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Gli interventi di Antonello Angelini, Giancarlo Padovan e Stefan Schwoch a Radio Punto Nuovo

Angelini: “Allegri non sarebbe alla Juve se i bianconeri non si fossero qualificati per la Champions League. Donnarumma sarebbe un grande acquisto per la Juve. Pirlo avrà un grande futuro da allenatore”

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Antonello Angelini, giornalista: “Allegri alla Juve? L’accordo c’è già dall’11 maggio, il primo incontro tra la dirigenza juventina e Allegri c’è stato due giorni prima della sconfitta casalinga contro il Milan. Nel contratto c’era una clausola per cui, se la Juve non fosse entrata in Champions League, Allegri non sarebbe andato ai bianconeri. Gli addii di Sarri e Pirlo? La Juve non può permettersi un anno senza vittorie, nella dirigenza è prevalso il diktat dell’avvocato Agnelli degli undici piemontesi tosti. Personalmente non sono d’accordo con questo tentativo di restaurazione. Donnarumma alla Juve? Spero che questa trattativa possa concretizzarsi presto sia perché non reputo Szczęsny all’altezza sia perché la Juve ha sempre avuto il portiere della Nazionale italiana. Il futuro di Pirlo? Si parla del Sassuolo, ma, in ogni caso, credo che possa avere una carriera luminosa”.

Padovan: “Pirlo non è un allenatore, la sua Juve è stata la peggiore dell’ultimo decennio. La stagione del Napoli è stata fallimentare, Gattuso non è un grande tecnico”

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Giancarlo Padovan, opinionista di Sky Sport: “Pirlo all’Udinese? Per me non è un allenatore, la sua Juve è stata la peggiore degli ultimi 10 anni, non ha mai avuto né capo né coda. Il declino della Juve è stato certificato dall’entusiasmo per il raggiungimento del quarto posto, mentre in precedenza non si festeggiavano neanche gli scudetti. Se il Napoli avesse sconfitto il Verona, Gattuso sarebbe stato l’allenatore della Juventus e non della Fiorentina. Pensavo che gli azzurri potessero battere facilmente il Verona, sono andati nel panico sia Gattuso sia i giocatori. Non credo che Gattuso possa mai diventare un grande allenatore, come testimonia la sua scelta di andare a Firenze, in una realtà sicuramente inferiore rispetto a Napoli”.

Schwoch: “La promozione del Venezia è stata meritata, per la Serie A servirà innanzitutto confermare Paolo Zanetti. Osimhen è fortissimo e può ancora migliorare molto”

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Stefan Schwoch, ex attaccante del Venezia dal 1997 al 1999: “La promozione del Venezia? È stata bellissima, principalmente perché inaspettata. Se non avesse perso a Salerno nella regular season, il Venezia sarebbe andato in Serie A senza passare per i play-off. C’è stato anche un pizzico di fortuna sia nella gara di ieri contro il Cittadella sia, soprattutto, nel ritorno della semifinale con il Lecce, che ha sbagliato un rigore a pochi minuti dalla fine. In vista della massima serie, il primo passo sarà confermare Paolo Zanetti, che ha tante richieste. Uno dei giocatori simbolo è stato Forte, che è cresciuto tantissimo durante la sua esperienza in Belgio ed è tornato in Italia con maggiore consapevolezza dei sui mezzi. Il gol di Bocalon? Per lui è stato un epilogo da favola, essendo veneziano DOC. Analogie con la promozione del mio Venezia nel 1998? Ce ne sono, peccato che non si sia potuto festeggiare al meglio a causa del Covid. La crescita di Osimhen è stata impetuosa, ha superato le difficoltà fisiche legate agli infortuni e al Covid e ha ancora ampi margini di miglioramento”.

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