Questo pomeriggio, al Maradona. derby toscano tra Spalletti ed Allegri
Mancano poche ore alla partitissima Napoli vs Juventus che vedrà in campo anche il derby toscano tra Spalletti ed Allegri, due prime donne del calcio italiano che non amano perdere. Per la cronaca i due protagonisti sulla panchina azzurra e bianconera, si sono affrontati, in passato, in 12 occasioni: il tecnico di Livorno vanta cinque vittorie contro tre dell’avversario nativo di Certaldo, mentre quattro sono stati i match nulli. Il primo incrocio tra Spalletti e Allegri è datato 2008, ovvero nella prima stagione in massima serie del mister juventino, all’epoca al timone del Cagliari, mentre l’allenatore azzurro, era sulla panchina della Roma. Il confronto fu vinto dallo Spallettone per 3-2, in virtù delle reti di Totti, Perrotta e Vucinic. Viceversa, nel corso della sua permanenza alla guida dell’Inter Luciano Spalletti non è mai riuscito a battere l’allenatore della Juve, avendo conseguito solo due pareggi nei quattro match disputati contro i bianconeri. Fresco ancora nella mente dei tifosi napoletani il successo rocambolesco e zeppo di polemiche del 2018 di Allegri, a San Siro, nella famosa partita diretta da Orsato, che scippò lo scudetto al Napoli di Sarri. Manco a farlo apposta, dopo 42 mesi da quella gara, il fischietto di Schio, in questa terza giornata di campionato, è stato designato nuovamente a dirigere la squadra nerazzurra. Infine c’è da registrare pure un confronto in Champions League tra i due rivali toscani: si tratta della sfida tra lo Zenit di San Pietroburgo allenato da Spalletti ed il Milan guidato da Allegri. In quell’occasione furono i rossoneri ad avere la meglio, in Russia col punteggio di 3 a 2. Dunque, a Fuorigrotta, alle 18, ci sarà una sfida nella sfida; chi la spunterà stavolta? Bella domanda! Paradossalmente, oggi la Juve parte sfavorita ma sbaglia chi crede che i bianconeri ripetano la figuraccia fatta in casa con l’Empoli. Allegri ha caricato la squadra che, malgrado le tante assenze importanti, annovera fior di giocatori che sono affamati di successi, per cui, a mio parere, è sempre la compagine non colorata ad essere favorita, almeno sulla carta, poiché sarà solo ed esclusivamente il campo ad emanare l’ultimo verdetto.