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LE INTERVISTE – Gattuso fissa l’obiettivo del Napoli in questa Serie A: “Vogliamo tornare tra le prime quattro”

“Per giocare a calcio bisogna correre, con la qualità e basta non si va da nessuna parte. Sappiamo che Osimhen ha una marcia in più, ma bisogna mettere la squadra in protezione. La scelta è stata quella giusta, sapevamo che nell’ultima mezz’ora ci avrebbe permesso di fare la differenza. La qualità mi piace, ma devo dare anche un po’ di equilibrio alla squadra. Abbiamo fatto correre tantissimi i loro interni di centrocampo e nell’ultima mezz’ora abbiamo anche sfruttato il lavoro fatto in precedenza”. Parole e pensieri di Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli che ai microfoni di ‘DAZN’ ha così spiegato la scelta di inserire Victor Osimhen solo nella mezz’ora finale. L’ingresso del nigeriano ha cambiato il volto di Parma-Napoli, sfida finita 0-2 e decisa da due reti realizzate nell’ultima mezz’ora.

E’ soddisfatto dal punto di vista della concentrazione?
“Negli ultimi sette-otto minuti abbiamo commesso delle disattenzioni. Dobbiamo migliorare da questo punto di vista e guardare questi piccoli particolari, il Napoli da tanti anni gioca un grande calcio ma spesso ha riaperto partite che non doveva riaprire”.

Cosa vorrebbe vedere in questo Napoli?
“Voglio vedere una squadra ben organizzata, che ha i principi ben chiari in testa e che nei momenti di difficoltà sa mettersi a disposizione l’uno dell’altro. Noi guardiamo partita dopo partita, è normale che vista la storia degli ultimi dieci anni vogliamo tornare tra le prime quattro. Dobbiamo lavorare, perché giochiamo in un calcio particolare in cui girano pochi soldi. Noi allenatori dobbiamo adeguarci e farcene una ragione”.

Cosa può dirci di Osimhen?
“Di Osimhen mi ha colpito la sua serietà, non dimentica da dove è partito e i sacrifici che ha fatto. Si è costruito da solo, e complimenti a lui per la voglia. E’ un ragazzo giovane con la testa di un 40enne, spero che non commetta degli errori e non cambi atteggiamento. In questo momento è più forte di quello che dimostra in mezzo al campo”.

Può rischiare di più vista la prestazione dei centrali di difesa di oggi?
“Già il fatto che la difesa a a quattro diventa a tre con uno dei due centrali che sale in costruzione è già tanto. Dobbiamo cambiare un po’ di cose se vogliamo giocare a tutto campo: invidio a chi lo sa fare, non sono preparato abbastanza.

Fabian Ruiz può avere una evoluzione tattica e diventare un interno di centrocampo di sostanza?
“Per come si muove in fase di non possesso è uno dei più forti. Deve migliorare in po’ nella copertura del campo, lui può fare tutto. Sta lavorando tanto, ora deve trovare un po’ di brillantezza. Sicuramente nei 10 giorni che è stato in nazionale ha perso qualcosa”.

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