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Loris Dominissini è morto a 59 anni: fatale il Covid per l’ex allenatore di Como e Udinese

Tragica notizia per il calcio italiano: Loris Dominissini è morto a 59 anni in conseguenza del Covid che aveva contratto tempo fa. Aveva allenato, tra le altre, Como e Udinese, dopo una carriera da calciatore che aveva visto il suo apice con le maglie della stessa Udinese, del Messina e della Reggiana. Le sue condizioni erano gravissime, ma non aveva smesso di lottare nel corso dei tre mesi di ricovero ospedaliero: adesso il friulano si è arreso al male che ha flagellato l’Italia e il mondo intero nell’ultimo anno e mezzo.

Dominissini è spirato nell’ospedale di San Vito al Tagliamento per i postumi del Covid, pur essendosi negativizzato da tempo: per questo era stato trasferito dalla terapia intensiva Covid dell’ospedale di Udine, città nella quale era nato il 19 novembre del 1961. Ma nonostante l’infezione da coronavirus se ne fosse andata, la malattia era così diffusa da non lasciargli scampo.

Da calciatore Dominissini aveva cominciato nel settore giovanile dell’Udinese, il club della sua città natale, con cui aveva vinto uno Scudetto Primavera. L’esordio in Serie A a 22 anni il 31 dicembre del 1983, poi un’onesta carriera da centrocampista con Triestina, Pordenone, ancora Udinese, Messina, Reggiana, Pistoiese, Sevegliano e Pro Gorizia.

Ma il suo nome è legato soprattutto alla doppia storica promozione ottenuta quando sedeva sulla panchina del Como tra il 2000 e il 2002. All’epoca Dominissini aveva appena cominciato la sua carriera da allenatore, dopo aver guidato gli Allievi dell’Udinese: approdato alla guida dei lariani riuscì a salire in due anni dalla Serie C alla A. Successivamente ha allenato Ascoli, Spezia, Udinese (in coppia con Sensini), Pro Patria, Reggiana, Visé e Lumignacco. Quest’ultima, formazione friulana di Eccellenza, è stata nel 2014 la sua ultima panchina. Adesso anch’egli si aggiunge al lungo elenco di chi ha pagato dazio a questa maledetta pandemia.

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