Gli interventi di Francesco Baiano, Antonio Floro Flores e Nando Coppola a “Il Sogno Nel Cuore”
Francesco Baiano a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Insigne vuole chiudere la carriera al Napoli, ma potrebbe stufarsi di aspettare il rinnovo. Per l’Europeo occhio all’Olanda“
“L’Italia ha aiutato a distrarci dal Covid – queste le parole diFrancesco Baiano, ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Fiorentina, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. La Nazionale ha disputato tre partite eclatanti, dominando l’avversario e non perché questi ultimi fossero ‘facili’. L’esempio è la Germania, la quale ha avuto difficoltà a qualificarsi. L’elemento più bello di questo Europeo è la gente sugli spalti. L’assenza dei tifosi allo stadio ha aiutato qualche giocatore che soffre la pressione, mentre altri hanno sofferto perché si alimentano e vengono aiutati dal pubblico. Dove può arrivare l’Italia? Per vincere ci vuole bravura e un pizzico di fortuna, non basta solo giocare bene. Il vero Europeo inizia adesso, con le tre partite a disposizione potevi permetterti un passo falso, mentre ora non puoi con le partite da dentro o fuori. Per come l’Italia si è espressa in queste tre partite lascia ben sperare. Chi mi ha impressionato degli azzurri? Spinazzola, strepitoso. In questo momento penso abbia una consapevolezza e fiducia incredibile, in Europa non ci sono terzini di questo spessore. Il centrocampo è di primissimo ordine, in avanti hanno fatto molto bene, qualcuno deve crescere ma direi che tutta la squadra mi ha impressionato. I 30 risultati utili consecutivi non sono un caso, mi sembra una squadra di club. Componente importante è stato il gruppo unito creato da Mancini, quest’ultimo ha risollevato tutti dopo la delusione del non aver centrato la qualificazione all’ultimo mondiale. Qual è la squadra che mi ha impressionato? L’Olanda. È una squadra che sta viaggiando a fari spenti, l’allenatore è stato spesso massacrato ma hanno ottenuto nove punti nel girone. Si parla di tutti tranne degli olandesi, sono una mina vagante. Gattuso-Fiorentina? Dipende da come leggi la situazione, ognuno ha i propri canali di comunicazione: il lato Gattuso parla di promesse non mantenute, il lato della società parla di pressione dell’agente Mendes. Entrambe le parti non hanno fatto una bella figura. Insigne? La volontà di Lorenzo è palese: chiudere la carriera a Napoli. Ad un anno dalla scadenza c’è un po’ di schermaglia dalla società per abbassare lo stipendio di Insigne, con quest’ultimo che non vorrebbe. C’è tutto il tempo per parlare, ma non mi meraviglierei se si stufasse e andasse via, soprattutto perché è l’ultimo contratto della carriera. Penso e spero rimanga”.
“Nella Nazionale mi hanno colpito tutti, ed il merito è di Mancini. Il C.T. ha creato un grande gruppo, e non era semplice dopo la delusione per aver mancato la qualificazione all’ultimo mondiale. Stanno proponendo un calcio diverso dagli ultimi anni, c’è armonia. Gli azzurri si divertono e fanno divertire, ed è il primo scopo del calcio – queste le parole di Antonio Floro Flores, ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Sassuolo, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Non so come abbiano fatto a giocare senza tifosi, sono loro che ci fanno sentire ciò che siamo. Riportare la gente sugli spalti dopo un anno complicato è straordinario, dobbiamo ripartire da questo. Napoli? La squadra è comunque in Europa, per poco non ha centrato la Champions. Le basi per ripartire e raggiungere qualcosa di importante, ci sono. Condivido la scelta dell’allenatore, non capisco lo scetticismo intorno a Spalletti. Luciano porta sempre a casa l’obiettivo, esprime un’idea di calcio precisa e si fa rispettare. Il suo rapporto con ADL dipenderà dai risultati. Dopo Gattuso, il quale ha fatto un lavoro straordinario, avrei scelto o Sarri o Spalletti. Sono i due che oggi mostrano il calcio più propositivo. Insigne? Perderlo sarebbe un peccato. Parliamo di un calciatore cresciuto, affermatosi a Napoli. Non c’è mai stato un leader napoletano all’ombra del Vesuvio. I matrimoni si fanno in due, devono capire cosa vogliono e trovare un compromesso. Mi auguro trovi spazio in società anche in futuro. Qualche nome di mercato che mi entusiasma? Abbiamo avuto tanti problemi sulla fascia sinistra, il primo acquisto deve essere fatto lì. Necessitiamo della stessa spinta che abbiamo sulla destra. Hysaj è stato utilissimo, gli errori li commettiamo tutti. Ripartire da Osimhen o Mertens? Sono un tifoso del belga per come suda e ha sudato la maglia del Napoli. È una bandiera partenopea. Ha sempre mostrato amore e attaccamento. Se lui sta bene, siamo fortunati. Con questa coppia, con Osimhen che ha già disputato un anno di A, il Napoli ha un pacchetto attaccanti davvero forte. Se arrivasse una chiamato per uno staff dirigenziale da ADL? Il mio sogno sarebbe lavorare a Napoli, ma prima di arrivare lì devo scalare l’Everest”.
“Il Covid ha segnato l’anno, e il non aver raggiunto il piazzamento Champions è stata l’amarezza finale per noi tifosi – queste le parole di Nando Coppola, ex portiere del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. La partita col Verona era più importante per il Napoli, ma è stata la dimostrazione che in Italia c’è il massimo della correttezza. Il rammarico pende dalla parte azzurra, si poteva fare meglio e si poteva fare di più in quella sfida o non arrivare all’ultimissima giornata per centrare l’obiettivo. Il pareggio è frutto di una eccessiva sicurezza in quel momento, con il pensiero del Napoli proiettato più a non prendere gol che a farlo. Gattuso? Le responsabilità, quando si parla di squadra, vanno sempre condivise. Non è bastata la passione e l’impegno di Rino, ha sbagliato sicuramente qualcosa ma anche la squadra nel seguirlo a tratti. Bisogna arrivare nei momenti importanti con il più possibile delle cose a posto, le strategie societarie vanno programmate prima, ovviamente mi riferisco anche ai rinnovi. Insigne? Un tira e molla non bello da vedere per i tifosi. Un ragazzo che ha dato tanto e vuole dare ancora molto al Napoli. Ogni napoletano vuol lascia la propria impronta, vivono in maniera diversa la maglia. ADL è sempre rimasto fermo sulle sue posizioni, Insigne dovrà fare dei passi verso il presidente. Mi auguro si raggiunga un accordo”.