Rai, Capaldi a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Gran lavoro di Mancini, il quale ha piena fiducia di Insigne. Possiamo sognare l’Europeo. Champions? Il Napoli è sulla strada giusta”
“Ottimo lavoro di Mancini alla guida della Nazionale. È partito da un lavoro di ricostruzione, ha dovuto riportare l’entusiasmo e ci è riuscito. Ha ringiovanito la rosa, sono arrivati i risultati e anche, quasi sempre, il bel gioco. Inoltre, gli azzurri hanno sempre cercato di fare la partita, indipendentemente dall’avversario. In Bulgaria l’Italia non aveva mai vinto, ieri è stato sfatato anche questo tabù. Il gioco non è al top perché i ragazzi azzurri si sono radunati dopo 4 mesi, dunque, senza allenarsi insieme da diverso tempo. Considerate tutte le complicazioni dovute alla pandemia e le tre partite in sei giorni, l’importante era non sbagliare in questa prima tornata di qualificazioni al Mondiale – queste le parole del giornalista Rai, Aurelio Capaldi, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Insigne titolare con la Lituania? Credo potrebbe ancora essere in campo dal primo minuto. Mancini ha sempre fatto capire che, per lui, Lorenzo è un giocatore fondamentale. Ad esempio, la rotazione degli esterni riguarda tutti tranne che lui. Insigne ha percepito questa responsabilità e l’ha fatta sua. Questa stima è importante, perché i suoi meccanismi psicologici richiedono tanta fiducia, e il C.T. glie l’ha data. Ora, a prescindere dalla Lituania, il capitano del Napoli resta un punto fermo di questa Nazionale. Ha già dato tanto all’Italia, ma sono convinto che, soprattutto in termini realizzativi, potrebbe dare ancora di più. Di Lorenzo? Credo che verrà portato all’Europeo, ha ottime chances. Potrebbe esserci qualche altra sorpresa in difesa, ma riguarderà Toloi, perché darà più soluzioni a Mancini. I 23 che vuole Roberto devono essere versatili, ma sulla destra credo che abbia già scelto Di Lorenzo e Florenzi. Meret? Non è stato molto fortunato. In questa fase in Italia abbiamo diversi ottimi portieri e la certezza, al momento, è Donnarumma. Alex resta un portiere straordinario che meriterebbe più spazio sia in Nazionale che al Napoli. Deve stringere i denti, ha il futuro dalla sua. Gestione portieri di Gattuso? La sua proposta di gioco si sposa meglio con le caratteristiche di Ospina, non credo stia sbagliando nulla il tecnico. I risultati gli stanno dando ragione. Politano? Matteo è da Nazionale. Mancini non è che non lo vede, ma in quel ruolo ha tante opzioni. Ora sta dando spazio a coloro che ritiene superiori. Politano sta mostrando le sue grandi qualità, in futuro può ambire sicuramente alla maglia della Nazionale ma, al momento, Chiesa e Berardi sono in vantaggio. Dove potrebbe arrivare l’Italia all’Europeo? Bisogna dare spazio ai sogni. Il calcio internazionale ci sta insegnando che le partite sono tutte aperte, equilibrate. Anche le formazioni favorite possono inciampare e far uscire fuori risultati diversi da ciò che si aspettava. Ad esempio, il Portogallo con la Serbia, al di là del gol fantasma non assegnato a Ronaldo, alla fine ha pareggiato. La Turchia sta dimostrando un buon calcio, ottimi risultati. La Francia ha sudato, cambiando nove giocatori con il Kazakistan. La Spagna in Georgia ha vinto al 92’. Perché, dunque, non pensare che l’Italia possa battere chiunque?
Qualificazioni senza VAR? Non si può rinunciare al meglio della tecnologia, la quale ci ha fatto capire quanto, a volte, il calcio possa essere ingiusto. Questa fase è delicata, i punti contano tanto. Il Portogallo aveva vinto la partita in Serbia, il gol di Ronaldo era valido, ora questi due punti persi potrebbero essere fondamentali per il loro cammino. Quando i punti sono così pesanti, non si può rinunciare al VAR. Zaniolo? Gli auguro di recuperare per l’Europeo. Quarto posto? La zona champions è aperta, il Napoli è orientato verso un sentiero molto positivo”.
Gigi Pavarese a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Con questo Insigne, l’Italia sarà protagonista all’Europeo. Napoli? Arriverà tra le prime quattro, ma basta parlare del prossimo allenatore”.
