Gli interventi di Enrico Varriale, Alberto Fontana e Francesco Montervino a “Il Sogno Nel Cuore”
Enrico Varriale a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “Cambiare Gattuso in corsa non servirebbe a nulla, alla squadra manca personalità. Il Napoli ha il 25% di possibilità di passare il turno contro il Granada”
“Ieri ci sono state tre prestazioni diverse per le Italiane. La Roma ha un piede e mezzo negli ottavi di finale, ed anche il Milan ha ottime possibilità di passare il turno. Peccato per aver preso un gol ingenuo nei minuti finali – queste le parole di Enrico Varriale, giornalista e vicedirettore di Rai Sport, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Purtroppo, il Napoli ha fatto una prestazione imbarazzante. È vero che non è arrivato nella miglior condizione a causa di un numero elevato di assenti, ma questo non giustifica una prova senza colore e priva di carattere. Si è passati da una vittoria di carattere contro la Juve, ad una prestazione scialba contro il Granada. Nel secondo tempo ha giocato un po’ meglio, e forse un gol lo avrebbe anche meritato, ma gli azzurri non possono regalare un tempo. Ci vorrà una prestazione straordinaria per ribaltare questo risultato, cosa che, al momento, non sembra proprio nelle corde di questa squadra. Per me hanno il 25% di probabilità di passare il turno. Gattuso, a caldo, ha dichiarato che approdare agli ottavi sarebbe inutile, viste le tante assenze. Queste parole lasceranno qualche strascico. Contro la Juve ci hanno messo cuore e spirito, cose che ieri non si sono assolutamente viste. Nel primo tempo si passava la palla solo indietro, Lobotka non è stato in grado di fare una verticalizzazione e, ad oggi, le sue qualità non si sono mai viste a Napoli. Oltre lo slovacco, anche Osimhen è stato protagonista in negativo della partita di ieri. A questo si aggiunge l’ennesimo infortunio, quello di Politano: sfido chiunque ad avere 11 defezioni in rosa ed a fare bene lo stesso. Spartiacque della stagione? In Supercoppa il Napoli non giocò male: se Insigne avesse segnato il rigore, la partita avrebbe preso un’altra inerzia. Credo che la sconfitta contro l’Inter, quando si era secondi e si è giocato meglio di loro, abbia rotto qualcosa nel morale di questa squadra. In quella gara si è anche infortunato Mertens, nella successiva si è perso malamente contro la Lazio, ed è lì che, secondo me, il Napoli è crollato, perché ha perso il treno Scudetto e sono mancate le motivazioni. Assenze? La valanga di infortuni che ha colpito il Napoli è davvero senza precedenti. Gattuso? Mettere in discussione l’allenatore ed il direttore sportivo ha destabilizzato l’ambiente. Ma nel mondo del calcio questo è una cosa normale e non dovrebbe influire sui risultati in campo. Contro la Juve si è vinto, e le polemiche comunque c’erano. Sicuramente i fattori esterni possono incidere, ma stiamo parlando di professionisti che non dovrebbero dare troppo peso alle critiche. Cosa manca al Napoli? Personalità, e manca da anni, ormai. Anche Inter e Juve hanno avuto momenti di flessione, ma si sono affidate alla personalità di Lukaku e Cristiano Ronaldo, mentre nella squadra di De Laurentiis manca un uomo in grado di trascinare i compagni. Chi salvo di Granada-Napoli? Ieri ha giocato una discreta partita Fabian Ruiz, è stato l’uomo che si è arreso per ultimo. Gli altri non sono andati oltre il compitino, nessuno ha rischiato una giocata. È vero che il Granada è un’ottima squadra, ma va anche detto che un gol e mezzo se li è fatti il Napoli, da solo. Anche gli errori individuali sono una costante di questa stagione, e non credo che cambiare guida tecnica in corsa possa svoltare questa situazione. Se Gattuso recupera tutta la rosa, allora può competere per i primi quattro posti in classifica. Anche Osimhen, sebbene stia giocando, attualmente non è un calciatore che vale i 70 milioni di euro che è stato pagato. Atalanta? Confido nel recupero di Koulibaly per dare più forza alla fase difensiva”.
