Gli interventi di Alessandro Antinelli, Dino Zoff e Luciano Moggi a “Il Sogno Nel Cuore”
Alessandro Antinelli a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Insigne è più di un titolare per la Nazionale, è un perno. Politano? Davanti ha Chiesa e Berardi. Scudetto all’Inter, ma il Napoli può arrivare secondo. Sostituto di Gattuso? Fonseca”
“All’Europeo la nostra Nazionale non parte con i favori del pronostico: in una griglia di partenza al primo posto c’è la Francia campione del Mondo, al secondo la Germania, a seguire ci siamo noi, la Spagna e il Portogallo. Una cosa è certa, però, noi siamo una squadra che dà fastidio e nessuno spera di giocare contro di noi – queste le parole di Alessandro Antinelli, giornalista Rai, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Roberto Mancini è riuscito a dare un bel po’ di credibilità a questa Nazionale con ben due anni di imbattibilità. La maglia numero 23, alla fine, verrà assegnata e dovrebbe essere di Zaniolo. Alla fine, credo che verrà portato nel listone a fine maggio, e li verrà valutato. Sulla 22, invece, c’è un ragionamento da fare tra Mancini e Toloi in difesa. Il primo è da tempo presente in gruppo; il secondo, invece, ha appena avuto il via libera per essere convocato con la Nazionale italiana. Inoltre, un altro ragionamento bisogna farlo sulla punta centrale: se Kean dovesse continuare così, la maglia 21 sarà sua, altrimenti si giocherà il posto con Berardi e Caputo. Il resto della squadra credo sia già bella e fatta. Politano – Bernardeschi? Il giocatore del Napoli non si gioca il posto con Bernardeschi. Al momento, come esterno d’attacco c’è Federico Chiesa, in alternativa, invece, Berardi. Insigne? È più di un titolare per la Nazionale, è un perno. Meret? Il discorso, qui, è diverso. Il portiere titolare è Donnarumma, il secondo è Sirigu. Il portiere del Napoli si gioca il posto da terzo con Cragno e Gollini. Meret è stato sponsorizzato da Buffon, e non è di certo una questione da poco. Il ragazzo, però, è ancora molto giovane e sicuramente potrà dire la sua in futuro. Dualismo con Ospina? Alex è più forte tra i pali, ma con i piedi il portiere colombiano è molto più bravo e questa caratteristica è fondamentale per le squadre che partono dal basso. Campionato? Solo lo Scudetto è già deciso, per la zona Champions è tutto ancora aperto. Il Napoli gioca per piazzarsi tra la seconda e la quinta posizione. Gattuso ha pagato un dazio enorme con tutti gli infortuni subiti. Se la squadra partenopea dovesse vincerle tutte, arriverà sicuramente seconda. Nonostante si possa arrivare a questo risultato, la rottura fra tecnico e presidente De Laurentiis è insanabile, quindi le parti si lasceranno sicuramente a fine stagione. Successore di Gattuso? So che a ADL piace un profilo come Fonseca, ma bisogna capire come andrà a a finire il campionato della Roma: se dovesse esserci una eventuale vittoria in Europa League, diventerebbe difficile un suo addio dalla capitale”.
Dino Zoff a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Insigne bandiera del Napoli, Donnarumma lo diventerà del Milan se resterà. Immobile potrebbe essere l’uomo dell’Europeo. Miglior allenatore italiano? Luca Gotti”
“La mia Nazionale meritava di vincere quel famoso Europeo in Olanda, nel 2000, che perdemmo nei minuti finali dei supplementari contro la Francia. Non sapevo nulla del rigore di Totti a cucchiaio in semifinale. Dal dischetto hai il 98% di possibilità di fare gol, l’importante per me è segnarlo a prescindere di come lo si tiri – queste le parole di Dino Zoff, Campione d’Europa 1968 e del mondo 1982, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Bandiere nel calcio di oggi? Nella nazionale italiana ne vedo due: Donnarumma per il Milan ed Insigne per il Napoli. Il primo ha un avvenire straordinario, mentre Lorenzo è la bandiera della squadra partenopea già da qualche anno. A differenza del capitano del Napoli, Donnarumma è ancora molto giovane e ci sono dei problemi per il rinnovo con il Milan, dunque, per il futuro, si vedrà. Sono sicuro che il procuratore lavorerà al meglio per l’avvenire del suo assistito, ma credo che la scelta, alla fine, la farà soprattutto il portiere. Mancini? Roberto ha molte possibilità di fare bene con questa nazionale. Fin qui ha ottenuto dei risultati straordinari, ha tutte le carte in regola per raggiungere un obiettivo importante. Viene da due anni di risultati utili consecutivi, ed ora nessuno vuole affrontare l’Italia. Questi Europei itineranti a me non piacciono. Noi potremmo avere la fortuna di giocare diverse partite in casa, visto che la UEFA ha intenzione di cambiare le sedi a seconda dell’evoluzione della pandemia, e questo potrebbe essere un vantaggio. I perni di questa Nazionale? Il C.T. ha diversi uomini fondamentali. In difesa è ancora presente il blocco della vecchia guardia, ma non