“Sono stato un ragazzo fortunato e privilegiato a vivere e lavorare in quel Napoli. Infortunati nelle Nazionali? Più che altro, le federazioni dovrebbero evitare di convocare giocatori già infortunati, come nel caso di Rrahmani. Il Napoli è una squadra importante, dunque è ovvio che vengano convocati molti giocatori – queste le parole di Gigi Pavarese, ex dirigente, fra le tante, del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Futuro Napoli? Il futuro è il Crotone sabato, bisogna essere concentrati sul piazzamento Champions fondamentale per la prossima stagione. Finalmente Gattuso sta recuperando i giocatori importanti, di cui ha sofferto la mancanza per diverso tempo, e questo potrebbe favorire gli azzurri nei confronti delle altre 5 contendenti per il quarto posto. Inter, Juventus, Atalanta e Napoli strapperanno il pass per la coppa dalle grandi orecchie a discapito di Milan e Lazio. Anche se, in questo campionato, basta una sconfitta per essere risucchiati nel gruppone, come accade in Serie B. Giudicare l’operato di calciatori e allenatore in questa stagione è complicato. Gattuso è stato troppo spesso criticato ingiustamente. La società avrebbe dovuto evitare di rendere pubbliche le varie chiamate ad altri allenatori, ma fortunatamente la caratura caratteriale, eccezionale, di Rino, ha avuto la meglio e la squadra lo ha seguito. Mi auguro possa risolvere la diatriba con ADL e restare a lungo. Allenatore del futuro? Dobbiamo mettere da parte le possibili candidature anche noi tifosi: in questo momento tutti dobbiamo essere concentrati sul raggiungimento di un posto in Champions. A fine stagione la società farà le sue scelte. Insigne? Lorenzo è il giocatore italiano più forte, al momento. Mancini dimostra la stima che ha nei suoi confronti non sostituendolo mai. Lorenzo è l’unico che ti fa la differenza: ieri sono bastati 15 minuti in cui lui e Berardi accendessero i motori e la partita si è risolta. La sua condizione ci fa ben sperare per l’Europeo, e sono convinto che questa competizione lo consacrerà tra i migliori calciatori europei, stessa cosa che accadrà coi mondiali del prossimo anno. Fabian Ruiz? Giocatore fortissimo. Quest’anno ha pagato l’essere stato colpito in maniera violenta dal Covid-19 e nessuno ha capito che gli servivano più minuti in campo per recuperare, così come Zielinski. Insigne e Lozano quest’anno hanno tenuto in piedi il Napoli. Piotr? Giocatore importante, da crescita esponenziale. Mi auguro possa restare a lungo nel Napoli”.
Delio Rossi a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Cavani è stato il giocatore più forte che abbia mai allenato. Europeo? Dipenderà dalla condizione dei calciatori. Sono stato vicino al Napoli nel…”
“Tanto di cappello a Mancini per i risultati ottenuti. Non è semplice in questo momento mantenere tutti su una corda e dare continuità ai risultati. Gioco più scintillante in altre partite rispetto a ieri con la Bulgaria, ma l’importante è ottenere punti – queste le parole dell’allenatore Delio Rossi ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Europeo? Le prerogative per disputare un’ottima competizione ci sono tutte, ma sarà fondamentale il come ci arriverai: perché i valori tecnici, che ci sono, dovranno essere espressi al meglio in quel periodo. Napoli? Hanno avuto diversi infortuni, qualcosa di impronosticabile in questa stagione e chi fa paragoni con i campionati precedenti sbaglia. Sono presenti delle variabili che sfuggono, con una rosa completa il Napoli è di un livello, e con giocatori fondamentali assenti, è ovvio che il livello non è più lo stesso. Società-Gattuso? I Presidenti partono dal presupposto che loro spendono soldi, e quindi, a prescindere da chi mette in campo l’allenatore, bisogna raggiungere l’obiettivo prefissato ad inizio stagione, il quale, nel caso del Napoli, è il piazzamento Champions. E se non raggiungi questo obiettivo, importante per le casse, fai un “Bagno” in termini economici. Crisi economica Covid? Noi dal 2006 stiamo ballando sul Titanic ed onestamente non puoi pensare di andare avanti cercando altri introiti. Bisogna limitare prima di tutto le spese, poi se arrivano gli introiti giusti, bene. Ad esempio la Roma ha Dzeko, un calciatore di 35 anni che guadagna 7,5 milioni di euro e, ad oggi, dovrebbe avere un nuovo “Dzeko” di 21 anni con uno stipendio molto più basso. Quanto hanno inciso le coppe in una stagione così particolare? Le coppe incidono indipendentemente dal Covid, e lo fanno soprattutto se non hai la struttura tale da poter giocare la partita della vita ogni tre giorni. Io sono andato in Champions con la Lazio, e non avevo la rosa adeguata per giocare ogni 3 giorni, dove sai che è importante la partita contro il Real Madrid ma lo è altrettanto quella con il Chievo. Progetto giovani durante la mia esperienza all’Atalanta? Quando sono arrivato hanno investito poco nel settore giovanile, soprattutto per problemi economici e, dunque, si sono concentrati sulla prima squadra. Quando, in seguito, hanno risolto i loro problemi, sono tornati a fare ciò che sanno fare meglio ed hanno costruito qualcosa di importante. Un ricordo di Cavani? Io ho avuto il giocatore più forte fisicamente mai visto. Aveva la forza di presentarsi davanti al portiere e poi ritornare a contrastare sulla fascia l’attaccante avversario. Arrivava sotto porta 4-5 volte, e quando arrivi 4-5 volte sotto porta, prima o poi la butti dentro. Giocatore formidabile, all’epoca era giovane ma si intravedevano già le sue grande qualità. Le frizioni con Zamparini arrivarono proprio quando decise di vendere Cavani ad una diretta concorrente che, all’epoca, era il Napoli. Chiesi di cederlo all’estero, ma alla fine lo prese De Laurentiis. Salernitana? Lotito è una persona ambiziosa, ma con i piedi per terra. Sicuramente ha intenzione di portare la Salernitana in Serie A, sarebbe un motivo di vanto per lui, per la società e la Campania, ma ha un occhio di riguardo in più per la Lazio. Io vicino al Napoli? Sì, in serie C. All’inizio dell’epoca ADL, fui costretto a dire di no perché ero in Serie A con il Lecce”.