A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Di Gennaro, opinionista.
“Napoli? Appuntamento che è svanito come la Coppa Italia ma Europa League e raggiungimento della Champions League sono ancora in ballo. A meno di ribaltoni improvvisi si valuterà tutto a fine anno. Primo tempo brutto, meglio nella ripresa ma l’Atalanta è una grande squadra. Uscire da detentori fa male, c’è scoramento ed è inutile negarlo. Ma per un discorso complessivo andrà visto tutto a fine anno. Anche l’Inter – se perdesse lo Scudetto – dovrebbe poi fare delle valutazioni su Conte perché Champions League e Coppa Italia sono andate.
Sicuramente l’Atalanta ha meritato nel doppio confronto, da anni gioca ad alto livello. Gattuso? Quando dice che è un anno particolare è vero: si gioca ogni tre giorni, non si può preparare nulla, c’è il COVID-19. L’annata è difficile per tutti. Lui aveva preso una situazione molto pesante l’anno scorso, quest’anno gli sono mancati per tanto tempo Osimhen e Mertens il che è un problema. Sono situazioni da valutare al momento opportuno.
Ci sono voglia ed entusiasmo per riprendersi? Guai se non ce l’avesse. La squadra doveva essere rifondata dopo il triennio Sarri, con Ancelotti bisognava rifondare. Il Napoli ha perso un campionato a 91 punti, una cosa irripetibile. Contro aveva una squadra quasi imbattibile. A quel punto doveva esserci una ripartenza, anche perché forse molti a livello motivazionale avevano perso degli stimoli. Dopo l’ammutinamento del 2019 poi non è scoppiato tutto”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Enzo Montefusco, allenatore.
“Io ho sempre difeso Gattuso però non sono d’accordo quando dice che la squadra gli è piaciuta. Si va all’intervallo giocando una delle peggiori partite della storia del Napoli, chiaramente devi avere una reazione. Lo 0-0 dell’andata tutto sommato andava bene, lui sperava nel gol in trasferta che valesse doppio. Il problema è che si è fissato con il 4-2-3-1, poi è tornato al 4-3-3. Anche questo modulo bisogna avere la gente giusta per farlo. Demme? Tatticamente non serve a niente, gira intorno al campo. Ieri peraltro il centrocampo di partenza era assurdo, la difesa non era per niente protetta perché era tutto nuovo. Maksimovic se gioca a 3 se la può cavare ma a 4 va in difficoltà enorme anche come postura. Possibile che Gattuso non sappia queste cose?
Certo gli mancavano tanti calciatori però bisogna anche capire questo Zielinski quando si fa grande, che giocatore è. Poi ci si meravigliava che Sarri non lo facesse giocare tanto. Non ha personalità. Oggi senza pubblico non c’è nessuno che ti contesa. Lobotka? Che giocatore è? Se l’hai pagato 20 milioni devi anche farlo giocare. Quando vincevi le partite 4-0 nel primo tempo perché non fare giocare lui e Rrahmani? Anche solo per capire se servivano. Nel Napoli mancano punti di riferimento di raccordo con la squadra”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Roberto Rambaudi, allenatore.
“Napoli? Concorso di colpe. Ho visto una squadra pesante e rassegnata a Verona, c’è stato un sussulto con il Genoa che mi è piaciuto. Il segnale però è che ha perso. La squadra ieri di nuovo era davvero a testa bassa. Tutti noi credevamo che il Napoli fosse composto da giocatori forti – e io ritengo che sia così – ma quindi il problema dov’è? Il problema è un po’ di tutti, ora si possono mettere delle toppe ma il problema rimane e rimarrà. La squadra ha ottime individualità ma non ha una leadership e una guida. La Lazio era in difficoltà, però per esempio ha Reina che dà qualcosa in più in fase di difesa, poi c’è Milinkovic-Savic come leader fisico e Luis Alberto come leader tecnico. Il Napoli ha solo leader tecnici ma non basta.
Insigne ieri ha fatto il difensore o il centrocampista per prendere palla: questa cosa che non va, vuol dire che il pallone scotta. Non si può pensare che sia Gattuso a scendere in campo. Poi per me continua a far giocare gente che non può giocare, Bakayoko per esempio è inutile. Si criticava Fabian Ruiz ma è il vero grande giocatore che ha il Napoli. Almeno rischia la giocata ed è tecnicamente forte. Se devo avere un equilibratore davanti alla difesa che non ha cambio passo e perde tanti palloni non va bene. Osimhen? Sembrava suo fratello.
Cosa scatta nella testa dei giocatori in questo momento? Se sotto il profilo caratteriale e del carisma manchi arriva una sorta di depressione, quindi devi avere una sorta di guida che ti porti fuori. L’atteggiamento di non reazione nel primo tempo ieri è stato incredibile. Scatta una mancanza di fiducia, non si crede più nelle proprie qualità”.