Gli interventi di Maurizio Pistocchi, Valerio Bertotto e Fabrizio Biasin a “Il Sogno nel Cuore”
Maurizio Pistocchi a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Fossi in Adl punterei forte su Sarri, ma so che lui preferisce alcune piste inglesi”
“Allegri? Mi sembrava molto difficile l’ipotesi che sarebbe potuto andare all’Inter che è in fase di ridimensionamento. Poi mi avevano già detto che il rapporto tra Max ed Agnelli era di amore rinato. Ora bisogna vedere dove andrà Pirlo, e chi sostituirà Conte– queste le parole di Maurizio Pistocchi ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Sarriall’Inter? Non costa meno di 6 milioni. Fosse per me prenderei sicuramente lui perché è il più bravo sulla piazza. In casa nerazzurra c’è un grosso problema di natura economica. Conte era disposto anche a rimanere, ma con un progetto chiaro, cedendo gli esuberi senza rinunciare alle pedine importanti. Probabilmente la società ha idee diverse. Se la Juve dovesse prendere Allegri sarebbe un’ammissione di errore commesso 2 anni fa, quando decisero di mandar via il tecnico toscano. Esonerare Pirlo non credo sia una scelta così mirata, e sono curioso nel sapere che fine farà Andrea. Pirlo ha commesso tanti errori, a cui ha rimediato nell’ultima fase del campionato. Personalmente penso che andando via Cristiano Ronaldo, molti problemi tecnici sarebbero risolti. Allegri alla Juve vuol dire addio di CR7 al 99%, ma il suo addio è condizionato dal trovare un club che gli dia un ingaggio pari a 30 milioni di euro. È un giocatore bravissimo, ma che fa poco gioco di squadra. Paratici? Credo che abbia pagato un mercato non soddisfacente per quelli che sono stati i risultati alla fine. Su alcune scelte, soprattutto sui parametri zero, non ci hanno visto poi così bene. Ramsey, pagato 7 milioni all’anno, non ha giocato quasi mai e soprattutto mai bene. Non c’entra il caso Suarez, tant’è vero che Cherubini, che ha fatto chiarezza su tutta la vicenda, è stato promosso al posto dello stesso Paratici. Giuntoli via dal Napoli? I dirigenti si cambiano molto meno degli allenatori. Alla fine le scelte che sono state fatte dal Napoli non si sono dimostrate sbagliate. Osimhen, quando è tornato, ha fatto bene. Si può discutere su alcuni acquisti, come magari Manolas, che è molto discontinuo anche sotto il punto di vista fisico. Ma il discorso importante in casa Napoli è quello del tecnico. Se arriverà Spalletti, parliamo di un profilo importante, con tanta esperienza, e credo che possa fare davvero molto bene con la rosa che ha a disposizione. Luciano ha allenato la Roma e ha fatto bene, ha allenato l’Inter e ha fatto discretamente bene, ha allenato lo Zenith e ha vinto. Le sue squadre sono molto forti in fase offensiva, mentre hanno dei limiti in fase difensiva. Carattere fumantino? Io preferisco avere a che fare con gente brava, ma con un carattere scomodo, piuttosto che con un tranquillo non all’altezza. Se fossi Adl riprenderei Maurizio Sarri. Sono sicuro che con il suo ritorno si incendierebbe la piazza. A Napoli c’è un ricordo talmente forte di Maurizio che sembra abbia vinto qualcosa di importante. Possibilità che accada? Non so, è una cosa che può sapere solo ADL. So che Sarri preferirebbe l’Inghilterra, ma è anche vero che con l’accordo che ha con la Juventus, fino al primo luglio non può parlare con nessun club. La Juve, oltre allo stipendio che dovrà dare ad Allegri, dovrà riconoscere altri 2,5 milioni a Maurizio per il mancato rinnovo”.
