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Gli interventi di Antonino Milone, Daniele Verde e Massimiliano Esposito a “Il Sogno Nel Cuore”

Tuttosport, Milone a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Pirlo non sarà esonerato. Tutti esaltano Insigne, per me il più incisivo è Mertens. Sarri impossibile da giudicare. Allegri? Credo andrà alla Roma

“Finalmente, dopo sei mesi, si potrà giocare Juventus-Napoli, gara attesa da tutti. Gli azzurri sono in fase di ripresa, nonostante tutte le critiche ricevute da Gattuso durante la stagione – queste le parole di Antonino Milone, giornalista di Tuttosport, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. I bianconeri, invece, vengono da due partite senza vittoria, anche se era prevedibile che prima o poi finisse il ciclo. Certo, non in maniera così drastica come sta accadendo. Poi, se si vede l’Inter di Marotta e Conte in cima alla classifica, brucia ancora di più. I nostri contatti con la società di Agnelli ci dicono che c’è piena fiducia in Pirlo, il quale non rischia l’esonero. La cena tra il presidente ed Allegri c’è stata e non è un mistero, ma va detto che Massimiliano è molto amico di Andrea, il quale è, a sua volta, molto amico di Pirlo, e di certo non gli vuole bruciare la carriera dopo soli otto mesi. L’importante, quest’anno, è conquistare il quarto posto. Ovvio che una sconfitta stasera darebbe uno scossone forte a tutto l’ambiente, soprattutto dopo le scialbe prestazioni viste contro Benevento e Torino. Formazione Juve? Attendiamo gli ultimi segnali dalla rifinitura, ma in difesa non si può prescindere dal duo De Ligt-Chiellini. Fasce affidate a Cuadrado e Danilo. A centrocampo ci saranno Rabiot e Bentancour centrali, con Chiesa e McKennie sugli esterni. In attacco solo Cristiano Ronaldo è certo del posto. Reintegrati i calciatori puniti per la cena. Dybala? È recuperato, ma non so se andrà in campo dal primo minuto. Delusione? Cristiano Ronaldoha segnato tantissimo, non so cos’altro gli si possa chiedere. La vera delusione di quest’anno è Ramsey, preso per far fare il salto di qualità al centrocampo di Pirlo, ma non è stato così. Chi vorrei che non giocasse nel Napoli? Tutti dicono Insigne, ma per me l’arma in più di Gattuso è Dries Mertens. Vedendo le sue punizioni, rimpiango Pjanic: ormai alla Juve le punizioni sono inutili, nessuno è in grado di trasformarle in gol. Se Cr7 resterà? Sarei tentato dal dire di sì, perché in questo momento non c’è una squadra che gli darebbe 31 milioni di euro netti, ma credo che senza Champions sarebbe difficile trattenerlo. Sicuramente anche lui è calato, ma il centrocampo bianconero non è paragonabile a quello che sosteneva il portoghese nel Real Madrid. Sarri? Fatico a giudicare quell’annata, il rapporto si è interrotto dopo meno di una stagione a causa dei conclamati problemi di spogliatoio. Maurizio non ha mai legato con i senatori, ma va detto che non ha nemmeno avuto il mercato richiesto. Sta di fatto che Sarri ha vinto lo Scudetto, mentre Pirlo quest’anno non lo vincerà. Allegri? Credo che l’anno prossimo allenerà di nuovo in Italia. Non so dove, ma ricordiamoci che Max, l’ultimo anno alla Juventus,guadagnava quasi 7 milioni di euro e fu accontentato nel mercato. Ad oggi l’unica società così ambiziosa è la Roma”.

Daniele Verde, il procuratore a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Ho proposto Verde al Napoli prima che arrivasse Politano, ma Giuntoli non lo ha voluto. La rovesciata contro la Lazio da Puskas Award

