EDITORIALE. Lo Spartak Mosca si conferma bestia nera per gli azzurri
Editoriale post Napoli – Spartak Mosca. Nuova amarezza per gli azzurri con lo Spartak Mosca in una competizione continentale. Dopo l’eliminazione ai calci rigore dalla Coppa Campioni del 1990, ecco un’altra nota negativa in virtù della sconfitta casalinga patita ieri nel match del girone C di Europa League, per 2 a 3. I russi si confermano così bestia nera del Napoli. Una batosta che pregiudica di molto il passaggio diretto agli ottavi di finale della seconda manifestazione europea per clubs. Un risultato, naturalmente inaspettato quello del Maradona. Eppure gli uomini di Spalletti erano partiti sparati con il gol del vantaggio di Elmas, giunto dopo solo 11 secondi dal fischio di partenza. A pregiudicare l’andamento della partita è stata l’espulsione, peraltro giusta di Mario Rui, che ha scombussolato i piani di Spalletti. un’inferiorità numerica che si è rivelata decisiva per gli avversari che hanno preso coraggio e hanno avanzato il baricentro nel tentativo di recuperare il match. In seguito a questo brutto k o il Napoli dovrà compiere un’impresa per rincorrere il Legia Varsavia capolista e lo Spartak secondo. Analizzando la gara possiamo dire che è stata spettacolare ed intenza, nonchè zeppa di azioni altalenanti. Con l’entrata di Osimhen, nel secondo tempo, gli azzurri hanno avuto uno scossone ma il nigeriano oltre a realizzare il gol che rende meno pesante la sconfitta, non ha potuto nulla più visto la piega che aveva preso il match con il doppio vantaggio dei russi. Dopo sette gare ufficiali utili, dunque è arrivato il primo stop anche per la scarsa vena di alcuni giocatori essenziali, ma tant’è. Adesso occorre rimboccarsi le maniche, fare un bagno di umiltà e rituffarsi anima in corpo in campionato, domenica in quel di Firenze , contro l’ostica compagine viola. I tifosi azzurri si aspettano un immediato riscatto, del resto il vero Napoli no è affatto quello visto ieri. Così come non dovevamo esaltarci prima, ora non dobbiamo abbatterci, la strada è ancora lunga in entrambe le competizioni, per cui pensiamo solo al futuro, dimenticando in fretta questa partita.