Gli interventi di Antonio Giordano, Michele Plastino e Francesco De Luca a Radio Marte
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Giordano, giornalista.
“La sfortuna stavolta si è messa veramente d’impegno, ha preso tutti gli attaccanti. Mi pare che ci sia stata una concentrazione della sorte che da un paio di anni ce l’ha un po’ con il Napoli. Vedremo che tipo di reazione si avrà. Sarri tirò fuori Mertens centravanti? Però lui aveva solo l’emergenza Milik. Certo era un’intuizione geniale. Alla fortuna credo poco, credo invece alle capacità degli allenatori. Spalletti si è inventato tanto, di fatto ha creato lui il finto attaccante in Italia rimodellando il concetto di calcio offensivo. La garanzia è soprattutto lui al momento, con la sua capacità di intervenire.
Spalletti in confusione tattica e perché soffre le squadre con la difesa a 3? Non mi sembra che soffra tatticamente, ha perso la prima partita alla tredicesima giornata. Le difese a 3 si attaccano diversamente o alla stessa maniera. Sono connotazioni tattiche differente e codici di comportamento diversi. Ieri il Torino e il Verona li ho visti, così come ho visto l’Inter che ha giocata una grossa partita nel momento in cui si pensava che dovesse soffrire di più. Di solito gioca sull’avversario invece stavolta ha costretto l’avversario a giocare sulle sue qualità, tanti giocatori hanno proposto una prestazione importante. Prima o poi poteva capitare anche ad Anguissa di fare 45 minuti sottotono”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Michele Plastino, giornalista.
“A Napoli ho lasciato il cuore, ho questo amore particolare per la città e per i napoletani. Assenze per Spalletti? La frase detta in conferenza stampa è perfetta per lui. Forse è quasi contento di queste assenze, nel senso che dal momento in cui c’è la prima sconfitta il fatto che ci siano ulteriori difficoltà è quasi meglio. Avere tutti i titolari è sempre meglio ma se doveva succedere meglio che sia accaduto adesso. Spalletti ora li sta caricando a pallettoni. Immobile ha un rapporto straordinario con i tifosi della Lazio, io invece non mi riconosco in questa Lazio, in chi la rappresenta e in un certo tipo di curva. Statua di Maradona in Napoli-Lazio? L’incrocio di questa gara mi ricordo uno Scudetto perso proprio a Napoli. Quando arrivò Maradona feci un servizio, quando penso a lui penso sempre a cose belle. Ebbi l’onore e l’orgoglio di appartenere alla storia dell’acquisto di Diego. Il mio pensiero a Maradona si fonde alla passione per il mio lavoro e alla passione per il Lazio. Inter ha dimostrato di essere più forte del Napoli? No ma ha dimostrato di essere una squadra molto forte, che tutto sommato merita lo Scudetto al petto. Ci può stare una sconfitta in quel modo”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Francesco De Luca, giornalista.
“Il libro “Diego è vivo” verrà regalato giovedì 25 novembre. Abbiamo raccolto tante testimonianze di chi ha vissuto Maradona da vicino come Ferlaino, Zola, Bertoni, De Giovanni, D’Angelo, Cabrini, Mancini e anche Luciano Spalletti, attuale tecnico del Napoli. Un omaggio per Diego e anche per noi stessi, alla città e all’amore incondizionato che lega Maradona al Napoli e ai napoletani. Maradona non si è lasciato morire: è morto perché è stato curato male o non curato. Nel libro ci sono parole e testimonianze ma anche bellissime foto che raccontano gli anni di Diego. Meglio trovarsi in questa situazione ora con i primi posti in Serie A e in Europa League. Se ci dovessero essere passi falsi, stando davanti si può attutire il colpo. La gara di domani è molto importante ma continuo a pensare che l’obiettivo fondamentale del Napoli è restare in vetta alla classifica, o almeno restare nelle primissime posizioni. L’Europa League la metterei in secondo piano”.