“Finalmente stasera si giocherà Juventus-Napoli, dopo sei mesi. Credo che gli azzurri arrivino meglio dei bianconeri a questa sfida, considerato anche che i padroni di casa hanno alcune defezioni causa Covid-19 – queste le parole di Luigi Lauro, amministratore di SBM Agency, procuratore, fra i tanti, di Daniele Verde ed Alessandro Tripaldelli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Pirlo o Gattuso? Rino, nonostante le critiche, ha fatto bene in questa stagione. Per Andrea i giudizi sono prematuri: è al suo primo anno di esperienza in Serie A. Mi appello alle parole di Sarri quandodichiarò che la Juventus era una squadra inallenabile. Al mister non è stato dato un gruppo di livello, quindi credo che in futuro ci dimostrerà se può diventare o meno un grande allenatore. Intanto gli va riconosciuto il coraggio di aver lanciato in prima squadra giovani come Fagioli e Frabotta, e questo è importante anche in virtù della situazione economica che si sta vivendo nel mondo del calcio. Bisognerà puntare sempre di più sui giovani. Anche Guardiola ha dichiarato che al posto di Aguero non acquisteranno nessuno ma proveranno a lanciare alcuni ragazzi della primavera. Se il Manchester City ha difficoltà economiche, figuriamoci le altre squadre. Daniele Verde? È un giovane di 24 anni che ho proposto a diverse squadre importanti in Italia. È diventato professionista a 18 anni, dunque ha maturato una discreta esperienza, grazie anche alle esperienze al Valladolid ed al AEK Atene. A chi l’ho proposto? Ovviamente anche al Napoli, perché credevo e credo che Daniele abbia le qualità per stare in un top club. Agli azzurri l’ho proposto prima che prendessero Politano, sapevo che cercavano un attaccante esterno destro, possibilmente mancino, ed il ragazzo rispecchiava l’identikit in pieno, anche per età ed ingaggio. Giuntoli ha preferito puntare sull’ex Inter piuttosto che su Verde, ma è stato un vero peccato: nel 433, in quel ruolo, sta dimostrando di poter essere un giocatore importante. Rovesciata contro la Lazio? La cosa più emozionante per lui sono stati i complimenti di Pepe Reina. Una cosa simile gli accadde in Spagna, al Valladolid, quando segnò da trenta metri contro il Real Madrid e Cristiano Ronaldo gli fece un applauso. Il gol di sabato scorso credo possa concorrere per il Puskas Award. I numeri dicono che lo Spezia ha fatto un affare a prenderlo dall’AEK Atene per una cifra irrisoria. In Italia, purtroppo, sulla scelta dei calciatori pesa molto il rapporto tra il loro procuratore ed il direttore sportivo, per questo preferisco lavorare all’estero, dove i calciatori vengono provinati e presi solo in base alle loro qualità”.

Massimiliano Esposito a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Insigne esempio per i giovani. Bakayoko, Maksimovic e Manolas hanno deluso. Gattuso ha sbagliato a puntare sul 4231

“Il calcio italiano ha bisogno di valorizzare i giovani. Ci sono tanti ragazzi che non vengono seguiti e formati nella maniera giusta, per questo ho deciso di rilevare la Polisportiva Dilettantistica Sacra Famiglia, in cui mi dedicherò alla formazione dei giovani calciatori.  Juventus-Napoli? Sulla carta gli azzurri sembrano fisicamente e mentalmente messi meglio, grazie anche agli ultimi risultati che hanno dato serenità all’ambiente – queste le parole di Massimiliano Esposito, ex calciatore, fra le tante, del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Ma conoscendo i bianconeri, faranno di tutto per fare risultato stasera, visto anche che vengono da due gare senza vittoria. Il Napoli avrà a disposizione la formazione tipo, e se i ragazzi scenderanno in campo col giusto piglio, avranno buone possibilità di portare a casa i tre punti. Squadra spaccata in due? In attacco c’è tantissimo talento, ma il modulo adottato da Gattuso non aiuta i difensori centrali, visto che i terzini spingono e quando non c’è Demme a centrocampo c’è poco schermo avanti alla difesa. Rino ha la sua idea di gioco, ma credo che avrebbe dovuto continuare col 433 visto lo scorso anno, che gli ha permesso di vincere anche la Coppa Italia. Il 4231 è un modulo estremamente dispendioso, e quando ti mancano gli interpreti è difficile da attuare. Delusione Bakayoko? Non è stato l’unico ad aver reso al di sotto delle aspettative, anche Maksimovic e Manolas hanno reso meno di quanto valgono. Il gol in amichevole contro l’Olympiakos? È un ricordo bellissimo, era la mia prima gara con la maglia per cui ho sempre fatto il tifo e nello stadio di Maradona. Una rovesciata che è rimasta nella storia. Perché abbiamo perso la finale di Coppa Italia contro il Venezia? Semplice: vincemmo l’andata 1-0, poi fu esonerato Gigi Simoni solo perché aveva firmato con l’Inter nella stagione successiva, e ci ritrovammo l’allenatore della Primavera a concludere la stagione con noi. Ovviamente il tecnico non aveva l’esperienza adatta a farci vincere quel trofeo ma, per fortuna, ci salvammo. Insigne? Lo ammiro molto e lo capisco quando nei momenti difficili vorrebbe fare di più per trascinare i propri compagni. Quest’anno ha completato definitivamente la sua maturazione. Oltre alle sue immense doti tecniche, ha dimostrato di essere un calciatore leale: nessuno ne parla, ma contro il Crotone ha detto all’arbitro che il calcio d’angolo in suo favore non c’era. Oggi è difficile vedere gesti di fairplay in campo, Lorenzo ha dato un grande esempio a tutti i ragazzi che sognano di diventare calciatori professionisti. Il suo è uno di quei gesti che fanno bene al calcio”.

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