Luciano Spalletti si presenta: il Napoli mi somiglia, vorrei una squadra sfacciata
Conferenza stampa di presentazione per Luciano Spalletti che da oggi inizia la sua nuova avventura con il Napoli.
“Ai tifosi diciamo forza Napoli e come dicono loro ‘sarò con te'”, le prime parole di Spalletti il 2 luglio, nel suo primo giorno a Castel Volturno. Il Napoli dal 15 luglio sarà in ritiro a Dimaro Folgarida fino al 25 luglio. Il 31 luglio è già stata stabilita un’amichevole in casa del Bayern Monaco, mentre dal 5 al 15 agosto ci sarà un secondo ritiro a Castel di Sangro.
Il suo primo obiettivo?
Il Napoli è una squadra forte e non vedo l’ora di entrarci dentro per vedere quanto ne è consapevole. Di questo mi renderò conto strada facendo. A questa squadra non ho mai tolto gli occhi di dosso. Mi piace, mi assomiglia ma bisogna andarci dentro.
Cosa l’ha spinta a tornare e a decidere per il Napoli?
Sono stato un po’ a casa e a casa le cose sono facili. Si sta con la famiglia, si guardano le partite e si sta in campagna e servono piedi forti. Napoli completa il mio tour dell’anima. Ho allenato nella città eterna, a San Pietroburgo nella città degli zar e a Milano, la città dell’industria. A Napoli sono orgoglioso di venirci perché è il campo dove ha giocato Diego, è la città di San Gennaro, dove calcio e miracoli sono la stessa cosa.
Cosa fare per far tornare l’entusiasmo a Napoli?
Non c’è altra strada che i risultati. Quello che dai ai tifosi del Napoli loro te lo ridanno con gli interessi. Mi piace lo slogan ‘Sarò con te’, perché è un grido di appartenenza che non dovrebbe mai mancare nelle squadre. Ma questa è una mano che ti tende la città e che noi dovremo stringere forte. Dobbiamo dimostrare di meritare di vestire questa maglia, è la squadra della città.
Capitolo Insigne: quanto è centrale nel suo progetto e che giudizio dà al suo Europeo?
Sarebbe meglio prima parlare con lui. Con Insigne ho parlato per telefono per i complimenti per un gol in Nazionale e gli ho detto che vorrei fare il percorso con lui al mio fianco. Poi ci sono altre situazioni che andremo ad analizzare quando torna. Complimenti a lui e a Di Lorenzo, fatto in modo spettacolare. Insigne ha fatto vedere più volte il suo marchio di fabbrica. Di Lorenzo è un giocatore completo, forte fisicamente e che si adatta a fare tutto. E fa tutto in maniera di grande qualità. Complimenti anche alla Nazionale, a Mancini per la squadra che ha allestito perché è abbastanza visibile che assomiglia a una squadra più che a una selezione. Io sono convinto che molti allenamenti sono fatti per fare gol e per fare un calcio offensivo. Nell’ultima partita non si poteva fare altrimenti. Si sono adattati agli avversari.
Cosa chiede Spalletti a Spalletti?
Io ho tutto, mi sveglio sempre in forma. Io e la mia squadra vorremmo diventare persone ricordate dalla città.
Cosa le ha lasciato la sua interpretazione nel film di Totti?
“Sono contento di avergli dato la possibilità di fare una fiction. Ma posso assicurarvi che c’erano contenuti anche su di lui. Mi spiace che non abbia avuto successo. Un paio di scene per fare il pieno ce le avevo. Ora l’importante è allenare il Napoli e di parlare di Napoli. Poi spazio alle cose meno importanti.”
Che responsabilità si sente sapendo di dover partire per conquistare la Champions?
Questa è una squadra forte, poi per contratti in scadenza e Covid il prossimo Napoli sarà diverso da quelli precedenti ma noi siamo qui per costruirne un altro altrettanto forte.
Che mercato si immagina?
Dobbiamo essere pronti, abbiamo delle persone addette a prepararsi per quello che verrà. Con il presidente ho parlato più volte dopo che ho firmato il contratto. Per il momento non lo possiamo raccontare. Dobbiamo lavorare in modo serio.
Quale aggettivo per il suo Napoli? L’Europa League obiettivo reale?
Dobbiamo mettere in campo un calcio che somigli alla città e che poi gli sportivi ne siano orgogliosi. Una squadra sfacciata mi piacerebbe, di scugnizzi che credano nel proprio talento e lo mettano in pratica ovunque e contro tutti. Europa League? Ci tengo molto, come tengo alla Coppa Italia, al campionato, alle amichevoli. Ogni allenamento mette un premio giornaliero, piccolo, ma se ti alleni bene per sette giorni la partita la giochi meglio. Non si snobba niente. C’è una maglia sola, si fa sul serio.
Come si spiega il crollo del Napoli nell’ultima giornata?
“Io ho dato al presidente la mia disponibilità aggiungendo che avrei preferito partire da adesso all’inizio della stagione. Gattuso ha fatto un lavoro splendido. Lo conosco bene e so i suoi credo calcistici, è una persona passionale che ci mette sentimento. Non so cosa sia successo ma per arrivare lì i ragazzi ne hanno vinte molte. Nel girone di ritorno hanno fatto grandi cose”.