Site icon PianetAzzurro.it, news sul Calcio Napoli e sul mondo delle scommesse

Gli interventi di Antonello Perillo, Gigi Moncalvo e Pietro Lo Monaco a Radio Punto Nuovo

A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Antonello Perillo, caporedattore della TgR Campania: “Nel calcio ci sono sempre responsabilità che vanno divise tra varie componenti. Mi aspettavo, però, di più dallo stesso Gattuso. Diedi a Gattuso un volto alto al termine della scorsa stagione: fu bravissimo a mettere assieme i cocci della squadra, vincendo la Coppa Italia. Sono diventato molto critico nelle ultime settimane. Anche ieri, il cambio modulo ha portato la difesa andare a vento. Mertens ed Osimhen sono lontani dalla buona condizione, non capisco la mossa autolesionistica del mister. Ha buone chance di arrivare in finale di Coppa Italia: anche se affrontare l’Atalanta non è affatto facile. In una stagione dove il padrone del campionato non c’è, il Napoli se la poteva giocare meglio. Su Giuntoli: non avrà indovinato alcuni acquisti, ma non so quanto il mercato sia tutta farina del suo sacco. Non so quanto possa incidere l’allenatore o il presidente. Abbiamo sempre detto che Sarri era un po’ cocciuto, ma mi sto rendendo conto che è stato il più duttile. Ha deciso di passare al 4-3-1-2 ed è passato al 4-3-3. Ancelotti ha distrutto il Napoli con la fissazione del 4-4-2 per un modulo che lo facesse sentire più protetto. Gattuso ora si è incaponito con il 4-2-3-1. Lo fa il Sassuolo questo modulo con un giocatore straordinario come Locatelli che il Napoli non ha. Elmas? Nel 4-3-3 ha giocato benissimo. Stesso dicasi per Fabian Ruiz. Perché cambiare? Perché insistere con il 4-2-3-1. Gattuso è un bravo allenatore, ma un grande allenatore deve saper dire ad uno tra Mertens ed Osimhen di sedersi in panchina”.

A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Gigi Moncalvo, giornalista de La Verità: “Cristiano Ronaldo? Non può permettere che il 27esimo compleanno della sua fidanzata passi inosservato. Poi, succede che la gente s’incazza. Noi comuni mortali dobbiamo osservare la quarantena, ma lui? Volevo prenotare una camera nello stesso albergo di Courmayeur, ma quell’albergo è chiuso. Gliel’hanno aperto a posta. Poi, ci sono i video: c’è il maestro di sci che gli grida “Benvenuto da queste parti”, sapendo di violare le disposizioni. Quando Ronaldo si muove si muove un convoglio che sembra il Presidente degli Stati Uniti. I carabinieri ed i vigili urbani sarebbero dovuti intervenire subito. Ronaldo non è sanzionabile per nessuna ragione: perché l’accertamento deve intervenire in presenza. E’ grottesco. Ora rischia di andarci di mezzo l’albergo perché chiuso fino al 18 febbraio. Ci sono anche amici invitati, come dimostra il video tamarro. Ronaldo non potrebbe uscire da Torino: lo ha fatto, è andato in un’altra regione. Ora, la Juve gli deve solo acquistare una seconda casa in Valle d’Aosta (ride, ndr). Questi dovrebbero essere un esempio, come dice Agnelli. E se per caso è positivo Ronaldo? Parliamo di un paese dove ci sono le raccomandazioni per i vaccini”.

Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Pietro Lo Monaco, consigliere federale: “Ho l’impressione che si stia facendo un gran casino, in maniera scriteriata e dannosa nei confronti della squadra e del tecnico. Si perde lucidità e si trasferiscono alla squadra sensazioni negative. La squadra stessa risente di questo clima: con il secondo tempo in balia degli avversari. Il Napoli non ha saldezza morale, non è una squadra che ha l’anima vincente al 100%. Troppe discussioni, ci sono analisi che giudicano un allenatore prima ancora che finisca il suo mandato. Gattuso ha giocato per buona parte del campionato senza attacco. E’ inevitabile che qualche fatica la fai. Questo è il momento di rinsaldare le fila, non indebolire il Napoli e la squadra. Questo è il momento della conferma della fiducia, questa è un’occasione più unica che rara. C’è la possibilità per qualche altro club di vincere lo scudetto se dovesse fare risultato a Torino. Non vedo perché si debba forzare la mano, distribuendo colpe. Non è il momento di sfaldare con l’annata che va a farsi benedire. Le dichiarazioni di Gattuso sono il sinonimo di uno stato di irrequietezza, di un allenatore che si sente in dovere di rispondere “io non mi dimetto” questo è sinonimo di non forza. Capitali sprecati in giocatori comprati e non utilizzati? In un’azienda, l’allenatore allena la squadra, l’azienda squadra ha una struttura tecnica che dovrebbe esser capace di scegliere i calciatori di concerto con l’allenatore, a quel punto non ci sono discussioni, si va avanti assieme. Se io prendo un giocatore e l’allenatore non lo fa giocare perché non lo condivideva, vanno fatti a monte. Lì interviene l’azienda in modo categorico”.

Commenti
Exit mobile version