Il Napoli si è imposto a Firenze due volte dopo la cosiddetta sconfitta nata “in albergo”, lo 0-3 che vanificò la corsa scudetto del Napoli di Sarri creando poi un mix mai del tutto sopito di rimpianti e polemiche. L’espulsione nei primi minuti di Koulibaly, la tripletta di Simeone fecero sì che il Napoli chiudesse con le pive nel sacco una stagione terminata a 91 punti; una prima vendetta con il 4-3 nella gara di apertura della stagione 2019/20, dopo lo 0-0 del 10 febbraio 2019. In vantaggio la Viola al 9° con un rigore di Pulgar poi Mertens protagonista del ribaltone prima con un tiro a giro poi procurandosi il rigore calciato da Insigne. Finita? Macché, ancora da una palla inattiva il gol viola con Milenkovic che svetta di testa da un calcio d’angolo per il 2-2. Callejon, ora dall’altra parte della barricata, firma il 3-2 prima del nuovo pari di Boateng, gara decisa comunque da Insigne un paio di minuti dopo con un facile colpo di testa su assist di Callejon. Insigne protagonista anche nell’ultima sfida del 16 maggio 2021, penultima giornata, con il Napoli lanciatissimo verso un piazzamento Champion’s poi sfumato a causa del pareggio interno con il Verona.
Il Capitano colpisce una traversa su punizione nel primo tempo, poi trasforma il rigore dell’1-0 ribattendo a rete la respinta di Terracciano e colpisce un palo prima del 2-0 firmato da Zielinski. Un solo acuto per la Viola, un’iniziativa di Ribery nel primo tempo.
Prima dell’infausto 2018, ultima sconfitta per il Napoli il 28 gennaio 2009, 2-1, in panchina Prandelli e Reja, reti di Santana, Vitale e Montolivo. Quello tra gigliati e partenopei è un incontro-scontro di vecchia data, si può proprio dire che al Franchi sia successo di tutto. Tre sconfitte, cinque vittorie e quattro pari per il Napoli dal suo ritorno in A: il 31 ottobre 2007 Vieri realizzò l’1-0 che permise ai viola di superare gli uomini di Reja. Il 28 gennaio 2009 fu 2-1. Una svolta si ebbe il 25 ottobre del 2009 quando il Napoli fece il colpaccio all’88° con Maggio. Si cominciò così a delineare il Napoli di Mazzarri subentrato una decina di giorni prima all’esonerato Donadoni.
Fiorentina-Napoli si giocò nella prima giornata della stagione 2010-11, 1-1, Cavani e D’Agostino, il 12 febbraio 3-0, doppia firma di Cavani più Lavezzi. Il 20 gennaio 2013 finì 1-1, reti di Roncaglia e, ancora una volta, Cavani.
Il 30 ottobre 2013 bottino pieno per gli azzurri, 2-1, diagonale al volo di Callejon, pari di Pepito Rossi su rigore e gol-vittoria di Mertens al primo centro nel campionato italiano. Il 9 novembre 2014, 0-1, Higuaìn e rete del Pipita anche nella sfida del il 29 febbraio 2016, Viola-Napoli 1-1. I padroni di casa giocano un ottimo primo tempo (due traverse con Kalinic e Tello) e passano con un colpo di testa di Alonso su calcio d’angolo. Alonso nel bene e nel male dato che un suo disimpegno mette il Pipita nelle condizioni di battere a rete e pareggiare un minuto dopo. Il 22 dicembre 2016 rocambolesco 3-3: Insigne, Bernardeschi, Mertens e ancora Bernardeschi. Viola avanti all’83° con Zarate, ma in pieno recupero, al 94°, Gabbiadini su rigore ristabilisce la parità.
In Serie B le strade si sono incrociate una sola volta, il 22 maggio 2004: Fiorentina-Napoli 2-1(Dionigi, Fontana, Delli Carri). Facendo un balzo indietro di una ventina d’anni, fu fondamentale il Fiorentina-Napoli del 13 gennaio 1985; era il primo Napoli di Maradona, guidato da Marchesi, ed il gol del Pibe scacciò i fantasmi di una crisi. Due anni dopo le cose andarono diversamente: Napoli capolista affossato per 3-1, Diaz, Antognoni, Maradona e Monelli. Prima sconfitta stagionale per il Napoli che si sarebbe cucito il tricolore. Diaz farà ancora male alla sua ex squadra nel maggio dell’88; un dolore doppio non tanto per le sue due reti ma perché con quel 3-2 il Napoli di fatto consegnò lo scudetto al Milan vincitore al San Paolo sette giorni prima. Questi i marcatori: Di Chiara, Ferrara, Diaz (2), Renica. Napoli vittorioso due stagioni consecutive: 3-1 nell’89, Careca, Pellegrini, Carnevale (2), e lo 0-1 nel gennaio ’90 con la rete di Fusi. Gli anni Novanta non videro però un bilancio favorevole al Napoli: 4-0 nell’aprile 1995 e 3-0 nel gennaio 1997 ma tra queste segnaliamo il 4-2 nel maggio 1992; gli azzurri uscirono sconfitti, ma il compianto Borgonovo con una tripletta fu protagonista assoluto di quella partita.
Antonio Gagliardi