Gli interventi di Antonio Petrazzuolo, Giampiero Galeazzi e Luca Bucci a “Il Sogno Nel Cuore”
Euro2020, Antonio Petrazzuolo a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Il quid in più dell’Italia è il gruppo. Occhio a Francia e Spagna. Sui prossimi acquisti del Napoli…”
“L’Italia, nonostante abbia grandi doti individuali, ha dimostrato di avere un grande gruppo che risulta essere l’arma in più della squadra di Mancini – queste le parole di Antonio Petrazzuolo, giornalista e direttore di www.NapoliMagazine.com, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore – Speciale Europei”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaele Ciccarelli in onda il sabato a mezzogiorno su 1 Station Radio -. Peccato non poter vedere Politano in questa squadra: sono convinto che, anche da subentrato, avrebbe detto la sua. In questo senso i napoletani, escluso Meret, si sono fatti valere. Donnarumma? Non si può incolparlo di aver accettato quella proposta del Psg. Nonostante ciò sta dimostrando di avere spalle larghe, visto che tutte le critiche non lo stanno distraendo. Quali squadre tenere d’occhio? Ho visto bene la Francia ed a tratti anche la Spagna. Maturazione di Insigne? Non è un processo iniziato con Gattuso, anzi: ricordo che quando c’era Benitez gli chiedeva spesso di sacrificarsi in fase difensiva e lui, grazie alle sue doti, è sempre riuscito a ben figurare. Prossimo terzino sinistro del Napoli? Non mi sento di fare un nome, sarebbe inutile in questo momento indicare 6-7 calciatori. Emerson Palmieri potrebbe essere quello più pronto, ma ha anche un ingaggio alto. Poi ci sarebbe il famoso ‘mister x’, la cui identità non è ancora stata svelata. In uscita c’è Mario Rui che ha avuto un paio di offerte, ma non è detto che accetterà. Io mi auguro che possa recuperare Ghoulam, perché vorrebbe dire avere a disposizione uno dei migliori terzini sinistri in circolazione”.
“Stasera partiamo da grandi favoriti contro l’Austria, ma bisogna stare attenti alle gare secche e, soprattutto, bisogna rispettare l’avversario – queste le parole di Giampiero Galeazzi, giornalista e conduttore Rai, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore – Speciale Europei”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaele Ciccarelli in onda il sabato a mezzogiorno su 1 Station Radio -.Mancini è molto bravo a tenere alta la tensione e la forma dei ragazzi. Noi dobbiamo tenere l’iniziativa del gioco, grazie anche ai grandi centrocampisti che abbiamo. Ci sarà Verratti al posto di Locatelli: perderemo qualcosa in fase offensiva ma ne guadagniamo in esperienza ed in valore tecnico. Insigne? È il calciatore che mi piace più di tutti, e quando lo vedo mi ricordo il dramma della gara contro la Svezia sotto la gestione Ventura, in cui lui si è dovuto addirittura giocare il posto. Va anche detto che Gian Piero è stato sfortunato ad avere parecchi calciatori fuori forma al momento importante. Roberto è stato bravissimo a rimettere insieme i cocci di quella debacle. Ma lui, nonostante sia poco simpatico, già da calciatore era l’allenatore in campo, ed è stato bravo anche a recuperare il suo cattivo rapporto con la Federazione. Il bello viene ora, con le gare ad eliminazione diretta. Se fosse stato un campionato lo avremmo vinto, nonostante la presenza di grandi squadre, una su tutte la Francia: i transalpini sono forti in attacco ma cedono molto in fase difensiva”.
“L’Italia è una squadra che, fino ad ora, ha dimostrato coraggio, voglia di attaccare e propositività – queste le parole di Luca Bucci, ex portiere, fra le tante, di Parma e Torino, vice campione del mondo nel 1994, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore – Speciale Europei”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaele Ciccarelli in onda il sabato a mezzogiorno su 1 Station Radio -. È una squadra bella da vedere e le sensazioni sono ottime, nonostante ci siano squadre molto forti come la Spagna e la Francia. Ovvio che quando si arriva alle gare secche, può succedere di tutto. Insigne? È al top della sua carriera ed è un punto di riferimento anche per la Nazionale. Anche se questa selezione non è paragonabile alla mia del 1994, con Baresi, Baggio, Maldini e tanti altri, questa mi sembra una squadra molto ben assemblata, che veniva dal disastro della mancata qualificazione al mondiale sotto la gestione Ventura. Non era semplice arrivare a questa manifestazione in questa condizione, e soprattutto non è un caso fare 30 risultati utili consecutivi segnando tanti gol e subendone pochi. L’Italia, oggi, è completa in tutti i reparti e viene da anni in cui Mancini ha saputo costruire un gran gruppo ed una grande squadra. Il calciatore che mi ha impressionato di più è Manuel Locatelli, che è diventato pronto anche per una grande squadra”.