Gattuso, dopo il successo sullo Spezia, in conferenza stampa, si complimenta con sé stesso
Nel post partita dei quarti di finale con la matricola Spezia, sconfitta con molta sofferenza per 4 a 2, l’allenatore azzurro nella conferenza stampa di consuetudine si impettisce, complimentandosi con sè stesso, manco avesse battuto il Real Madrid. Gattuso si autoproclama un tecnico cazzutto, ovvero con gli attributi, e si dice molto soddisfatto del suo lavoro fin qui svolto a Napoli. Insomma un ostentare troppo evidente di orgoglio e bravura che, a mio modesto avviso non era il caso di sbandierare ai quattro venti, specialmente dopo una gara messa a rischio dalle sue errate convinzioni. Contro i liguri che, certamente, non costituiscono un banco di prova probante anche se nel secondo tempo hanno fatto vedere i sorci verdi ai calciatori azzurri che sono andati in paura, il Napoli ha, si vinto la gara, tuttavia in vantaggio di quattro reti si è adagiato ed ha mostrato il fianco agli avversari che non si sono fatti pregare ed hanno realizzato due reti e messo in enorme difficoltà la difesa partenopea, che ha visto smarrire, all’improvviso, la protezione del centrocampo, passato a due, modulo che non si presta per questi uomini. Il tecnico calabrese nella sua arringa ha dichiarato di aver vinto tutto quello che c’era da vincere, da calciatore del Milan ed ora da allenatore è intenzionato a fare altrettanto. Naturalmente, per ora, può vantare solo una Coppa Italia, poi vedremo in futuro se sarà capace di emulare le sue imprese da giocatore. Sicuramente gli auguriamo il meglio per l’avvenire ma a quanto pare la modestia non è il suo forte. Pur essendo stato sulla graticola, in questi ultimi tempi, per le troppe sconfitte subite, peraltro con formazioni di scarsa levatura, Ringhio ha detto alla stampa che non vede alcuna ragione per cui debba dimettersi, visto quanto di buono ha fatto sinora sulla panchina affidatagli, più di un anno fa, da Aurelio De Laurentiiis, che, tuttavia, ha congelato il nuovo contratto. Intanto la prima delle tre partite sotto osservazione, dopo la debacle del Bentegodi, è andata bene, però il suo Napoli, con il modulo 4/2/3/1, continua a peccare di precocità e di paura di vincere. Fa tutto troppo presto, poi va in letargo e in confusione totale. Caro Gattuso se questa è bravura, allora, sono io che non capisco nulla di calcio!