A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Luca Pellegrini, ex calciatore.
“Le squadre durante la settimana si preparano per svariati atteggiamenti tattici, sono pronte a giocare in ogni maniera. Il tatticismo è diventato in un certo senso più importante di tanti aspetti ma non di quello tecnico. Tecnica e personalità fanno sempre la differenza. Faccio l’esempio di Muriel: lui non calcia mai forte ma sempre di precisione.
Napoli stanco? Sì però in campo c’è una cosa più veloce di tutti, cioè la palla. Le squadre tecniche se vogliono ti fanno girare a vuoto. Quando cala la gamba, dall’altra parte la tecnica vince sempre. Però la stanchezza c’è stata, la gara di giovedì ha consumato energie ma soprattutto è stata una trasferta. Tornare alle 5 del mattino rappresenta una giornata persa, io sono tornato stamattina alle 3 e mezza da Napoli in macchina. Il giorno dopo se non recuperi normalmente fai fatica a recuperare la lucidità.
Richiamo di preparazione da smaltire? Non saprei, io penso che quel periodo di bolla sia servito ad allenarsi per migliorare confidenza e automatismi, c’è stato lavoro più tecnico-tattico che atletico. Ogni tanto però bisogna anche riconoscere il valore degli avversari. Il Sassuolo è venuto a giocare senza tre giocatori fondamentali, però poi è subentrato il gioco a memoria. Ieri il Napoli in quella situazione dove pressare con i tempi giusti, perché altrimenti ti fanno girare a vuoto. Sono mancate lucidità, gamba e in possesso palla non c’era smarcamento”.