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Dimaro, il Napoli riparte a fari spenti. Spalletti fa i conti con la cessione di qualche big

Dimaro – È una ripartenza a fari spenti, che più anonima non si può. Nei 53 giorni di transizione tra vecchia e nuova stagione non si è mosso quasi nulla, tant’è che nemmeno l’arrivo in panchina di un big come Luciano Spalletti è servito per interrompere il corto circuito tra il Napoli e i suoi (amareggiati) tifosi: nella stragrande maggioranza molto restii a voltare pagina e a proiettarsi con rinnovato entusiasmo verso il futuro. Mentre la squadra si metteva in viaggio verso la Val di Sole, dove oggi pomeriggio inizia con il primo allenamento sul campo di Carciato il ritiro estivo degli azzurri, la città è stata infatti di nuovo tappezzata dagli striscioni degli ultrà, che ancora non si danno pace per il pareggio contro il Verona dello scorso 23 maggio allo stadio Maradona.

Era l’ultima partita del campionato e anche sui social non si è mai sopito il dibattito sul blackout apparentemente inspiegabile di Insigne e dei suoi compagni, che nei 90′ decisivi buttarono via la qualificazione per la zona Champions con una prestazione piatta e scellerata, in netta controtendenza con la striscia esaltante di calcio spettacolo e vittorie dei tre mesi precedenti.

Lo stesso Aurelio De Laurentiis, che a caldo sfogò la sua delusione dando immediatamente il benservito a Rino Gattuso con un tweet, ha ammesso di essere in attesa di qualche spiegazione da parte dei giocatori. “Non ho avuto ancora occasione di parlarne con loro, in questi due mesi: lo farò durante una cena goliardica e in un clima più sereno, ma non so se le mie domande troveranno finalmente delle risposte”. Intanto però il presidente ha fatto sapere che fino al 25 luglio sarà stabilmente a Dimaro e poi seguirà di persona pure la seconda fase della preparazione, dal 5 al 15 agosto nella sede abruzzese di Castel di Sangro. Più presente che mai, nella speranza che l’occhio del padrone ingrassi il cavallo.

    De Laurentiis è rimasto scottato dalla separazione in casa con Gattuso e farà del suo meglio per avere un rapporto più diretto e sinergico con Spalletti, dopo averlo voluto a ogni costo sulla panchina del Napoli. I due si stanno confrontando su tutto: dal mercato alla programmazione estiva, con il clou del precampionato previsto nell’amichevole di lusso del 31 luglio all’Allianz Arena di Monaco, contro il Bayern.

Il tecnico sa che qualche big dovrà essere ceduto per tagliare i costi del monte stipendi e per questo ha sondato di persona il terreno per capire le intenzioni di Lorenzo Insigne, che al rientro (trionfale) dagli Europei dovrà discutere con la società il rinnovo del suo contratto. “Ho detto per telefono al nostro capitano che spero di poter affrontare questa sfida contando su di lui”.

Tra color che son sospesi c’è pure Kalidou Koulibaly, uno dei pochissimi titolari a disposizione dal primo giorno di ritiro a Dimaro. Per il difensore senegalese non sono arrivate per il momento delle offerte interessanti e non è escluso che possa alla fine rimanere, magari spalmando il suo costoso ingaggio da 6 milioni netti a stagione. Gli altri nazionali (da Zielinski a Fabian, da Di Lorenzo a Meret) sono invece in vacanza, mentre Mertens è in convalescenza dopo l’operazione alla spalla e Lozano ko – un mese di stop – per il grave infortunio subito con la maglia della Nazionale messicana: trauma cranico e 30 punti di sutura al viso.

 Spalletti dovrà dunque aspettare un bel po’ per avere l’organico al completo e nella prima fase del ritiro farà soprattutto una valutazione delle seconde linee e dei tanti giovani aggregati al gruppo. Sono rientrati dai rispettivi prestiti Ounas, Malcuit, Luperto, Gaetano e Tutino, che avranno la possibilità per mettersi in mostra e sperano di avere un’altra chance. Nulla si è invece ancora mosso sul fronte acquisti e anche per questo la partenza del Napoli è a fari spenti, 53 dopo l’elettroshock della partita contro il Verona. Toccherà a De Laurentiis, al nuovo tecnico e alla squadra riconquistare la fiducia dei tifosi, iniziando dai dieci giorni di lavoro (con due amichevoli, Bassa Anaunia e Pro Vercelli) in Val di Sole. Sotto la pioggia il primo allenamento della nuova stagione, reso meno malinconico da qualche applauso di incoraggiamento. Parola d’ordine, scurdammoce o passato.

Repubblica.it

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