Gli interventi di Ernesto Pellegrini, Giovanni D’Avino e Andrea D’Amico a Radio Punto Nuovo
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Ernesto Pellegrini, ex presidente Inter: “Poco più di 10 anni trascorsi nell’Inter, ricchi di soddisfazione e di qualche delusione. Non caccerei Conte, è un grande allenatore: se posso permettermi di uomo che sa gestire gli uomini. Conte dovrebbe portare allo spogliatoio più serenità e sorrisi. Lo vedo corrucciato e mi dispiace per l’Inter: penso che possa giovarne tutta la squadra. I miei ex giocatori hanno avuto espressione di affetto nei miei confronti: Klinsmann e Mandorlini sono solo alcune delle testimonianze. Un affetto incredibile da parte di tutti. Vuol dire che mi sono comportato bene e con onestà. “Abbiamo fatto vincere il cuoco di Villar Perosa”? Quella battuta di Enrico Crespi non mi diede fastidio ma non la fece l’avvocato Agnelli. Ho molte simpatie per il Napoli, anche perché ho tantissimi amici. I napoletani sono persone di una simpatia rara. Mi era stato offerto il Napoli prima che arrivasse De Laurentiis, ma non mi sono mai visto presidente di un’altra squadra. Dopo Inter-Napoli che valse lo scudetto all’Inter, incontrai Maradona che mi strinse la mano e mi disse: “Avete meritatolo scudetto”. E’ stato il gesto di un uomo che sui campi di calcio era il numero uno, anche se nella mia Inter c’erano tanti campioni. Non ho mai fatto polemiche, forse per questo mi hanno definito il Presidente gentiluomo. Scudetto 2006? Non voglio fare polemiche. Inter-Napoli di domani? Due squadre in salute che arrivano da due vittorie che giocano un buon calcio. Metterei una tripla, ma tifo Inter, mi perdoneranno i miei amici Napoli. Invidioso del Milan che vinceva le Coppe dei Campioni ai miei tempi? Sconcerti disse che sono stato un presidente poco fortunato per i successi ottenuti, ha ragione: per quelli che sono stati gli investimenti fatti avremmo meritato di più. Scudetto al Napoli? Se non lo vince l’Inter, allora che lo vinca il Napoli.
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Giovanni D’Avino, ex fisioterapista del Napoli: “Osimhen? Ci vuole pazienza ed attenzione. Soprattutto quando si ha un trauma, si ha anche un ricordo: non è facile superare in tempi brevi. La lussazione rappresenta uno dei traumi più frequenti e può portare ad una serie di danni che deve comportare cautela. Anche il piano di recupero gli va cucito su misura. Bisogna dare un supporto psicologico importate, anche perché ci possono essere momenti di abbattimento. La figura del fisioterapista in questo momento è fondamentale. Ognuno ha un modo di reagire alle cure. Entrambe le spalle lussate, che tipo di reazione può avere il giocatore? Ogni volta che viene messo in campo uno sportivo, vengono poste in essere tutte le condizioni di sicurezza. Ci sono dei protocolli da rispettare, anche perché per Osimhen si parla anche di interessamento dei nervi. Le condizioni di sicurezza sono fondamentali. Sono stato più di 13 anni nel Napoli, è stato un onore”.
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Andrea D’Amico, intermediario Osimhen: “Inter-Napoli? Il Napoli è attrezzato per puntare ai massimi risultati, ha un organico importante, con un tecnico preparato. E con la partita che non si è disputata a Torino ci potrebbe essere qualche punto in più. Osimhen si sta impegnando per tornare. Rischi per le nazionali? Prendete il caso di un calciatore che diventa campione del mondo o che fa molto bene ai Mondiali o agli Europei, il calciatore si rivaluta. C’è anche un’alea di rischio, legata agli infortuni. Critiche a Gattuso? Chi lo critica è in malafede o non sa quello che dice. Sta facendo un capolavoro a livello di management a Napoli. Poi, quello che sarà il futuro, non si sa ancora. Rino è come un fratello, sono un giudice di parte. Tr ovo una classifica soddisfacente ed un gioco produttivo. Ho visto partite che mi hanno entusiasmato: il giudizio complessivo non si può che valutare come estremamente positivo”