Luca Marchetti: “Koulibaly? Il Napoli oggi non ha neanche il dubbio di sacrificarlo, non c’è la fila. Su Insigne ed Emerson Palmieri…”
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Luca Marchetti, giornalista ed esperto di calciomercato.
“Entro il 25 luglio il Napoli potrebbe anche chiudere un’operazione, vorrebbe dire che ci sono cose che bollono in pentola. Come abbiamo avuto modo di dire sarà un mercato molto conservativo in cui tutti vogliono vendere ma pochissimi possono comprare, quindi prima o poi una delle due parti dovrà cedere. Al momento il mercato è abbastanza bloccato.
Koulibaly? Il Napoli oggi non ha neanche il dubbio di sacrificarlo, non sono arrivate offerte nemmeno. Lui come Fabian Ruiz non ha la fila. Terzino sinistro? Credo che il preferito di Spalletti sia Emerson Palmieri ma paradossalmente può essere quello più lontano, il Chelsea è forte di un contratto che può essere rinnovato automaticamente. La valutazione Oliveira è di 15-20 milioni, più bassa quella di Dijks. Però il Napoli ha bisogno che vada via uno. Mario Rui? Il Napoli lo vorrebbe vendere a titolo definitivo, il Galatasaray propone un prestito. De Laurentiis ha spiegato che la priorità sarà quella di recuperare le perdite che ci sono state a causa del COVID-19. E il Napoli è una delle società che sta meglio: si tratta di una questione di rimanere con i conti a posto. Per altri è una questione di sopravvivenza.
Emerson Palmieri? Il Napoli lo vuole in prestito ma se decidesse di fare un investimento sarebbe di 20 milioni di euro. Il contratto scade nel prossimo anno ma c’è un’opzione che il club può esercitare per rinnovare il contratto. Magari poi Emerson può parlare con il club, oggi c’è una situazione molto rigida da parte del Chelsea. Gli inglesi hanno un rapporto diverso con il mercato rispetto agli italiani, il passare del tempo non rappresenta una variante.
Insigne? Mi auguro che la situazione prima dell’inizio del campionato sia definita, me lo auguro per i tifosi. Altrimenti la situazione sarebbe poco comoda. Prima di tutto credo ci debba essere un approccio a livello personale, poi si andrà a parlare della questione economica. I contorni economici De Laurentiis li ha già dati e non credo facciano piacere a Insigne. Ogni trattativa fa storia a sé ma i riferimenti ci sono. Insigne non è l’unico a rischio: ogni big ha almeno un giocatore in scadenza o con la fascia di capitano al braccio. Penso a Ronaldo, Dybala, Kessié o Belotti. Quello di Insigne è uno dei rinnovi più difficili, dopo la vittoria con l’Italia non è il miglior momento per il Napoli per andare a parlare con Insigne. Il rischio è quello che capiti ciò che è successo al Milan con Donnarumma. Rientrano ovviamente anche le scelte dei giocatori.
Insigne ha offerte? Oggi credo di no. Se fossi una società importante lo prenderei a zero il prossimo anno. Vaclik? Bisogna dirgli o dentro o fuori. Se Ospina non trova niente resta a Napoli, anche senza rinnovo”.