“Attaccate me, non la squadra”. La carica di Pirlo in conferenza alla vigilia di Juve-Napoli
Andrea Pirlo ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Napoli accompagnato da Danilo. Queste le sue parole in vista della sfida del Mapei Stadium che assegnerà la Supercoppa Italiana.
Che squadra è il Napoli? Come l’attaccherete?
“Una squadra forte e molto tecnica, lo aveva già dimostrato lo scorso anno con Rino in panchina. Dovremo stare molto attenti. Abbiamo provato alcune soluzioni che domani spero di rivedere in campo, loro hanno una difesa molto stretta e dovremo essere bravi a sfruttarla”.
Quanta voglia c’è di riscattare la partita di domenica? Gioca Szczesny?
“Gioca Szczesny perché Gigi ha avuto qualche problemino, ma era già comunque sicuro giocasse lui. La partita viene al momento giusto perché arriva dopo una brutta sconfitta e abbiamo tanta voglia di ripresentarci in campo e grande determinazione di portare a casa il trofeo”.
C’è qualcosa che non rifarebbe dell’altra sera?
“Quando perdi non rifaresti nulla, ma abbiamo la fortuna di rigiocare subito e la testa deve essere liberata. Pensiamo a quello che di positivo possiamo fare domani, abbiamo voglia di rivalsa”.
Cos’ha avuto Demiral?
“Demiral ha avuto un problemino che si trascinava da tempo e adesso ha avuto una ricaduta. Dovrà stare fermo qualche giorno”.
Un assist del destino giocare contro il suo amico Gattuso?
“No, è Juve-Napoli e non Pirlo-Gattuso. Sono due squadre importanti che hanno meritato di giocare questa finale e il discorso sui singoli va messo da parte parte. Domani è Juve-Napoli che è più importante”.
Può giocare Kulusevski dall’inizio?
“Non lo so adesso vediamo come recuperano tutti i giocatori dalla partita di mercoledì. Vediamo chi recupera meglio, un’idea ce l’ho già in testa ma vediamo domani”.
La Juve non è più ambiziosa?
“Una squadra che vince da nove anni non l’ha fatto tanto per fare, ha faticato per farlo. Abbiamo voglia di vincere il decimo scudetto, può capitare qualche partita di sbandamento ma gli obiettivi restano sempre gli stessi”.
Come state vivendo questi giorni?
“Dopo l’Inter abbiamo parlato come tutti i giorni analizzando la gara. Questo è un momento difficile come ce ne sono tanti durante la stagione quando perdi partite cosi importanti. Ma abbiamo la possibilità di giocare subito questa partita”.
Questo è un bivio?
“Questi giorni li vivo bene, sono abituato. Mi dispiace soprattutto per i giocatori che magari sono stati tirati in ballo, magari attaccando giocatori giovani che non andavano attaccati. Preferisco che attacchiate me e non loro. Ma questo non è un bivio, siamo qua per vincere”.
Deve lavorare più sull’atteggiamento che sulla tattica? Ha detto che siete stati timorosi l’altra sera…
“No, i primi dieci minuti prima di prendere gol eravamo stati bene in campo. Siamo diventati timorosi da lì in poi e non siamo stati capaci di reagire”.
Cosa manca per fare un salto di qualità?
“Non tutti sono gli stessi giocatori da dieci anni. Ognuno ha la sua energia e personalità, lavoriamo di squadra per portare avanti il progetto Juventus. Domani potremo rifarci di questa brutta sconfitta”.
TMW