il nervo scoperto ogni tre giorni o mandare a quel paese un compagno di squadra.
Ancelotti? Ribadisco: la più grande opportunità persa del Napoli, forse è il più grande allenatore della storia del calcio italiano. Non si sono create le condizioni, va bene così. Ma addossargli responsabilità non va bene. I suggerimenti iniziali erano Theo Hernandez, Valverde, Ibrahimovic. Se mi tirate dentro la vicenda Ancelotti ne uscite male. Balotelli in Nazionale per lo stage? Ci sono due letture da fare. L’idea non mi piace, però c’è da aggiungere che nessuno lo conosce meglio di Mancini e che nessuno si è più fatto male di Balotelli negli ultimi 30 anni. Poi certe cose sono soltanto colpa sua. Ma ho il dovere di credere in Mancini, la favola dell’Italia è una delle più belle degli ultimi anni. Magari può avere ragione lui.
Napoli in lotta per lo Scudetto? Sì, lo sostengo da mesi, anni”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Ciro Troise, giornalista.
“Non credo che ci saranno cessioni dal mercato, né Malcuit né Ghoulam non vogliono andare via ora e hanno il contratto in scadenza a giugno. Ounas? Bisogna capire la situazione del suo cuore, dovrebbe risolversi in poche settimane ma è impensabile cederlo. Mandava ormai è all’Atletico Madrid, Tagliafico è in uscita dall’Ajax e potrebbe andare al Barcellona. Il Napoli ora non ha i margini per fare un’operazione senza fare un’uscita. Salvo sorprese, il Napoli dovrebbe restare così. Asse Napoli-Verona per giugno? Possibile, l’Hellas aveva dato al Napoli anche Amrabat e Kumbulla, che poi però non vollero venire. Stage Nazionale? Non capisco perché Politano non ci sia, anche se non sta facendo la sua migliore stagione”.