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Marco Cherubini: “Spalletti al Napoli? Tecnicamente indiscutibile ma caratterialmente lascia molto a desiderare”

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Marco Cherubini, giornalista.

“Zona Champions? Contrariamente all’umore io dico che Atalanta e Napoli hanno una marcia in più e tutto si decide in Juventus-Milan. Se pareggiano rientra anche la Lazio, quella che perde invece molla gli ormeggi. La situazione ambientale è molto fragile per entrambe. Il Milan importante si è sfarinato, non ha più passo e prontezza. La Juventus ha sbagliato quasi tutto quello che poteva sbagliare, questa è l’ultima chiamata. Mi aspetto una grande prova del Napoli contro lo Spezia, mai avuti dubbi sulla tenuta dell’Atalanta. Il pareggio contro il Sassuolo è un po’ un autogol: ha giocato a lungo in inferiorità numerica senza perdere, mi sembra la squadra più in palla.
Il gioco del cerino sarà lo sconfitto tra Juventus e Milan. Il Napoli lo trovo ancora brillante. Certo la disattenzione di domenica è costata cara ma c’era un avversario che non molla mai e questo deve essere un insegnamento anche per lo Spezia. Credo che la lezione sia stata imparata.
Spalletti al Napoli? Tecnicamente è un allenatore indiscutibile, è uno degli allenatori più bravi in circolazione. Il suo problema è che quando sali di livello la tattica, la preparazione e l’aspetto tecnico devono lasciar posto anche alle capacità gestionali. Bisogna essere anche stratega e psicologo. Da questo punto di vista lui ha lasciato molto a desiderare: i conflitti con Totti, Icardi e tutta la colonia slava dell’Inter non hanno prodotto risultati ma hanno avvelenato i pozzi. Questa è l’unica controindicazione che mi sento di muovere. Per quanto riguarda la capacità di caricare è un allenatore straordinario. Ma ad alti livello conta anche tenere lo spogliatoio unito e non creare spaccature. Anche il rapporto con i giornalisti e con l’ambiente diventa marginale, ce ne sono tanti che non vanno d’accordo. Il problema è il carattere un po’ difficile e il potenziale muro contro muro con qualche giocatore che lui non predilige.
Addio Fonseca? Un comunicato inutile. O lo cacciavano o si scopriva l’acqua calda. Io i Friedkin non riesco a capirli: tacciono, non dicono niente su qualche argomento. Sono qui, sono presenti ma sa Dio quello che gli passa per la mente. Sarri a Roma? Sarebbe la piazza giusta, c’è molto disamore e voglia di ripartenza. Ma questa squadra va rifatta, quindi non so quanto lui sia disposto a mettersi in gioco in una squadra che deve comprare almeno 4-5 tasselli tutti titolari e di alto livello”.

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