Alberto Fontana a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “Granada più italiano delle italiane. Prima di pensare al ritorno, c’è da preparare la sfida all’Atalanta. Lo Scudetto del Napoli è un posto tra le prime quattro in Serie A”
“Il Napoli, al momento, è in enorme difficoltà perché ha i calciatori contati. Purtroppo ha subito dal Granada un uno-due devastante – queste le parole di Alberto Fontata, ex portiere di Atalanta e Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Gli spagnoli sono una squadra ben attrezzata e hanno fatto una buona partita. Ritorno? Gli azzurri hanno ancora la possibilità di superare il turno, soprattutto se recuperano qualche assente. Sicuramente ci sono stati troppi errori, visto che con il possesso fatto, non si possono subire quelle ripartenze. Il Napoli, anche in difficoltà, ha dimostrato padronanza di palleggio, e questo cozza con i due gol presi in due minuti. Si dice che il calcio italiano sia votato al difensivismo, ma visto il Granada di ieri sera mi viene da pensare che abbia origini italiane! Prima della gara di ritorno, però, ci sarà da affrontare l’Atalanta, che è una grande realtà del calcio italiano da diversi anni. Non sarà facile, anche se i bergamaschi non sono impeccabili in fase difensiva, ma se li lasci giocare sanno come farti male. Sarà importante che gli azzurri non perdano il possesso palla, il pallino del gioco. Con la rosa al completo, il Napoli ha già dimostrato di potersela giocare, e credo che sia ancora in corsa per arrivare tra le prime quattro. Gattuso? Ha portato a casa un titolo importante come la Coppa Italia, ha sfiorato il successo in Supercoppa. Vedo tanta negatività intorno a lui: è vero che la squadra, quest’anno, va a fasi alterne, ma può ancora dire la sua in campionato. Sono un amante della matematica, e se hai la seconda miglior difesa della Serie A, non puoi chiudere troppo lontano dalla vetta. Agli azzurri sta mancando la fase offensiva, quella su cui hanno investito tanto. Difesa? Oggigiorno il 60% dei gol arrivano da palla inattiva, contando anche le respinte sui calci piazzati. Nel calcio moderno si marca a zona e questo favorisce gli inserimenti e, di conseguenza, i gol. Non è un caso che l’Inter, l’unica italiana a difendere con un misto tra zona e uomo, sia quella che subisce meno gol da palla inattiva. Meret-Ospina? Il calcio di oggi è cambiato: le grandi squadre devono avere due grandi portieri. Quando un allenatore vede tutti i giorni i suoi calciatori, vede qualcosa che noi non vediamo, ed è per questo che preferisce Ospina. Il colombiano ha tanta esperienza ed è molto utile alla crescita di Meret. L’italiano sta facendo bene, ma sono convinto crescerà ancora di più. Poi, la scelta di Gattuso ricade spesso di Ospina anche perché i compagni di squadra si fidano ciecamente di lui, lo cercano in continuazione quando sono in difficoltà e lui riesce a dare serenità ed equilibrio alla squadra. Per Meret, invece, non si deve fare l’errore di paragonarlo a Donnarumma, perché il milanista è un fenomeno e non ha eguali. Obiettivi del Napoli? Lo Scudetto del Napoli è arrivare tra le prime quattro in campionato”.
Francesco Montervino a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “Il Napoli può ancora vincere l’Europa League, anche se mancano calciatori con grinta e spirito di sacrificio che avevamo io e Gattuso. Lobotka oggetto misterioso”
“Io e Rino eravamo accomunati, calcisticamente, dalla grinta di lottare su ogni pallone ed andare oltre le nostre possibilità tecniche con il sacrifico ed il carattere. Dispiace che in questo Napoli questa qualità manchi. Ma è riduttivo pensare che manchi solo carattere – queste le parole di Francesco Montervino, ex calciatore e capitano del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. È lampante quanto questa squadra si sgretoli al primo problema. Ieri è stata l’ennesima dimostrazione che, dopo aver subito due gol, non si è avuto alcun accenno di reazione, e questo è un dato da non sottovalutare. Sapevamo tutti che il Granada fosse formidabile in contropiede, nonostante ciò gli spagnoli sono riusciti a fare il secondo gol proprio così. Il Napoli, dunque, non è riuscito a mettere in pratica quanto studiato in fase di preparazione della gara. Gli spagnoli hanno segnato subito ed a causa di un errore individuale, perché se Di Lorenzo scala sul centrale, Lobotka deve chiudere sull’esterno avversario. Sul secondo gol, invece, credo che Rrahmani sarebbe potuto uscire per contrastare il tiro dell’avversario, ma prima ancora nessuno ha avuto la forza di correre all’indietro e spendere un fallo tattico per fermare il contropiede. Sono sicuro che Gattuso farà rivedere tutti questi errori ai suoi ragazzi. Nei risultati del Napoli la sfortuna c’entra poco. Ieri ci sono stati errori tattici ed individuali. Chi si è salvato? Posso individuare chi ha fatto meno peggio degli altri, e dico Maksimovic e Fabian. Ritorno? Sono ancora convinto che il Napoli possa vincere l’Europa League, ma solo se è fortemente motivato a vincerla. La Coppa Uefa è stato il trofeo più importante della storia azzurra, vinta grazie al Dio del calcio, Maradona, ed è per questo che i ragazzi dovrebbero crederci. Osimhen? Sta mancando davvero tanto a questa squadra. Dopo tre mesi out, ora sembra un lontano parente di quello visto ad inizio campionato. Su questo influisce anche il fatto che sia rientrato nel periodo peggiore della squadra. È un patrimonio della società, pagato tanto, giovanissimo e, dunque, va aspettato. Lobotka? È un oggetto del mistero. Nelle sue passate avventure ha dimostrato tanta qualità unita a quantità, doti che, purtroppo, a Napoli non si sono mai viste. Sta facendo davvero tanta fatica, e se ne sono accorti tutti gli addetti ai lavori, non solo i tifosi”