Gli interventi di Gennaro Borriello e Alessandro Renica a Radio Punto Nuovo
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Gennaro Borriello, ex arbitro: “Un arbitro che arriva a questi livelli non può guardare ai nomi in campo. Un arbitro non deve essere permaloso, allontanare uno di quelli forti come successe a me con Ronaldo e Totti, ti piange il cuore ma lo devi fare. Massa? Un arbitro di quel livello lì, in un momento del genere con qualche ammonizione non concessa, vai via dopo aver assegnato il rigore. Se Insigne ti fosse venuto sotto al naso, allora non potevi fare altro. Ma, la dinamica doveva portare Massa a fare altro. Caso Rizzoli-Totti? Ero in Commissione, credo che Rizzoli ce l’abbia ancora dentro. Quando alcune prestazioni non sono precise, ti devi fermare. Massa e Doveri vanno fermati. Guida sta uscendo in B, è una cosa positiva: quando sei pronto torni in Serie A. Massa e Doveri fanno qualche gara, se dimostrano di poter tornare in A, allora lo faranno. Un presidente che sta per tirare anche il quarto mandato non può star lì per 13-14 anni. Perché oggi non ci sono grandi arbitri? Perché si è vivacchiato, perché nonostante il VAR, c’è un campionato vivo in vetta. E questo metterà a nudo le mancanze della classe arbitrale”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Alessandro Renica, ex calciatore del Napoli: “Insigne? Capisco il giocatore che con adrenalina possa avere questa tensione. Lorenzo, però, è anche capitano e da allenatore c’è applicazione del regolamento. Oltre il danno c’è la beffa: da ex giocatore condivido quello che ha detto Gattuso. Ma, da allenatore dopo lo rimprovero e lo multo. E’ anche vero che i comportamenti arbitrali non sempre sono stati uniformi. Il Napoli ha avuto sfortuna, non è da grande squadra attaccarsi alle decisioni arbitrali. Manca, forse, un attaccante che concretizzi la mole di gioco. Petagna? Si impegna molto, ha una buona prospettiva, ma il Napoli non può aspettarlo. E’ mancato il giocatore che ti faceva fare la differenza lì davanti. Osimhen è un altro Petagna: non abbiamo certezza che arrivi a doppia cifra. Mertens è un giocatore importante, ma manca un giocatore come Higuain o Cavani per vincere lo scudetto”