Gli interventi di Alfonso De Nicola, Antonio Floro Flores e Luigi Lauro a “1 Football Club”
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Alfonso De Nicola, ex medico sociale del Napoli. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.
Alfonso De Nicola a “1 Football Club” su 1 Station Radio: “Ghoulam può tornare al 100%, ma il Napoli ha qualcuno in grado di seguirlo come dovrebbe? Su Insigne…”
+“Se Ghoulam si allena come dovrebbe, in modo personalizzato, può recuperare al 100% dagli infortuni. Il problema è: chi può seguirlo in maniera idonea nell’attuale staff?.. Bisognerebbe sfruttare gli allenamenti anche come forma di prevenzione degli infortuni, perché oggigiorno il calcio è foriero di impegni. Il massimo in partita lo dai solo se riesci a dare il massimo anche durante gli allenamenti. È una questione di unione d’intenti: i ragazzi devono essere predisposti mentalmente ad allenarsi bene, ma chi li segue deve essere all’altezza. Osimhen? Non conosco le sue condizioni, ma so che il Napoli, senza di lui, è un’altra cosa. La diagnosi, come sempre, è la cosa più importante che esiste: se parliamo di contrattura, non c’è ed è meno grave. Insigne? Ci tiene tantissimo a giocare, così come ci tiene tantissimo a restare a vita al Napoli. C’è bisogno di unione d’intenti con la società, ma dobbiamo anche rispettare le scelte di Adl: siamo venuti dal niente e siamo arrivati nel calcio che conta, dunque dobbiamo affidarci alla società. Zielinski? È un ragazzo eccezionale, inutile che lo dica io. Ha un fisico da paura, rapidissimo nel gioco di gambe, non è per nulla difficile allenarlo se è predisposto mentalmente. Uno con le sue doti fisiche, spesso oscurate dai suoi piedi sublimi, è soggetto a continui fastidi muscolari che portano squilibri posturali e, sulla lunga, si va incontro ad infortuni. Quando c’ero io, ho introdotto per la prima volta la figura del posturologo nello staff, nessuna squadra di Serie A lo aveva. Grazie a questa intuizione siamo riusciti a fare un grandissimo lavoro di prevenzione e, alla fine delle stagioni, la nostra squadra era sempre quella che aveva il minor numero di infortunati”.
Antonio Floro Flores a “1 Football Club” su 1 Station Radio: “Mertes farà la differenza durante questa stagione. Pirlo scelta prematura, ma non si può dire no alla Juve”
“Giusto per un allenatore partire dal basso? Nelle serie inferiori impari tante cose, c’è tanto da fare specie in Campania. Allenatori in Serie A troppo prematuramente? Non saprei, è chiaro che un’occasione quando arriva la devi cogliere. Neanche Pirlo se l’aspettava di essere chiamato ad allenare la prima squadra della Juve. Quanto a me, io partirei dalla Primavera, perché caratterialmente sono fatto così e devo limare ancora tanti spigoli del mio carattere. Aiuta molto partire dall’Eccellenza o da categorie inferiori. Si tratta di un’esperienza gratificante, sono molto felice e ho la stessa voglia di quando giocavo. Mi è scattata una passione per l’allenamento pazzesca, inspiegabile. La mia carriera? Oggi si pensa solo ai soldi, mentre io ho sempre giocato per passione. La realtà è che se non ti senti più a posto devi lasciare: fisicamente ad un certo punto stavo sempre male, ero in Serie C e non al Napoli. Ho rispettato la mia passione per il calcio. Ora sto cercando di costruire un nuovo progetto. Stiamo cercando di costruire un campionato di calcetto, piano piano ci stiamo riuscendo. Vogliamo dare qualcosa di nuovo alla gente che ha sofferto il lockdown e la situazione derivata dal Covid-19. Lo sport amatoriale può aiutare tante persone: sarò presente anche io in questo torneo. Tra amici mi diverto molto, proprio perché non lo facciamo per soldi. Vogliamo creare qualcosa di bello e stimolante. Duello Napoli-Milan? Chi sbaglia di più ne pagherà lo scotto e perderà punti. Entrambe le squadre sono impressionanti: nessuna delle due è partita per vincere, ma guardarle giocare è un piacere. Tatticamente impongono il proprio gioco su tutti i campi, questo per un allenatore è gratificante. Mertens? Credo che Spalletti stia gestendo benissimo la rosa. Il blasone di Mertens è importante, in qualsiasi momento può fare la differenza. Inoltre il belga aveva bisogno di minuti, per cui quale occasione migliore di una gara come quella di Salerno. Dries farà sicuramente la differenza durante l’anno”.
Luigi Lauro a “1 Football Club” su 1 Station Radio: “Anche con Osimhen sarebbe stato un derby tirato. Grava sta facendo un grande lavoro con le giovanili, ma…”
“Un derby vero e proprio quello tra Salernitana e Napoli, bellissima partita indipendentemente dalla vittoria degli azzurri. Con Osimhen in campo sarebbe stata la stessa cosa: i granata ci hanno messo massimo impegno e concentrazione. Caos arbitri? Quello che noto io è che non c’è una linea unica, come se mancasse una direzione, quindi gli arbitri si trovano a prendere scelte e decisioni a seconda del proprio metro di giudizio. Anguissa? Napoli bravo e fortunato a prenderlo, sta regalando prestazioni importantissime e mi auguro che gli azzurri lo riscattino quanto prima. Fortunato perché Giuntoli aveva altre priorità, altri nomi ai quali non si è riusciti ad arrivare, poi è arrivato il turno del camerunense. Tripaldelli? Ha fatto le giovanili alla Juventus perché a Napoli non ci sono strutture. Quando la famiglia di un giovane calciatore vede le strutture e l’organizzazione che ci sono altrove, non possono far altro che consigliare al ragazzo di andare fuori. Grava sta facendo un grandissimo lavoro con i giovani, gli vanno fatti i complimenti, ma senza investimenti strutturali da parte della società non si può andare fare granché. Daniele Verde? Lui è al servizio della squadra, ogniqualvolta viene chiamato in causa fa la sua parte segnando anche reti pregevoli. In questo momento non è la prima scelta del mister ma non è un problema: sarà pronto quando verrà schierato in campo”.