Rai, Pizzul a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Vittoria dell’Europeo è il preludio di un grande Mondiale. Spinazzola il miglior azzurro. Valzer panchine? Mourinho gran colpo“
“Mancini ha scelto giocatori giovani ed è riuscito a trasmettere loro la passione, l’entusiasmo di stare insieme, di divertirsi giocando. Ha ritrasmesso alla Nazionale quel clima goliardico che aveva caratterizzato la sua Sampdoria degli anni d’oro. Inoltre, ha creato una squadra con un gioco propositivo, ben definito, ed è per questi motivi che è riuscito ad arrivare alla vittoria – queste le parole di Bruno Pizzul, ex calciatore, fra le tante, del Napoli e della Juventus, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio –Roberto si è mostrato sempre fiducioso in questo traguardo, in molti pensavano fosse un visionario, uno che sognava l’irrealizzabile. Tutti pensavamo che raggiungere le semifinali sarebbe stato un bel traguardo, ma la finale e la vittoria è stato un qualcosa di straordinario. Gi azzurri si sono adattati anche ad un ambiente non semplice, Wembley, l’accoglienza che hanno riservato loro gli inglesi che tutto ha avuto tranne che il sapore del fair play. Chi mi ha sorpreso di più? Spinazzola. Fin quando è stato in campo è stato una sorpresa, trascinatore sulla fascia e preciso nelle marcature. È stato colpo durissimo perderlo. Comunque un po’ tutti hanno sfruttato il loro momento magico. Chiesa ha saputo spaccare le partite, bene anche Insigne con le sue giocate. Anche tutti i centrocampisti. Tant’è che sono cinque i giocatori italiani scelti per far parte della top 11 degli Europei. L’esclusione di Chiellini da quest’ultima è stata sorprendente. Giorgio è andato oltre a qualsiasi elogio, non è sempre sceso in campo nella sua pienezza fisica, ma ha saputo sopperire con l’esperienza e con quel suo modo singolarissimo di interpretare il ruolo, con quel sorriso sempre sul volto, il quale ha suscitato reazioni esagerate dalla stampa inglese. Addirittura volevano far ripetere la partita per il suo intervento su Saka. Parlano di espulsione, ma non è stato un intervento cattivo e nemmeno una chiara occasione da gol, è stata la tipica trattenuta. Con questo entusiasmo credo che il loro spirito sia rivolto già ai Mondiali, questa vittoria dell’Europeo è il preludio di un grande torneo. Valzer di panchine in Serie A? Per l’impatto della sua personalità, il ritorno di Mourinho avrà la sua impronta. Quella romana è piazza stimolante, ma allo stesso tempo insidiosa”.
“La vittoria dell’Europeo ha fatto bene al morale di tutti gli italiani, non solo al mondo calcistico – queste le parole di Raffaele Di Fusco, ex calciatore, fra le tante, del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Donnarumma? L’essere lì senza squadra era il suo ultimo pensiero. I suoi rigori sono stati una cosa straordinaria. Entrava e usciva dai pali per parare e basta, una concentrazione altissima, tant’è che non sapeva nemmeno che avesse vinto. Pallone d’Oro? Deve fare qualcosa di più. Vincerlo, comunque, per un portiere è complicato. Quando fanno una gran parata, quasi passano inosservati. A differenza, invece, di un gran gol di un attaccante. Quando hai un difensore dei pali così forte, vale un centravanti. Per i trofei personali europei, però, guardano altro. In televisione parlano solo delle mani e non delle gambe, le quali sono importantissime. Chi giudica dovrebbe guardare anche la tecnica di un portiere, ma purtroppo non è così. Mi ha meravigliato la gestione del Milan. Non hanno guardato oltre, se porti allo svincolo Calhanoglu, Donnarumma, significa che qualcosa hai sbagliato. Meret o Ospina? Ho sempre sostenuto che la gestione del primo sia stata la peggiore che si potesse fare. La società ha fatto un grandissimo investimento su questo ragazzo, il quale ha tutte le doti per essere un gran portiere, e, in due anni, ci ritroviamo con un Meret migliorato pochissimo, causa gestione negativa. Quando si ha questo potenziale a disposizione, bisogna sfruttarlo. Alex può diventare grande, ma deve avere continuità. Nessuna squadra al mondo ha mai avuto questo tipo di gestione dei portieri. Inoltre, ad ogni piccolo errore veniva messo nel mirino, e così non lo si fa crescere. Inutile prendere un giovane di prospettiva se non lo si fa giocare. Spero scelgano di farlo partire titolare. Ospina è un ottimo portiere, ma Meret ha una tecnica migliore. Il colombiano ha in più il saper giocare meglio con i piedi e l’esperienza. Starà ad Alex dimostrare di poter diventare un grande giocatore. Se il Napoli mi ha chiamato? No, e non penso mi chiameranno. Allenatori come Spalletti hanno già un loro staff”.
“Mancini ha svolto un grandissimo lavoro. Non solo per il risultato importantissimo ottenuto, ma perché questa Nazionale veniva da un periodo complicato. Doveva riassemblare i giocatori, far riavvicinare il pubblico, ed è stato un ottimo lavoro a 360 gradi. Inoltre, gli va attribuito il merito di essersi attorniato di persone che conosce, di affetti, dei quali si poteva fidare e da cui sapeva cosa avrebbe potuto ottenere. Ha avuto la capacità di costruire una Nazionale con grandi giovani di prospettiva, e la squadra di Roberto ha un futuro proprio per questo motivo. Ha trasmesso anche senso di appartenenza, il quale era da un po’ che non si vedeva – queste le parole di Giorgio Ciaschini, allenatore ed ex vice di Carlo Ancelotti, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Ritorno di Allegri alla Juventus è un’ammissione di colpa della società? La dirigenza bianconera ha provato altre strade, ma non ha trovato ciò che cercava. Pirlo aveva un compito molto difficile, hanno scelto di tornare su una strada che conoscono meglio, ossia affidare la squadra ad un allenatore che potesse entrare subito nella mentalità dei giocatori e della Juventus. Riconferma Pioli al Milan? È l’uomo giusto al momento giusto. I rossoneri hanno bisogno di allontanarsi dalla grande squadra di Berlusconi, e Pioli è riuscito ad entrare nella realtà portando capacità e tranquillità di gestione, capendo perfettamente le esigenze del club. Real Madrid-Ancelotti? Carlo aveva lasciato i Blancos a malincuore e viceversa. Si sono separati positivamente sia per i risultati sia per la gestione. Quando hanno avuto bisogno di un allenatore, in un momento difficile della società, hanno preso anche loro una persona che già conoscevano, che già aveva lavorato egregiamente al Real, ed hanno fatto una buona scelta. Se possono interessare Koulibaly e Fabian Ruiz ad Ancelotti? Kalidou con Varane formerebbe una coppia importante, il difensore non si discute. Fabian è un giocatore di qualità, ma al Real sarebbe un comprimario per via della presenza di numerosi giocatori di livello a centrocampo”.