“Ho giocato 13 anni all’Udinese, dove ho passato dei momenti bellissimi della mia carriera. Con mister Spalletti siamo riusciti a conquistare la prima qualificazione in Champions League, oltre a due in Coppa Uefa, ed è stato il momento più alto della mia carriera – queste le parole di Valerio Bertotto, ex calciatoredell’Udinese di Luciano Spalletti, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. È assolutamente all’altezza di allenare il Napoli, stiamo parlando di un grandissimo allenatore, una persona molto schietta e diretta. Poi non dimentichiamo che è bravissimo sotto il profilo tecnico-tattico e nella gestione della rosa. Sicuramente ha un carattere forte, ma allo stesso tempo è un grande professionista ed un grande competente della materia. Sarà un valore aggiunto importante per gli azzurri. Ad Udine ci ha fatto cambiare vari moduli, è un tecnico duttile bravo ad adattarsi ai calciatori che ha a disposizione, ma la stessa duttilità la pretende anche dagli stessi atleti. È uno che ti chiede spesso di cambiare assetto a gara in corso. Insigne come Di Natale? Antonio era un ragazzo talentuoso che veniva dall’Empoli, mentre Lorenzo è un calciatore già affermato, con un grandissimo talento: Luciano esalterà le qualità del capitano. Si dice che le squadre di Spalletti siano poco attente alla fase difensiva, ma non è assolutamente così. Non si arriva ai livelli del mister se non si lavora a 360°. Lui è maniacale sul lavoro difensivo, non so perché giri questa voce sbagliata. Ovviamente andrà supportato dalla società e bisognerà dargli un po’ di tempo per incidere concretamente sulla squadra. Pirlo? Si è calato nella realtà calcistica italiana per eccellenza, la Juventus, da neofita. Si sono verificati tutti i contro del caso. È vero che non ha vinto lo Scudetto, ma ha portato a casa due coppe e si è piazzato in Champions League. Probabilmente meritava una riconferma e bisognava dargli più fiducia. Ma ormai il calcio è un’azienda dove non esiste il cuore, bensì solo la cassa”
“Conte è andato via non per problemi di ingaggio. Io credo che temesse di dover affrontare la prossima stagione con una squadra non rinforzata, anzi, direi addirittura depotenziata di almeno un paio di pezzi importanti – queste le parole di Fabrizio Biasin, giornalista tifoso dell’Inter, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. I probabili partenti in casa nerazzurra non si sa chi siano, l’unica offerta ufficiale che è arrivata è quella per Hakimi da parte del PSG: si tratta di un’offerta da 55 milioni. Sarri al posto di Conte? Non ci credo, sinceramente. È un nome che è stato messo solo perché al momento è libero. In questo momento Marotta non ha preso in considerazione questa opzione. Anzi, posso garantire che ieri seraera a cena con Allegri e ha provato in tutti i modi a convincerlo a firmare per l’Inter. Eppure, nonostante l’ottimo rapporto tra i due, c’è stato un nulla di fatto. Evidentemente Max si era già promesso alla Juventus, al punto che ha rifiutato anche l’offerta di Florentino Perez. A questo punto non si sa ancora quale sarà il prossimo allenatore nerazzurro, anche perché Marotta, come già detto, fino a poche ore fa sperava ancora di ingaggiare Massimiliano. Spalletti? Io non ho alcun dubbio sulle capacità del tecnico. Il problema non è Spalletti, ma De Laurentiis. ADL riuscirà questa volta a mantenere i nervi saldi? Sarà uno scontro tra due caratteri molto forti. Il mister è bravo a fare il suo lavoro, ha sempre avuto e meritato squadre importanti ed è storicamente sempre riuscito a raggiungere gli obiettivi prefissati dalla dirigenza in ogni stagione. Spero che De Laurentiis abbia imparato dai suoi errori, in quanto gli azzurri hanno una rosa di primissimo livello e con un tecnico come Luciano potranno fare una grande stagione”.