Gli interventi di Maurizio Pistocchi, Giovanni Scotto, Francesco Nicolato e Bruno Gentili a Radio Marte
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Maurizio Pistocchi, giornalista.
“Per parlare di Nazionale ora ci vuole un po’ di equilibrio, si sta un po’ esagerando. Ho visto tre buone partite contro tre squadre non irresistibili. Abbiamo dimostrato di tenere dominio del gioco e del pallone, siamo stati aggressivi e con varietà di schemi. Ieri si è giocato meno bene ma era praticamente l’Italia B. C’è molto entusiasmo, c’è una buona qualità di gioco e mi sembra che chi sia entrato abbia fatto vedere di essere in condizione. Chiesa ha fatto bene, così come Verratti. Abbiamo buone potenzialità ma non dobbiamo esaltarci perché non abbiamo fatto ancora niente. Questo era il risultato minimo, dopo cominciano a diventare le cose impegnative. Se si batte l’Ucraina, poi toccherà il Belgio probabilmente, una squadra molto forte che però ha sempre concesso qualcosa. Non partiremmo sconfitti. L’entusiasmo che si è creato è molto bello.
Mancini è stato molto bravo, così come Costacurta che lo scelse. Tutti volevano Ranieri, lui si impuntò su Mancini. La sua bravura è stata anche il coraggio di sposare un calcio diverso rispetto a quello all’italiana, prendendo un po’ le cose dei club e portandole in Nazionale. Una cosa che forse si era vista solo con Sacchi negli anni ’90.
Spalletti-Napoli, Mourinho-Roma o Sarri-Lazio? Sono curioso per la Lazio, anche perché Immobile non è propriamente il centravanti giusto per le squadre di Sarri, potrebbe cambiare qualcosa e tornare anche al 4-3-1-2. Al calcio italiano mancava un allenatore come Sarri. Sono convinto che Spalletti farà bene ma molto dipenderà dai giocatori che avrà a disposizione”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Giovanni Scotto, giornalista.
“Per ora, fossi nel Napoli, mi concentrerei sul terzino. A centrocampo infatti potrebbe essere una riabilitazione per Lobotka, quindi lo slovacco potrebbe diventare il sostituto di Bakayoko. A destra il Napoli recupera Malcuit che farà l’alternativa a Di Lorenzo. A sinistra invece Ghoulam purtroppo garanzie non ne dà e Mario Rui non è l’ideale. Nuno Tavares? Confesso di non conoscerlo bene. Fabian Ruiz? Lui e Insigne sostanzialmente non hanno offerte. Insigne è molto identificato con Napoli e i colori partenopei, difficile che siano considerati appetibili. Un po’ come accadeva per Totti, Maldini o Del Piero. Però attenzione perché se l’Italia dovesse vincere l’Europeo allora in quel caso qualcosa può cambiare. Il contratto è in scadenza nel 2022 e i riflettori possono cambiare”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Francesco Nicolato, allenatore.
“Nuno Tavares, giocatore importante e di prospettiva, ha qualità e personalità notevoli e anche proprietà tecniche e fisiche. Farebbe bene il Napoli a investire, da ciò che so io il Benfica chiede molto ma potrebbe essere che in questa situazione particolare si possa creare un’operazione diversa. Quanto vale la pena spendere per lui? Il giocatore è importante, poi dovrà decidere il Napoli. Giustamente il Napoli vuole investire sui giovani e dare una continuità nel tempo e anche per ricavare plusvalenze. L’offerta di 12 milioni? Il valore del giocatore è più alto. Principalmente viene impiegato a sinistra, bisogna solo capire se le cifre sono queste. Il Napoli deve ritrovare anima e prendere dei leader. Un mio collega è rimasto incantato dal Napoli di Sarri, quella squadra aveva giocatori eccezionali come Albiol, Jorginho, Allan, Hamsik, Higuain. Sono loro che fanno la differenza, servono i leader per fare il salto di qualità. Palhinha? Buon giocatore ma comprare per comprare non serve, anche in Italia abbiamo i buoni giocatori”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Bruno Gentili, giornalista.
“Mancini ha creato una nuova generazione di talenti e ha educato l’Italia al bel gioco. Ieri ha dimostrato che questa squadra ha ricambi adeguati, basti pensare a Locatelli e Pessina. Più guardo l’Europeo e più mi convinco che l’Italia possa fare grande cose. Però non bisogna creare aspettative esagerate. Ottimismo ma cauto. Ucraina? I pericoli sono Shevchenko e Tassotti perché conoscono le nostre caratteristiche. Ha però poca esperienza internazionale ed è una squadra un po’ leziosa, pur avendo giocatori di assoluto valore. La situazione tattica è un po’ strana”