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Fedele: “Insigne? Se fosse stato un giocatore ai miei tempi l’avrei già ceduto! La mia sensazione è che non rimarrà”

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Enrico Fedele, dirigente.

“Spalletti ha le virtù di un nocchiero antico ed esperto. La cosa principale che balza agli occhi è la verticalizzazione: tutti giocano in funzione di Osimhen. Anche alcune scelte sui calci piazzati sono state ottime, il Napoli sta dimostrando di essere molto attenti, gli analisti stanno studiando molte squadre. Di Lorenzo è un ragazzo degno di elogi ma nella fase difensiva lascia molto a desiderare, sia con l’Italia che con il Napoli, nelle chiusure preventive deve rimediare. Anche Mario Rui lo conosciamo: quando attacca e bravo, quando difende ha delle difficoltà.
Prendere adesso in considerazione i rinnovi di Osimhen o Anguissa? Osimhen credo che abbia un contratto lungo, magari si può allungare per questioni di ammortamenti. Nel momento in cui riscatteranno Anguissa gli faranno il contratto, non ci saranno problemi.
Rinnovo Insigne? Basta, dobbiamo smetterla di parlare di questo caso. Se Insigne fosse stato un giocatore dei miei tempi, io l’avrei già dato a un’altra squadra. Ma se De Laurentiis ha detto che gli vuole dare gli stessi soldi dopo aver detto che avrebbe tagliato non può fare marcia indietro. Se le cose vanno in un certo modo come ai miei tempi, Insigne sarebbe già in un’altra squadra. Nel calcio di una volta prima si facevano le cose poi si dicevano.
Donnarumma si sapeva che non aveva accettato il Milan eppure lui è stato l’artefice del secondo posto del Milan. Dobbiamo essere maturi, il calcio è cambiato. Tutte queste tarantelle non hanno significato. Il problema non è se Insigne rinnova o se per Koulibaly offrono 90-100 milioni. Se il Napoli andrà in Champions senza vincere lo Scudetto la gente sarà contenta? Il Napoli non ha ancora affrontato le prime 6 squadre di questa classifica.
Anguissa ha dato una certa solidità difensiva, però il Napoli contro i grandi attaccanti non ha ancora giocato. Il Napoli dipende da alcuni calciatori? No, dal carattere e dalla personalità dei giocatori. Se si guarda Spagna-Francia si nota che c’era solo un grande giocatore in campo, cioè Sergio Busquets, un direttore d’orchestra.
Insigne farà sempre il suo dovere, parliamo di un professionista serio. Non creiamo fantasmi o alibi, lui è un signor calciatore e un professionista serio. Il ragazzo è serio e può sfruttare l’opportunità. La mia sensazione comunque è che non rimanga”.

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