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EDITORIALE: pazzia Napoli, romanzesco pari del Sassuolo per l’ennesima ingenuità difensiva

Premesso che la formazione neroverde di De Zerbi non avrebbe meritato la sconfitta, è assolutamente inspiegabile pareggiare una partita a pochi secondi dal termine, per il solito errore individuale di un calciatore azzurro, per giunta su una rimessa laterale a suo favore. Bakayoko, invece di spazzare la palla lontana ha dato il pallone ad un compagno pressato a meno di un metro, innescando l’ultima azione decisiva degli avversari che ha portato al rigore trasformato da Caputo, che ha fissato il risultato sul 3 a 3. Un vero peccato, due punti fondamentali in chiave Champions gettati alle ortiche, episodi come quello di ieri non accadono nemmeno nelle partitelle tra giovani. Ma, il Napoli, purtroppo, ci ha abituato ad orrori grossolani ed ingenui che compromettono la partita, eppure non parliamo di giocatori sbarbatelli alle prime apparizioni in massima serie ma di giocatori di un certo livello che ne hanno fatta di esperienza in passato.  Gli errori commessi da Maksimovic, autogol che ha regalato il primo vantaggio ai padroni di casa, il rigore causato da Hysaj per il secondo vantaggio ed infine il rigore, a tempo scaduto, provocato da Manolas sono inaccettabili ed ostentano una mancanza di concentrazione che nessuna squadra può permettersi. Ripeto, il Sassuolo ha fatto molto di più del Napoli, ha preso una traversa ed un palo che gridano ancora vendetta, ha impegnato l’estremo difensore azzurro in parate miracolose, per cui se la compagine di Gattuso avesse vinto, sarebbe stata per Berardi e compagni una vera beffa. Tuttavia per una volta che la fortuna pareva, finalmente sorriderci, ecco consumarsi un momento di pura follia romanzesca.  Sta di fatto che gli azzurri, lontano da Fuorigrotta, non sono più capaci di vincere, per la cronaca,  l’ultimo blitz è stato quello di Udine, di circa due mesi fa; da allora tre k o ed un pareggio. Non è certamente questa la strada giusta per arrivare alla zona europea che conta. Una serata, ahimè, difficile da digerire terminata con il gesto di stizza di Lorenzo Insigne. Il capitano ha lasciato il terreno del Mapei Stadium deluso e amareggiato, dando un calcio ad una bottiglietta d’acqua e ad un cartellone pubblicitario, a dimostrazione della sua rabbia per quanto accaduto nei secondi finali. Un brutto periodo quello attraversato dagli azzurri, incapaci di trovare continuità e tranquillità. Questa partita, però, è stata a tutto vantaggio degli amanti del calcio che hanno vissuto uno spettacolo di gol e ed emozioni che non si vedeva da tempo. Un mix suggestivo composto da sei reti, due pali, tre rigori, tutti messi a segno, un gran gol di Insigne annullato con l’aiuto del Var per un fuorigioco quasi millimetrico, un gol mangiato da Fabian, grandi parate di Meret che  si è trasformato  in un affascinante 3-3, un pareggio giusto, il quale può star bene ai padroni di casa, mentre molto meno agli azzurri; ora, per il Napoli, il quarto posto è più lontano.  Anche in questa occasione il tecnico calabrese non sembra esente da colpe. Tutti vorremmo sapere il perchè non aver impiegato Ghoulam,. in piena forma, dal primo minuto, per poi magari farlo uscire dopo un’oretta di gioco, invece di Hysaj, non al meglio e non sulla sua fascia naturale e quindi il motivo per cui, a cinque minuti dal termine. sostituire Maksimovic con il difensore greco, ex Roma, fermo da 4 settimane.  Ma il silenzio stampa del Napoli continua e nessuno ci darà mai spiegazioni.

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