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Karnezis racconta l’ammutinamento: “Ritiro usanza italiana. Ci stava distruggendo l’anima”

Le verità di Orestis Karnezis. L’ex portiere di Napoli e Udinese si è raccontato in una lunga intervista a sport24, dove ha parlato anche del famoso ammutinamento della squadra all’epoca allenata da Carlo Ancelotti contro il ritiro imposto dalla società: “È stato un momento difficile. Tutto è cominciato a novembre, avevamo raccolto diversi risultati negativi e c’era grande insoddisfazione. Quando le cose non vanno bene, di solito in Italia ti mandano in ritiro, funziona così. Si sta in hotel per una settimana, isolati, affinché ci sia concentrazione e i giocatori diano il meglio la domenica. Le società mettono pressione a noi giocatori, per riportare risultati e tranquillità. È un’usanza difficile da cambiare ed è dura lasciare la famiglia sola a casa per tanti giorni. Ci stava distruggendo l’anima. Non abbiamo accettato questa richiesta ed è cominciata la crisi. C’era Ancelotti, poi è arrivato Gattuso. Avevamo bisogno di tempo, si era sviluppato un clima di grande tensione e dovevamo invertire la rotta. Ci siamo battuti fino alla fine e siamo riusciti a vincere la Coppa Italia. De Laurentiis? Ha rilevato il Napoli molti anni fa in una situazione disastrosa: ha sistemato i conti, ha dato stabilità e ha investito tanto, portando grandi calciatori e allenatori. La squadra ha giocato bene ed è arrivata vicina allo Scudetto. Ha creato un centro d’allenamento, con lui il Napoli ha fatto grossi passi in avanti”.

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