A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Giordano, giornalista.
“Insigne e Barella i migliori in Italia? Io ci metterei dentro anche Locatelli. Barella fa delle cose dal punto di vista atletico e aerobico incredibili, anche qualche sciocchezza in verità. Locatelli fa delle cose che appartengono a un calcio pieno di romanticismo e di poesia. Insigne è quello che è, lo sappiamo tutti.
Napoli destinato a campionati di metà classifica? Non credo. Certo se non va in Champions qualcosa dovrà fare. Il mercato verrà calmierato a tutti i livelli. Ma anche in passato abbiamo visto che quando si diceva che il Napoli doveva cambiare la propria idea di calcio questo non è avvenuto. Rinnovo Insigne? Dipenderà dal nuovo allenatore ma anche dal club e da lui. Se non rinnova ora, Insigne va venduto. Non la voglio buttare sulla demagogia.
Napoli-Inter? Non è uno scontro diretto perché l’Inter ha già vinto il campionato ma è una partita ad alto coefficiente di difficoltà. Koulibaly? Se venisse venduto si troverebbe uno che possa diventare bravo come lui. Elmas? Uno dei miei tormenti, non capisco perché debba fare il mediano. Però ho avuto modo di rendermi conto che le cose non sono cambiate anche quando si parlava di rivedere il progetto. Certamente il posto del Napoli non è il quinto posto: è colpa di qualcuno e di nessuno”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Eugenio Fascetti, allenatore.
“A parte lo Scudetto è un finale di campionato bello e interessante, il Napoli ha due partite che possono decidere molto contro Inter e Lazio. Dopo ha un calendario che sembra più facile ma incontrerà comunque tante squadre che lottano per non retrocedere. Il campionato però mi sembra migliore di quelli degli anni scorsi. Corsa su chi? Intanto vinca le prossime due partite e poi si può cominciare a ragionare. Gattuso? Critiche eccessive, nel rapporto tra presidente e allenatore sicuramente qualcosa si è creato. Non è bello vedere un allenatore sulla graticola da mesi. Panchina? A me piace Juric, la squadra in due anni ha fatto bene soprattutto grazie a lui. Bari? Piazza bella e pericolosa, mi spiace che anche quest’anno debbano fare i playoff che sono un terno al lotto”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Massimiliano Gallo, giornalista.
“Ibrahimovic? Noi immaginavamo che scherzasse con il suo personaggio ma ultimamente tra la questione del ristorante (grave per lui perché è stato testimonial anti-COVID-19 per la Lombardia), la rissa con Lukaku, l’espulsione, sta iniziando a far parlare di sé più per quello che avviene fuori dal campo che al suo interno. A me lui piace, fa sempre ridere, lo vedo come una sorta di Bud Spencer: un finto burbero. Adesso però mi pare che stia esagerando. La vicenda del COVID-19 è grave. Facendo dei conti in pratica il Milan ha la stessa media punti con e senza di lui. Osimhen? In questo momento non vale i soldi spesi però sono ottimista perché ha avuto tanta sfortuna, paga il dazio con il campionato italiano e può crescere molto. Io penso che lui già l’anno prossimo possa segnare in campionato più di 15 gol. Gattuso? Io penso che il raggiungimento della Champions non possa essere considerato un’impresa. Il Napoli ha tutte le carte in regola per entrare nelle prime 4. In tutte le classifiche di infortuni, assenze e COVID-19 il Napoli non è nelle primissime posizioni. E ha la rosa più profonda dell’era De Laurentiis. C’è un aspetto su cui deve lavorare in futuro: nessuno tra gli allenatori ha avuto la reazione che ha avuto lui quando ha saputo che sono stati cercati altri tecnici. Non ha mostrato solidità e centralità per una piazza come Napoli”.