Gli interventi di Ivan Zazzaroni, Eraldo Pecci e Daniele Daino a “Il Sogno Nel Cuore”
Ivan Zazzaroni a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Sarri sarebbe l’allenatore perfetto per il post-Gattuso. Insigne? Non si può giustificare il suo sfogo, ma è palesemente comprensibile”
“Caos Napoli? Ormai mi meraviglio quando non succede qualcosa, lì. Quest’anno i risultati sono poco soddisfacenti e manca qualche punto in classifica – queste le parole di Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ai microfoni de ‘Il Sogno Nel Cuore’, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Anche gli anni di Sarri non sono stati serenissimi a livello ambientale, e la situazione è peggiorata con Ancelotti e Gattuso. Quando le cose non vanno bene gli animi si possono surriscaldare, facendo succedere situazioni come quella di Mario Rui, allontanato dall’allenamenti, ieri. Non so cosa sia successo, ma se Gattuso è arrivato ad una decisione del genere, sto dalla sua parte. Mi ricordo che quando alla Roma c’era Cassano, capitava praticamente tutti i giorni una situazione del genere. Ovviamente, Cassano si perdonava facilmente perché dava molto di più alla Roma rispetto a quello che dà il portoghese. Rino sa gestire bene queste situazioni: è capitato ance lo scorso anno con Lozano, il quale è il calciatore più vivo di questa stagione. Insigne? Io non ho dubbi che abbia pronunciato quella frase, ma dico che, nonostante non sia giustificabile, è comprensibile il suo sfogo. In una partita molto complicata lui ha fatto una prestazione pazzesca e ha visto rovinare tutto dagli errori dei compagni. Obiettivi? Il Napoli deve assolutamente vincere contro la Juventus e riproporsi per la Champions, altrimenti De Laurentiis sarebbe costretto a vendere dei calciatori importanti in un mercato dove non ci sono molti soldi. Milan? I rossoneri sono quelli che stiamo vedendo ultimamente, non sono partiti per vincere il campionato nonostante siano partiti molto bene. Ora, però, un calo è fisiologico. Scudetto? Inter e Juventus sono le mie favorite dall’inizio, il Milan ha approfittato dei risultati altalenanti dei bianconeri e si è messo di mezzo. Quello che ha fatto la squadra di Pioli, credo che avrebbe voluto farlo il Napoli. I nerazzurri non sono una corazzata ma hanno dimostrato di essere la squadra più strutturata. Bologna? Ha difetti strutturali: manca un centravanti e hanno perso, per infortunio, Tomiyasu. C’è un divario tecnico nettissimo tra le squadre di Mihajlovic e Gattuso. Gli emiliani giocheranno per trovare punti salvezza, i partenopei per continuare ad inseguire il quarto posto. Rivoluzione Napoli? Terrei Lorenzo Insigne, perché ti premette uno strappo in campo. Non sarà un vero leader caratteriale, ma è un leader nelle soluzioni che offre per risolvere i problemi in attacco. Ad oggi il vero problema del Napoli non è l’attacco, bensì la difesa. De Laurentiis? Personalmente non lo sento da mesi, e non saprei a chi stia seriamente pensando per sostituire Rino. I nomi papabili sono sempre gli stessi: Italiano, Juric e De Zerbi ma, per me, il nome giusto è Maurizio Sarri. Purtroppo a Napoli si è criticato Ancelotti che sta facendo cose miracolose all’Everton e che è il calcio per antonomasia. Credo molto dipenderà dal posizionamento a fine stagione. Calciomercato? Ad oggi nessuno può pagare 70-80 milioni per Koulibaly. Stesso discorso per Fabian. Spero che non venda Zielinski: calcisticamente lo amo tanto”.
Daniele Daino a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “A Napoli sono tutti colpevoli per questa stagione, non solo Gattuso. Manolas strapagato, Hamsik mai sostituito e contratti in scadenza”
“Gattuso è un allenatore molto preparato a prescindere da quello che sta accadendo a Napoli quest’anno – queste le parole di Daniele Daino, ex calciatore, fra le tante, di Torino e Napoli, ai microfoni de ‘Il Sogno Nel Cuore’, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Manca un vero leader come Hamsik, che non è mai stato sostituito. Si è data la fascia a Lorenzo Insigne che gioca trascina la squadra solo quando è al top, mentre un vero leader lo fa sempre, a prescindere dalla sua prestazione. Una serie di errori hanno portato questa crisi al Napoli, fra cui non posso non menzionare acquisti sbagliati come quello di Manolas, pagato veramente troppo. Non lo dico solo per l’errore contro il Sassuolo. Un giocatore della sua esperienza in quella circostanza, accompagna l’attaccante fuori, senza mettere il piede. Quel tipo di errori è molto grave. Possiamo attribuire questa colpa a Gattuso? Rino ha fatto i suoi errori, ma tutti gli allenatori sbagliano nel corso di una stagione, anche Antonio Conte che ora guida la classifica ha avuto degli scivoloni. La società, a metà stagione, quando si era ancora in corso per tutti gli obiettivi, ha preso le distanze dal mister, lasciandolo solo. Conosco bene la piazza partenopea e so che quando le cose vanno male il clima diventa pesante. La società, la stampa, l’allenatore ed i calciatori devono tutti fare qualcosa in più per il bene della propria squadra. Trovare gli stimoli non è facile quando sai che a fine anno non sarai più in quella squadra, e questo può valere per Gattuso come per calciatori come Maksimovic e Hysaj. Infine, ci sono stati tantissimi infortuni, tra cui quello del calciatore più pagato di sempre: Osimhen. Dalla mia esperienza posso dire che tutti questi infortuni muscolari sono figli dello stress ambientale costante a cui sono sottoposti i ragazzi del Napoli. Futuro? La scelta dell’allenatore sarà vincolata ai risultati che raggiungerà Gattuso in questa stagione. Se prendi De Zerbi devi essere pronto a difenderlo, soprattutto all’inizio. Poi devi comprargli calciatori funzionali al suo progetto. Uno su tutti sarebbe Locatelli, che è come Bakayoko ma molto più rapido nel giro palla e tecnico. L’altro di cui avrebbe bisogno è Boga: esterno tecnico, in grado di saltare l’uomo e creare superiorità numerica”.