Sono partite sognate e aspettate tutto l’anno, un mix terribile e meraviglioso tra ansia, tensione, spettacolo sugli spalti e scontri. Sono i derby di calcio più sentiti d’Italia.
I derby più caldi e sentiti del mondo, le partite per eccellenza: sono le partite di cui i giocatori sentono parlare subito, di solito appena arrivati: la prima richiesta dei tifosi riguarda sempre le stracittadine. Sono le partite più importanti, non c’è nulla da eccepire.
Pensiero fisso ed ossessione dei tifosi, sempre al centro del dibattito: nel momento in cui viene estratto il calendario la data segnata è sempre quella, nei mesi prima se ne parla, ci si prepara. Nei bar e nelle piazze, dopo il derby, si parla solo di quello per mesi, fino al prossimo giro di giostra, di emozioni uniche, di fantastiche e incredibili coreografie. Fino al prossimo gol che consacra, al prossimo errore che maledice fino al prossimo derby. Onefootball ha stilato una classifica dei 10 derby più sentiti al mondo, aggiungiamo un bonus finale.
La classifica dei 10 derby più sentiti al mondo
Boca Juniores-River Plate
Celtic – Rangers Glasgow
Partizan-Stella Rossa di Belgrado
Olympiacos-Panathinaikos
Lazio-Roma
Galatasaray-Fenerbahce
Inter-Milan
Siviglia-Betis
Sporting Lisbona-Benfica
Amburgo-St Pauli
Ma quali sono i derby italiani più infuocati?
Ecco la classifica dei derby italiani:
Lazio- Roma
Inter-Milan
Genoa- Sampdoria
Pisa-Livorno
Atalanta- Brescia
Bari- Lecce
IL DERBY DI ROMA
Il derby di Roma è la stracittadina calcistica che mette di fronte la Lazio e la Roma, le due principali società della Capitale. La sfida, colloquialmente detta anche derby della capitale, derby capitolino o “derby der Cupolone”, in riferimento alla cupola di San Pietro, costituisce uno dei derby più accesi d’Italia, a causa della forte rivalità che intercorre tra le rispettive tifoserie. Il derby ha acquisito maggiore prestigio internazionale alla fine degli anni 1990, grazie all’ottimo andamento delle contendenti che in quegli anni disponevano di due formazioni altamente competitive e dalla metà degli anni 2000 rimane una delle partite di calcio più seguite al mondo, tanto da essere trasmessa in oltre 170 nazioni di ogni continente.
La sfida tra le due squadre rappresentò, almeno inizialmente, la contrapposizione di due diversi schieramenti: la Lazio fu fondata come società podistica nel 1900 a Piazza della Libertà, in quello che sarebbe poi divenuto il rione Prati, dove abitavano gli impiegati del nuovo stato unitario. La società, che costituì ufficialmente il suo settore calcistico il 3 ottobre 1910 (anche se iniziò a giocare al calcio molto presto con partite documentate fin dal 1904), scelse come campo di gioco lo Stadio della Rondinella, situato nel quartiere Flaminio, quartiere della medio-alta borghesia cittadina.
La Roma, invece, nacque ventisette anni dopo per mano di Italo Foschi, il quale vedeva di cattivo occhio rivalità all’interno di singole città. La squadra della Roma giocò per tre campionati, dal 1927 al 1930, al Motovelodromo Appio sito nel quartiere Tuscolano, disputando la prima gara il 17 luglio 1927, vinta contro gli ungheresi dell’Újpest. Nel frattempo la società giallorossa aveva provveduto alla costruzione di un nuovo impianto, il Campo Testaccio sito nell’omonimo e popolare rione, nel quale si trasferì nel novembre 1929. Colori sociali e stemmi marcarono subito la distinzione fra i due club: per i giallorossi le tinte furono quelle della città (il rosso porpora e il giallo oro del gonfalone del Campidoglio) con il simbolo della Lupa capitolina. Di segno opposto la scelta della Lazio, che attinse i colori biancocelesti dalla bandiera della Grecia, patria dei primi Giochi Olimpici, scegliendo come stemma l’aquila, uno dei simboli delle legioni romane.