Gli interventi di Leandro Rinaudo, Massimo Giletti e Walter Novellino a “Il Sogno Nel Cuore”
Leandro Rinaudo a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Pirlo si è dimostrato superiore a Gattuso. Chiesa ha messo in palese difficoltà Hysaj. Non credo che Manolas-Rrahmani possa essere la coppia titolare nella prossima stagione“
“Obiettivamente ho visto una buona Juventus per gran parte della partita, scesa in campo con orgoglio e voglia di rivalsa per gli ultimi risultati negativi – queste le parole di Leandro Rinaudo, direttore del settore giovanile del Palermo ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Juventus, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Gli spunti di Chiesa e Dybala sono stati poi fondamentali. Hysaj ha sofferto tantissimo, oggigiorno l’esterno juventino mette in difficoltà qualsiasi avversario con la sua esplosività, forza fisica e tecnica. La reazione del Napoli è arrivata troppo tardi. Il cambio di Demme con Osimhen è stato fatto per invertire la rotta della gara: con Zielinski in mediana, Gattuso ha provato a prendere in mano il pallino del gioco ma, ovviamente, il polacco non è un play. Mertens ha fatto poco rispetto alle ultime uscite, non ha avuto i suoi soliti spunti che avrebbero potuto fare male alla Juve. Va anche detto che si è scontrato con Chiellini, giocatore che, nonostante l’età, continua ad essere il difensore per antonomasia. Ronaldo ed Insigne hanno inciso poco: il primo mi sembra demotivato, era arrivato per vincere la Champions ed invece sono state due annate negative. Il capitano azzurro, invece, ha fatto una partita di grande sacrificio, andando sempre ad aiutare Hysaj. Questo ha influito sul suo rendimento in fase offensiva. Scontro Pirlo-Gattuso? L’allenatore bianconero ha vinto la partita ed anche la gara contro il suo collega. A Rino è mancata continuità nei risultati, ma è stato falcidiato dalle assenze. Campionato? L’Inter è ormai ad un passo dallo Scudetto. Per il resto, dal secondo al settimo posto ci sono sei squadre in nove punti, dunque è ancora tutto in gioco. Chi avrà la fortuna di avere meno infortunati e positivi al Covid avrà la meglio. Rrahamani-Manolas? Ad oggi sembrano essere i titolari della prossima stagione, ma credo che il Napoli non possa fare a meno di Koulibaly: se dovesse andare via, bisognerà prendere un difensore della sua stessa caratura. Anche se il senegalese è calato negli ultimi due anni, e ha perso valore. Credo che per lui valga lo stesso discorso di Cristiano Ronaldo: sono venute a mancare le motivazioni”.
Massimo Giletti a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Juve-Napoli decisa da episodi. Cr7 mancato nelle gare importanti. Insigne fra i migliori italiani. So dove andrà Allegri, sta studiando inglese ma anche spagnolo…“
“Ieri ho visto una gran bella partita. Il Napoli ha giocato molto bene, a differenza delle ultime uscite. A far la differenza sono stati i dettagli. Una domanda mi sorge spontanea: il Var è andato in vacanza? Oppure non viene più usato? Manca un rigore per parte, e ho visto un episodio clamoroso anche in Inter-Sassuolo. Non si possono tollerare questi errori, perché a questo punto del campionato un gol può influire sulle ingenti somme delle qualificazioni alle coppe europee. Credo che il presidente degli arbitri dovrebbe dare spiegazioni in merito – queste le parole di Massimo Giletti, giornalista e conduttore La7, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Pirlo? Se dovessi valutare i dati, la Juventus, quest’anno, ha fallito. Ma credo che su Andrea bisogna insistere: come ogni nuovo progetto c’è bisogno di tempo, indipendentemente da quale sia il tuo nome. Il problema di questa Juventus è nella testa: quando vinci per diverso tempo, rischi di creare un atteggiamento non corretto in campo, e poi ti capita di perdere punti importanti contro le ultime della classe. Va detto che ci sono delle attenuanti: Dybala, ieri decisivo, non si è mai visto in questa stagione. Il discorso vale anche per il Napoli, che ha dovuto fare a meno di Mertens ed Osimhen per tre mesi. L’Inter cosa sarebbe stata senza Lukaku e Hakimi? La differenza