credo ci sia un perno singolo, perché si sta puntando molto sul collettivo. Certo, però, sarebbe bello vedere Ciro Immobile spostare gli equilibri con la Nazionale, così come fa con la Lazio. Potrebbe essere l’uomo dell’Europeo. Scudetto? Il vantaggio dell’Inter è notevole, i presupposti sono certamente a loro favore, anche se, in questo momento, ci sono calciatori della rosa colpiti da Covid, quindi è ancora tutto possibile. In Serie A, oltre la Roma, sono tutte fuori dalle competizioni Europee, quindi si potranno dedicare solo ed esclusivamente al campionato. Gli impegni europei non credo abbiano inciso più di tanto: l’anomalia di questa stagione, purtroppo, l’ha portata la pandemia. I calciatori di club importanti sono abituati a giocare ogni 3 giorni in tutte le stagioni. Sicuramente il calendario fitto di impegni ha influito, ma ha inciso di più il rendimento in campo di ogni singola squadra in relazione alle assenze. Sono convinto che il campionato sia ancora molto aperto, può cambiare tanto. Dalla seconda alla settima se la giocano tutte per la qualificazione in Champions. Anche la Lazio, dal mio punto di vista, non è fuori dalla rincorsa al quarto posto. Napoli? La squadra di Gattuso è lì per la corsa Champions. Gli azzurri, finalmente, sembrano essere tornati in salute. Contro la Roma hanno vinto una partita importante, disputando una gara senza troppi affanni. Ora bisogna vedere se riesce a recuperare a pieno ritmo Osimhen che quest’anno ha giocato davvero poco. Rinnovo Gattuso? Ogni società ha le sue politiche, ma, ad oggi, si può dire tranquillamente che, nonostante tutti i problemi avuti, Rino stia facendo molto bene. Allenatore in Serie A che mi ha più impressionato? Al di là di tutti i soliti nomi che si fanno, per me il migliore è Luca Gotti dell’Udinese. Forse gli manca solo qualcuno che lo sponsorizzi. Spero continui ancora a fare bene ad Udine. Riapertura stadi? La situazione è ancora incerta, non so come andranno le cose con questa benedetta pandemia, ma per adesso credo gli stadi rimarranno chiusi”.
Luciano Moggi a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Insigne è il miglior calciatore italiano. Quando gira lui fa girare bene sia Napoli che Nazionale. Gli azzurri avrebbero vinto 3-0 con la Juve ad ottobre, e senza infortuni avrebbero lottato per lo Scudetto”
“Non so se riusciremo ad essere protagonisti all’Europeo, ma sicuramente disputeremo una buona competizione. Roberto Mancini ha a disposizione una squadra con tanti giovani di qualità e sono sicuro che potrà fare bella figura. È vero che la Nazionale ha ottenuto tanti risultati positivi, ma ha affrontato tutte squadre di bassa caratura – queste le parole di Luciano Moggi, ex direttore Napoli e Juventus, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Roberto sta lavorando molto bene, e quando questi ragazzi molto giovani avranno maturato la giusta esperienza, sarà una buona Nazionale. Insigne? Ho delle mie idee particolari: se gioca bene lui, gioca bene il Napoli; se gioca bene lui, gioca bene la Nazionale. Sul campo, quando dà quel qualcosa in più, si vede. Parlare di Lorenzo vuol dire chiacchierare del miglior giocare italiano che abbiamo. Bandiere nel calcio di oggi? Attualmente non ci credo. Le bandiere sono quei calciatori che a prescindere dal contratto decidono di giocare in quel club. Se, invece, vogliamo associare questo termine a quello di ‘idolo dei tifosi’, allora si. Un problema già esistente prima, ma che la pandemia ha esasperato ancora di più, sono gli stipendi dei calciatori: gli ingaggi di oggi non rispecchiano il pieno valore di un giocatore. Nonostante la tragedia che ha colpito il mondo, ci sono società che continuano a fare bene: l’Atalanta, la Lazio ed il Napoli stanno disputando un buon campionato ed hanno i bilanci in regola. Il problema di fondo del calcio Italiano è stato l’ingresso di presidenti stranieri: l’arrivo di questi ultimi ha portato ad un aumento spropositato degli stipendi di alcuni calciatori. Molti sono avallati dagli sponsor, ma ad oggi, con l’assenza dei tifosi sugli spalti, sono carenti anch’essi. Io non mi spiego come sia possibile che l’Ats di Milano abbia dato il benestare ai calciatori per andare in ritiro con le nazionali, però solo per allenarsi, senza giocare, e con i propri mezzi privati. Una decisione del genere non ha senso e rispecchia la confusione che si vive in Italia, non solo nel mondo dello sport. Il Napoli se avesse fatto quella partita contro la Juventus, quando i bianconeri erano un disastro totale, l’avrebbe vinta 3 a 0. Se gli azzurri non avessero avuto incidenti di percorso in questa stagione, avrebbero potuto lottare per il titolo. Le vittorie contro Milan e Roma lo hanno dimostrato. Dopo il rinvio di Juventus-Napoli, anche altre partite sono state posticipate. C’è molta confusione in tutto il mondo del calcio”.