viene fatta dai giocatori importanti. Gattuso? Non mi piace colpevolizzare sempre l’allenatore, perché in campo ci vanno i giocatori. Se fossi in De Laurentiis punterei ancora su Rino, ed è sbagliato giudicarlo solo per la sua grinta, perché ha dato schemi precisi alla sua squadra. Anche nel Milan ha fatto un buon lavoro. Nel calcio bisogna avere pazienza e progettare, come Maldini con Pioli, il quale sarebbe dovuto andare via, ma la fiducia di Paolo ha portato i suoi frutti. Mi auguro che il Napoli tenga il calabrese, anche se Sarri è lì e potrebbe tornare. Un nuovo matrimonio fra le parti potrebbe far tornare a splendere il Napoli. Cristiano Ronaldo? Ha fallito le due partite che contavano, ma chi discute Cr7, Dybala o Messi, bestemmia. È chiaro, però, che se degli alieni come loro si trasformano in ‘normali’ nelle partite che contano, diventa un problema. Chi mi ha impressionato di più quest’anno? A me l’Inter non piace, nonostante abbia il miglior allenatore della Serie A. Se la Juventus si fosse adattata a giocare da provinciale, sarebe lì a giocarsela. Mi piace il gioco dell’Atalanta, mi fa divertire. Per il resto, sono piacevolmente sorpreso dal livello di gioco delle squadre piccole. Futuro di Allegri? Max già sa dove andrà, e lo so anche io, ma non lo dirò. Posso dire che tornerà in una big. Al momento studia inglese e spagnolo. Insigne? È uno dei migliori in Italia. Ha vissuto dei momenti non facili, ma ha sempre reagito da uomo, prendendosi le sue responsabilità. Tirò il calcio di rigore a Napoli contro la Juve dopo averne fallito uno in Supercoppa, dimostrando grande carattere”.
Walter Novellino a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Insigne unico a saltare l’uomo, Petagna, Hysaj e Mario Rui non sono da Napoli. Gattuso, da allenatore, farà una carriera migliore di quella fatta da calciatore”.
“Juve-Napoli è stata una bella partita. Ha vinto la squadra che, forse, ha costruito un po’ di più, ma il Napoli non mi è dispiaciuto. Il match sarebbe potuto finire anche in pareggio, i singoli hanno fatto la differenza – queste le parole di Walter Novellino, ex allenatore, fra le tante, di Napoli e Sampdoria, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. La sostituzione di Demme? Un allenatore fa le sue scelte e va rispettato, evidentemente credeva fosse il momento adatto per sbilanciarsi di più. Forse avrei messo Osimhen titolare, perché quando è entrato ha fatto bene, ma questa è la legge del poi. Samp-Napoli? I blucerchiati sono in ottima condizione fisica, una squadra che anche tatticamente gioca bene, ma il Napoli se vuole puntare alla Champions, deve vincere. Attenzione, però, a due vecchie volpi come Ranieri e Quagliarella, quest’ultimo, forse, galvanizzato dal gol strepitoso contro il Milan. Insigne? Ieri ha disputato una buona partita. Certo, però, è mancato leggermente in fase offensiva perché ha dovuto aiutare Hysaj in fase di copertura per le difficoltà di quest’ultimo con un Chiesa indiavolato. A chi rinuncerei in caso di ridimensionamento? Oltre che Insigne, ripartirei sicuramente da calciatori come Fabian, fondamentale, al di là dello schieramento, soprattutto per i tempi che ti dà. Poi terrei Koulibaly, Zielinski. Cambierei qualcosa in avanti, perché una maglia come quella del Napoli va indossata con grande carattere, e, probabilmente, questo manca in giocatori come Petagna e Lozano. Chi indossa la maglia azzurra deve avere le qualità e la personalità per saltare l’uomo, come fa Insigne. Mertens, infine, è fondamentale perché sente la porta come nessuno. C’è bisogno di aria nuova anche per il ruolo dei terzini: Hysaj e Mario Rui sono sempre in difficoltà. Bakayoko? A me piace. Questo è un campionato anomalo, ma è un giocatore che ha corsa, allungo ed in grado di giocare palla sia sul lungo che sul corto. Bisognerà vedere anche chi sarà il prossimo allenatore. Gattuso? Continuerei con lui, soprattutto perché ha dimostrato di non essere un allenatore di sola grinta, ma anche molto preparato tecnicamente. Io l’ho avuto da calciatore e credo che da allenatore farà una carriera addirittura migliore di quella che ha fatto quando giocava”.